Che anno sarà il 2021 per la tv streaming? Netflix e gli altri, ecco i piani

Rubrica settimanale SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

I propositi per l’anno nuovo non fanno forse testo per noi, che dopo avere corso un paio di volte, pur armati di buona volontà, nel gelo di gennaio, ci diciamo sotto voce «mai più» e riponiamo le scarpe da sullo scaffale più alto; ma non è così per le grandi aziende che hanno intenzione di dominare un settore dove la concorrenza è piuttosto agguerrita: lo streaming.

Streaming: i piani del 2021 di Netflix

Per questo Netflix ha appena rilasciato un trailer di quasi tre minuti in cui annuncia i suoi progetti per il 2021, almeno quelli relativi alla sola produzione cinematografica: lo streaming di ben 71 nuovi film, più di uno a settimana, di ogni genere e con un cast da stropicciarsi gli occhi: Meryl Streep, Leonardo Di Caprio, Lin-Manuel Miranda, Ryan Reynolds, Jennifer Lawrence, Amy Adams, Halle Berry, Chris Hemsworth, Timothée Chalamet, tutti arruolati per dimostrare come – proprio durante la pandemia, quando i cinema stanno attraversando il periodo più difficile di sempre per le sale – forse il modo migliore per guardarsi un film è farlo sulla tv di casa.

Con le connessioni in fibra ottica sempre più economiche e capillari per gustarsi contenuti anche in 4K senza difficoltà e rallentamenti (su SOSTariffe.it si possono trovare le promozioni più interessanti), la comodità del divano e la possibilità di iniziare la visione e interromperla quando si vuole, senza parlare della possibilità di passare ai dispositivi mobili in maniera fluida, i vantaggi sono davvero tanti: e se una volta i film “direct-to-video” erano di serie B, Netflix vuole far sapere ai suoi abbonati, e a chi ancora non lo è, che adesso la qualità passa attraverso lo streaming.

Streaming: Disney+ aggiunge Star (e aumenta l’abbonamento)

Intanto l’abbonamento a Disney+ da febbraio 2021 aumenterà di due euro, passando a 8,99 euro al mese o 89,99 euro l’anno: un cambio di prezzo causato dal fatto che ora a far parte dell’offerta della tv entra anche Star, con film e serie tv di 20th Century Studios, ABC, FX, Freeform e Searchlight: vecchie conoscenze come Lost, 24, How I Met Your Mother, X-Files o tutto il franchise di Die Hard si accompagneranno a contenuti inediti come Big Sky, serie thriller ideato da David E. Kelley (la mente dietro Ally McBeal, Big Little Lies e The Undoing), o Love, Victor.

Il che pone anche un’altra questione: Disney+ è arrivato sul mercato proponendosi soprattutto come lo streaming per le famiglie e per i più piccoli; adesso, per non rischiare di confinarsi da sola in una nicchia di mercato che, anche se gestita da monopolista di fatto, ha comunque dimensioni ben definite, l’azienda sta aumentando i contenuti per soli adulti, che hanno già portato a un irrigidimento del meccanismo di parental control e, secondo alcuni analisti, in futuro obbligheranno a una divisione in due abbonamenti: da una parte le trasmissioni per bambini, dall’altra – quando l’offerta sarà sufficiente per entrare in competizione con quelle di Netflix o di Amazon Prime Video – quella più generalista.

Amazon punta sempre di più al calcio

E proprio a proposito di Amazon, in questi giorni paiono esserci stati nuovi sviluppi riguardo all’interesse dell’azienda di Jeff Bezos per il boccone più appetitoso, in termini di appeal per il pubblico italiano: i diritti televisivi della Serie A di calcio. Secondo le ultime indiscrezioni raccolta da Bloomberg, infatti, Amazon sarebbe pronta a un’offerta relativa al bando appena pubblicato dalla Lega Calcio, con scadenza il 26 gennaio prossimo, per il periodo 2021-2024. Il monopolio Sky/DAZN infatti scadrà alla fine di questa stagione, ed è lecito aspettarsi che il pacchetto faccia gola a molti. Ad Amazon in particolare, considerato come per la Premier League abbia acquistato 60 partite per il triennio 2019-2022, con un costo di 7,99 sterline al mese.

Per forza di cose per i diritti tv italiani – che non consentono di potersi aggiudicare pacchetti così ridotti – le cose andranno diversamente, e il colosso di Seattle potrebbe fare proprio da noi la sua mossa più audace per quanto riguarda la trasmissione del calcio. Nel bando sono previsti tre pacchetti standard con tutte e 380 le partite (satellite, digitale terrestre, Internet) e tre pacchetti misti (266 partite per satellite, digitale e Internet; 114 partite per satellite, digitale e Internet; 114 partite solo per Internet), ovviamente con prezzi minimi diversi. E non è affatto detto che non si presentino anche Netflix o Apple: del resto l’ad della Lega di Serie A, Luigi De Siervo, aveva parlato lo scorso settembre della volontà di solleticare «l’interesse dei grandi player internazionali, penso ad Amazon, Netflix, e speriamo tutti che nel nuovo scenario competitivo il calcio torni al centro del confronto tra tecnologie e piattaforme. Non sfugge a nessuno che con la creazione della rete unica il calcio possa essere l’elemento attrattivo di una offerta piuttosto che un’altra».

Apple TV+ tra nuovi show e la tentazione MGM

C’è poi anche Apple TV+: il servizio di Apple per la tv streaming rimane un po’ defilato per assenza di grandissimi titoli originali (ma mettendo comunque a segno dei colpi interessanti, come il recentissimo On the rocks di Sofia Coppola con Bill Murray e Rashida Jones). In previsione per il prossimo futuro c’è uno show fantascientifico basato su un’idea del creatore di BoJack Horseman, Raphael Bob-Waksberg, aventi come protagonisti Andy Samberg e (in veste di produttore) Ben Stiller. Ma la voce più interessante riguardo alla piattaforma Apple è però un altra: secondo diversi analisti, Cupertino sarebbe interessata all’acquisto nientemeno che della Metro-Goldwyn-Mayer, una delle più storiche case di produzione cinematografiche di sempre, che al momento naviga in cattive acque (e sicuramente la pandemia non ha aiutato). Non è la prima volta che si fa il nome di Apple (oltre a quello di Netflix) come possibili acquirenti, ma se davvero questa volta si concretizzasse l’affare per Apple TV+ significherebbe espandere in maniera clamorosa la propria offerta di film, con più di 4.100 titoli (tra cui le saghe di James Bond, Rocky, Mad Max, Lo Hobbit, Terminator e tantissime altre) e anche serie tv, come The Handmaid’s Tale. Il “cartellino del prezzo” per MGM dovrebbe aggirarsi intorno ai 5 miliardi di dollari: forse molto presto vedremo chi farà la prima mossa.

Fonti:

https://www.cnbc.com/2020/01/24/mgm-leads-2020-media-acquisition-targets.html

https://www.wired.it/play/televisione/2021/01/04/nuove-serie-star-disney-plus/ https://www.statista.com/chart/17464/video-streaming-forecast/

https://www.key4biz.it/che-anno-sara-il-2021-per-la-tv-streaming-netflix-e-gli-altri-ecco-i-piani/339557/