Cda Rai, domani elezione parlamentare dei 4 membri. ‘Voto, non voto…’ si rinnova una ‘commedia’ all’italiana

Domani giovedì 26 settembre 2024, Camera e Senato sono chiamati ad eleggere i 4 consiglieri di amministrazione della Rai, secondo quanto previsto dalla normativa vigente (la cosiddetta “Legge Renzi”, che ha rafforzato il controllo dell’esecutivo e dei partiti sulla “governance” della televisione pubblica).

IsICult e Key4biz hanno seguito questa vicenda con attenzione, ed hanno sperato fino all’ultimo che vi potesse essere un “ravvedimento”, tardivo ma concreto, da parte dei Presidenti della Camera e del Senato, affinché, seppur in modalità “last minute”, potessero dimostrare di almeno aver letto i curricula dei 72 candidati: vedi “Key4biz” di ieri l’altro 23 settembre 2024, “Audiovisivo, il 26 settembre giorno cruciale tra elezione del cda Rai e del nuovo Presidente Anica”…

Scrivevamo…

La proposta IsICult per evitare il rischio di “crash” sul cda Rai: almeno… una dichiarazione di intenti, la standardizzazione dei curricula, un questionario strutturato…

L’Istituto italiano per l’Industria Culturale – IsICult ha proposto una semplice “correzione di rotta”, che è (era?!) nella “disponibilità” ovvero nelle facoltà dei Presidenti di Camera e Senato (e dei rispettivi Segretari Generali delle due camere): nulla impedisce loro (avrebbe impedito?!) di definire (anche in modalità “last minute”), una “procedura” minimamente seria, che consentisse di superare – almeno in parte – la vaghezza del dettato normativo.

Riproduciamo quel che abbiamo – da anni ma anche recentemente (anche su queste colonne) – proposto e riproposto

Si tratta di una semplice implementazione procedurale.

Si è ancora in tempo, prima di rimettere in scena una nuova “elezione” farsa, celebrata dalla partitocrazia vecchia e nuova…

Elezione del Cda Rai: la “correzione” è concretamente a portata di mano: basta che…

Basta un semplice regolamento che rechi la firma dei Presidenti di Camera e Senato.

Ricordiamo una volta ancora che l’Istituto italiano per l’Industria Culturale – IsICult, già tre anni fa – anche sulle colonne di “Key4biz” – propose che la procedura selettiva prevedesse un minimo di tecnicalità meritocratica, attraverso 4 “fasi”:

  1. chiedere ad ogni candidato una programmatica dichiarazione di intenti…
  2. prevedere una forma standardizzata per la presentazione dei curricula
  3. organizzare delle audizioni da parte della Commissione Parlamentare di Vigilanza…
  4. proporre uno schema interrogativo standardizzato, una griglia di poche ma essenziali domande, a mo’ di questionario, affinché gli aspiranti candidati possano in qualche modo esprimere, pur sinteticamente, la loro “idea” di Rai che sarà…

Basti osservare che nei curricula che sono stati trasmessi a Camera e Senato, in diversi casi, non è riportata nemmeno la data di nascita dei candidati! Semplicemente surreale.

Mettere in atto queste semplici procedure avrebbe potuto ed ancora potrebbe consentire a Lorenzo Fontana ed Ignazio La Russa la civile chance di correggere in itinere le storture del sistema, dimostrandosi non completamente proni rispetto alle logiche malate della partitocrazia.

E concludevamo… Temiamo però che La Russa e Fontana non avranno purtroppo né la lungimiranza né il coraggio necessari per scardinare le brutte vecchie pratiche del passato.

E così è stato…

Si rompe il “campo largo”: domani M5s e Avs voteranno… La linea “aventiniana” del Pd (se verrà confermata questa sera dal Partito) a cosa porterà? Comunque “un pasticciaccio”

Nel mentre, nelle ultime 48 ore, si è assistito ad una vera e propria sceneggiata: dapprima la triade Pd + M5s + Avs ha ribadito “prima la riforma, poi il voto”… poi si è resa conto che la proposta era surreale, perché evidentemente una “riforma” del sistema radiotelevisivo pubblico richiede un dibattito ampio e plurale (che mai è stato stimolato, negli ultimi anni, fatto salvo il conato degli invocati e mai ben definiti “Stati Generali”) e – soprattutto – richiede una maggioranza che ad oggi sembra improbabile trovare sul tema…

Nel pomeriggio di oggi, il Movimento 5 Stelle ed Alleanza Verdi Sinistra hanno dichiarato che non vogliono assumere dinamiche… “aventiane” e quindi domani saranno in Aula: per votare “chi”, non è dato sapere…

A questo punto, la posizione del Partito Democratico entra in tilt: la decisione di Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra di partecipare domani al voto per eleggere i 4 consiglieri ha aperto un aspro confronto interno al partito.

