300.000 host sono vulnerabili ad attacchi loop DoS


I ricercatori del CISPA Helmholtz Center for Information Security hanno scoperto un nuovo tipo di attacco loop DoS che colpisce numerosi protocolli applicativi UDP, impattando centinaia di migliaia di sistemi.

Si tratta di un attacco di loop DoS che sfrutta i protocolli applicativi per avviare una comunicazione infinita tra due server, creando un enorme volume di traffico. Una volta che il loop comincia, neanche gli attaccanti sono in grado di fermarlo. Non è la prima volta che vengono eseguiti attacchi loop DoS, ma quelli precedenti erano limitati da un numero finito di iterazioni

Stando all’analisi dei ricercatori, circa 300.000 host sono vulnerabili a questo attacco. Il team ha confermato che le implementazioni TFTP, DNS e NTP sono vulnerabili, così come i protocolli legacy Daytime, Time, Active Users, Echo, Chargen e QOTD, usati per fornire le funzionalità base agli host esposti sul web.

Gli attacchi di loop DoS sfruttano la tecnica dell’IP spoofing e possono essere inizializzati da un singolo host. “Ad esempio, gli attaccanti potrebbero causare un loop che coinvolge due server TFTP compromessi iniettando un singolo messaggio di errore IP-spoofed. I server vulnerabili continuerebbero quindi a inviarsi messaggi di errore TFTP a vicenda, mettendo sotto pressione entrambi i server e qualsiasi collegamento di rete tra di essi” afferma il professor Christian Rossow, uno dei ricercatori che ha scoperto l’attacco.

Al momento non sembrano esserci indizi del fatto che questi attacchi siano già stati eseguiti ma, vista la relativa semplicità d’esecuzione, non sarebbe difficile per gli attaccanti sfruttare i server vulnerabili per colpire.

I ricercatori hanno condiviso una serie di misure per prevenire l’eventualità di un attacco o fermarlo in caso si stia verificando. Prima di tutto è fondamentale aggiornare o spegnere i servizi vulnerabili; in secondo luogo occorre restringere l’accesso ai servizi ai client con porte effimere, usate temporaneamente per le comunicazioni.

In caso di attacco, bisogna cercare di interrompere il loop il prima possibile. Sapendo che la comunicazione viene interrotta non appena si perde un pacchetto, ci sono tre opzioni per contrastare l’attacco: la prima consiste nel dare una minor priorità QoS ai protocolli vulnerabili, in modo che i pacchetti dell’attacco vengano abbandonati in caso di elevata congestione di rete; un’alternativa è impostare il rate liming, così che, anche in questo caso, i pacchetti vengano persi e il loop si interrompa; infine, se i server utilizzano porte UDP privilegiate (<1024) per la comunicazione, si possono identificare queste porte come sospette e chiuderle o limitarle.

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