CyberSEC2025, Giovanni Melillo: ‘La sovranità nazionale lasci spazio alla sovranità solidale’

“Il cyberspace, nella sua essenza dual use, è bacino di utenza per le organizzazioni mafiose e terroristiche. Oltre le tradizionali categorie della competenza e della giurisdizione. Come tale, dunque, i crimini nei confronti delle infrastrutture critiche sono difficili da indagare e da reprimere”, ha detto Giovanni Melillo, Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Alla 4^ edizione di CyberSEC2025Rome, Conferenza internazionale promossa e organizzata dal giornale Cybersecurity Italia, evento annuale di riferimento in Italia per la sicurezza cibernetica e la resilienza digitale, incentrato sulle sfide e le opportunità del futuro della sicurezza informatica globale, in corso a Roma il 5 e 6 marzo 2025 presso I Saloni di Rappresentanza della Caserma dei Carabinieri “Salvo D’Acquisto”.
Per questo, il Procuratore ha rimarcato che “Lo stesso sistema giudiziario, sempre più proiettato nell’ottica di una continua cooperazione giudiziaria internazionale, dovrà tradursi e assecondare le dinamiche del dominio cyber. Servirà dunque uno sforzo ancora maggiore nella condivisione e nella comunicazione di dati e informazioni, tra autorità”.
Da parte sua, il legislatore è intervenuto con la Legge 90/2024, con la quale si è introdotto il principio dello scambio delle informazioni tra Pubblico Ministero e Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
In questo contesto, ci sono vantaggi tutti da costruire partendo dal presupposto che i magistrati hanno imparato a collaborare insieme anche allo scopo di coordinare l’uso delle tecnologie superando un gap digitale che pesa. “Con l’avvento dell’intelligenza artificiale si moltiplicano le minacce e quindi è necessario ancor di più condividere le tecnologie e recuperare il gap digitale su fronte investigativo”, aggiunge.
Ma occorre, secondo Melillo, sviluppare un rapporto nuovo fra istituzioni e mondo delle imprese. “Servono sistemi proprietari di AI – aggiunge il Procuratore – E’ una sfida che ha bisogno di più Europa. La sovranità nazionale deve lasciare spazio alla sovranità solidale”.
Le potenzialità dell’AI in ambito investigativo sono innegabili, ma l’impiego delle tecnologie deve essere assicurato con il massimo rispetto delle libertà individuali.
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