Allarme rosso per Log4Shell, la vulnerabilità in Apache Log4j

La falla zero-day interessa un numero impressionante di servizi e software, è facile da sfruttare ed è già usata dai pirati informatici per i loro attacchi.
Dalla CISA (Cybersecurity and Infrastructure Security Agency) statunitense all’Agenzia Nazionale per la Cybersecurity italiana, l’appello è uno solo: procedere immediatamente all’aggiornamento di tutti i sistemi che usano la libreria Apache Log4j.
La preoccupazione legata alla nuova vulnerabilità Log4Shell (CVE-2021-44228) individuata nella diffusissima libreria Java per la gestione dei log, d’altra parte, ha fondamenta decisamente solide. Log4j, infatti, è utilizzata praticamente in tutti i sistemi basati su Apache Struts.
Nel dettaglio, la vulnerabilità consentirebbe di avviare l’esecuzione di codice in remoto semplicemente inviando una stringa all’endpoint su cui è installata una versione vulnerabile di Log4j (tutte quelle precedenti alla nuova 2.15) compromettendo, di conseguenza, la macchina.
La vulnerabilità è stata resa pubblica con un Tweet lo scorso 9 dicembre, accompagnata da un Proof of Concept (PoC) dell’exploit che permette di sfruttarla.
Apache Log4j2 jndi RCE#apache #rcehttps://t.co/ZDmc7S9WW7 pic.twitter.com/CdSlSCytaD
— p0rz9 (@P0rZ9) December 9, 2021
Insomma: da quel momento, qualsiasi pirata informatico sulla faccia della terra ha gli strumenti per prendere il completo controllo di un server Apache Struts con estrema facilità.
Stando a un report pubblicato su Internet dai ricercatori di Cisco Talos, però, i problemi erano cominciati prima. Gli analisti hanno infatti individuato già il 2 dicembre alcuni attacchi che sfruttavano Log4Shell.
Gli aggiornamenti sulla pericolosità dell’attacco si sono susseguiti (e continuano a essere aggiornati) nelle ore successive, mettendo in guardia tutti i responsabili di sicurezza sulle possibili conseguenze di un attacco di questo genere.
In particolare, i ricercatori di Cisco Talos sottolineano come Log4Shell possa essere usato per esfiltrare credenziali e altre informazioni che consentirebbero di ampliare il raggio degli attacchi anche ai sistemi che non sono direttamente vulnerabili.
Ora si apre la consueta lotta contro il tempo e, visti i precedenti in casi simili, c’è poco da essere ottimisti. Tanto più che l’estrema diffusione della libreria Log4j, utilizzata anche in software di ogni genere, pone già il primo problema di capire quali siano i sistemi vulnerabili da aggiornare.
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