Covid-19: al via il test del gateway di interoperabilità Ue per le app nazionali di tracciamento contatti. Sarà operativo a ottobre

Secondo le ultime stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, i prossimi mesi di ottobre e novembre potrebbero essere molto critici negli Stati dell’Unione europea, in termini di effetti diretti della pandemia di Covid-19.

Si potrebbero registrare, sostanzialmente, un forte aumento nel numero di contagi, ricoveri e di decessi.

Tra gli strumenti tecnologici a cui i Governi si affidano, per contenere la pandemia e le sue conseguenze più tragiche sulla nostra salute e il sistema sanitario, ci sono le applicazioni per il tracciamento dei contatti e le allerte.

Covid-19 e contact tracing transfrontaliero, test anche in Italia

Per sfruttare a pieno il potenziale di questi servizi mobili di contact tracing, la Commissione europea sta sviluppando un servizio gateway di interoperabilità che collega le applicazioni nazionali in tutta l’Unione.

Molti Stati membri hanno introdotto applicazioni nazionali di tracciamento dei contatti e allerta. Ora è giunto il momento di farle interagire”, ha spiegato in una nota Thierry Breton, Commissario Ue per il Mercato interno.

I viaggi e gli scambi personali sono al centro del progetto europeo e del mercato unico e in questi tempi segnati dalla pandemia il gateway contribuirà ad agevolarli e a salvare vite umane”, ha aggiunto il Commissario.

La novità è che sono partiti i primi test dell’infrastruttura in alcuni Stati membri e la Commissione ha dato il via libera alle prime prove di collegamento tra i server back-end delle applicazioni ufficiali di Cechia, Danimarca, Germania, Irlanda, Italia e Lettonia e un server gateway appena installato.

Che cos’è il “gateway di interoperabilità”

Il gateway è un’infrastruttura digitale che garantisce la trasmissione di informazioni tra i server back-end delle applicazioni nazionali e che permetterà a tali applicazioni di funzionare senza soluzione di continuità anche a livello transfrontaliero.

Un’opzione di rilievo, perché in questo modo i cittadini di ogni Stato europeo potranno scaricare l’app nazionale e allo stesso tempo segnalare un test positivo all’infezione o ricevere un’allerta anche quando viaggiano all’estero.

Altra voce importante è la privacy e il trattamento dei dati: le informazioni scambiate saranno “pseudonimizzate, criptate, limitate al minimo indispensabile e conservate solo per il tempo necessario al tracciamento delle infezioni e non sarà possibile l’identificazione di singole persone”, si legge nel comunicato diffuso da Bruxelles.

Il gateway, infine, sviluppato e realizzato da T-Systems e SAP, sarà gestito dal data centre della Commissione a Lussemburgo e, dopo una lunga fase di testing, sarà operativo a partire da ottobre in tutti i Paesi dell’Unione europea.

Covid-19: al via il test del gateway di interoperabilità Ue per le app nazionali di tracciamento contatti. Sarà operativo a ottobre