Fra i parlamentari “dem”, già da diverse ore, si registrano aperture sulla possibilità di partecipare al voto, giustappunto accantonando la linea “aventiniana” che era stata decisa dopo l’accordo di agosto fra tutte le opposizioni, e che prevedeva la rinuncia al voto in Aula sul Cda fino alla riforma della “governance” del servizio pubblico..

Ancora ieri sera, la Segretaria Elly Schlein sottolineava che “noi sulla Rai abbiamo tenuto una linea chiarissima. Siccome è entrata in vigore una normativa europea che chiede finalmente di rendere la Rai indipendente dalla politica e dai partiti, noi vogliamo che si faccia subito questa riforma. Che senso ha rinnovare ora un Cda che comunque sarebbe già a scadenza? Solo per spartirsi le poltrone? Solo per spartirsi delle poltrone tra di loro”.

E nonostante la scelta compiuta da M5s e Avs, la linea della segretaria non sembra al momento vacillare.

In Transatlantico, secondo i “bookmaker” più accreditati, l’epilogo della vicenda viene dato ormai per assodato: la conferma della linea “aventiniana” della Segretaria “dem” ovvero il “non voto”. Nonostante M5s e Avs abbiano ribadito che, al contrario, domani saranno in aula per votare…

C’è chi ipotizza, in questi balletti, una “terza via” tra il “non voto” ed il voto su un candidato in qualche riconducibile al Pd e circola l’ipotesi di Roberto Natale (attuale Direttore di Rai per la Sostenibilità), ex Segretario dell’Usigrai ed ex Presidente Fnsi.

Alle 20:30 di oggi è prevista l’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del Pd, durante la quale si deciderà il comportamento da tenere domani in Aula nel corso del voto.

Questa situazione – senza dubbio effervescente, ma tutta chiusa nelle stanze della partitocrazia – si commenta da sola.

IsICult, a mo’ di ulteriore provocazione, ha elaborato uno schema di sintesi relativo alle 72 candidature, che integra quello già proposto sulle colonne di “Key4biz” qualche mese fa…

Così… almeno i parlamentari che domani voteranno (o non voteranno) possono avere una visione, seppur “a volo d’uccello”, di chi sono coloro che andranno ad eleggere (con segnalazione via “pizzino” inviato dal Capogruppo, come avvenuto in passato?!), rispetto agli altri candidati…

Clicca qui per la tabella IsICult di sintesi dei curricula dei 72 candidati al Consiglio di Amministrazione Rai, elezione calendarizzata per giovedì 26 settembre 2024 a Montecitorio e Palazzo Madama.

Clicca qui per un file (in formato .pdf) che contiene tutti i curricula dei 72 candidati al Consiglio di Amministrazione Rai, autocandidature pervenute entro il 20 aprile 2024 a Camera e Senato in risposta all’avviso del 21 marzo 2024

A conferma della assoluta disomogeneità dei curricula (sarebbe bastato che i servizi del Parlamento chiedessero la compilazione di un form standard), si segnala che in alcuni cv non è indicata nemmeno la data di nascita del candidato, che IsICult ha estrapolato da fonti pubbliche (in 3 casi, l’anno di nascita è stimato, data l’impossibilità di reperimento da fonti aperte anche soltanto dell’anno, e ciò basti…).

[ Note: questo articolo è stato redatto senza avvalersi di strumenti di “intelligenza artificiale”. ]

(*) Angelo Zaccone Teodosi è Presidente dell’Istituto italiano per l’Industria Culturale – IsICult (www.isicult.it) e curatore della rubrica IsICult “ilprincipenudo” per “Key4biz” (ragionamenti eterodossi di politica culturale e economia mediale).

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