DdL Spazio, il Mimit risponde al question time del Pd sullo spettro al satellite. Casu (Pd) ‘In Italia nessuna fuga in avanti pro-Musk’

Il Mimit rassicura il Pd sul corretto utilizzo dello spettro radio per le comunicazioni satellitari. Nessun salto in avanti pro-Starlink, quindi, ma la totale adesione alla cornice regolamentare internazionale ed europea. E’ questo in sintesi l’esito del question time avanzato dal Pd al Mimit sul possibile utilizzo della Banda E per il satellite, senza un preventivo via libera in questo senso della comunità internazionale. Un’ipotesi emersa dalla lettura dell’articolo 26 del Ddl Spazio, da oggi in discussione alla Camera.

Un’ipotesi sollevata sulle colonne di Key4biz da Antonio Sassano, già presidente della FUB e fra i massimi esperti di frequenze nel nostro paese. I timori di Sassano hanno suscitato l’interesse di Andrea Casu, deputato del Pd firmatario di diversi emendamenti al Ddl Spazio, che a proposito dell’articolo 26 del provvedimento ha presentato non un mendamento, ma un question time al Mimit. Al quale ha risposto oggi il Ministero per iscritto.

Le domande del question time

Il controllo satellitare del Paese è una questione molto delicata da gestire in ragione dei rilevanti interessi da tutelare a partire dalla tutela dell’interesse nazionale e della garanzia di un equo ritorno per il sistema industriale del Paese. L’uso delle frequenze destinate ai satelliti è stato oggetto di acceso dibattito alla Conferenza mondiale ITU WRC23 a Dubai.

Quali sono le intenzioni del Ministro in relazione all’uso dello spettro per comunicazioni satellitari? L’Italia ha intenzione di attendere un coordinamento UE in relazione all’aumento dei limiti di potenza (EPDF), previsto per il 2027, dei satelliti NGSO e in relazione all’assegnazione della Banda E?

Le rassicurazioni del MIMIT

Questi in estrema sintesi i quesiti avanzati dal deputato Andrea Casu (Pd) in occasione del question time a risposta scritta al ministro del Mimit Adolfo Urso, che ha prontamente risposto dando garanzie sul fatto che il Governo non intende imprimere alcun tipo di accelerazione pro-Starlink e si riconosce all’interno di una cornice europea. In altre parole, nessuna intenzione da parte del nostro governo di fughe in avanti sul fronte dello spettro radio per favorire i satelliti di nessun operatore satellitare, Starlink in primis.

La risposta del Mimit

“Il tema dell’uso delle frequenze per i servizi di comunicazioni satellitari è seguito dal MIMIT partecipando costantemente ai lavori delle istituzioni internazionali che regolano lo spettro radio, tra cui ITU, CEPT e altri gruppi di lavoro della Commissione Ue – si legge nella risposta del Mimit al question time – Per quanto riguarda la revisione dei limiti di potenza l’Italia concorda con la necessità di eseguire studi di approfondimenti nell’ambito dell’ITU, mentre per quanto riguarda la Banda E “essa non è ancora oggetto di decisioni di armonizzazione”, si legge.

La Banda E (71 Ghz – 76 Ghz e 81 Ghz – 86 Ghz) prevede una parziale cogestione fra MIMIT e Ministero della Difesa per servizi satellitari, autorizzati in base al rispetto del principio del “primo servito”. “Infine, in tutta la banda è anche consentito, tra gli altri, il servizio FISSO per collegamenti radio terrestri in gestione del MIMIT”, si legge.

Ddl Spazio, Casu (Pd): ‘Sullo spettro per il satellite scongiurata fuga in avanti pro-Starlink del Governo’

Perplessità fugate dalla risposta del Mimit. “Scongiurato il rischio di una fuga in avanti del governo rispetto a Starlink – ha detto a Key4biz Andrea Casu, deputato del Pd – il Governo ci dice che in materia di spettro radio non intende muoversi senza attendere la valutazione europea e questa risposta dal punto di vista ci soddisfa”.

Il Governo ribadisce che la quella dello spettro è una questione globale, che si tratta di studiare il tema ma che ci si muoverà in concerto con gli altri paesi dell’Unione. La puntualizzazione finale sulla protezione degli assegnatari dai newcomers ribadisce ciò che sappiamo. Credo sia importante perché dimostra che l’Amministrazione è cosciente della delicatezza di assegnare lo spettro satellitare, anche provvisoriamente o sperimentalmente.

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