Diritti Tv Serie A, attesa per il nuovo bando. Ci sarà DAZN? Partite anche in chiaro?
Nuovo bando a primavera
In via di definizione il bando per il prossimo triennio dei diritti TV 2024-2027 della Serie A, anche se resta da capire se il bando sarà triennale o quinquennale. La gara è prevista per a primavera e cresce l’attesa per capire chi sarà della partita. Ci sarà DAZN? Tutto da vedere, anche perché i costi sono alti, si parla di almeno 940 milioni di euro. Tim, dopo le difficoltà vissute nel triennio in corso che le sono costate un profit warning e le dimissioni dell’ex ad Luigi Gubitosi, avrà un approccio più soft sul calcio, come ha dichiarato pochi giorni fa l’ad Pietro Labriola durante la conference call sui dati di bilancio: Tim non rinuncia al calcio ma prende le distanze. Dal nuovo accordo con Dazn “avremo un miglioramento nel 2024 e dal 2025 vedremo un impatto migliore, continueremo a vendere calcio ma con un approccio diverso, non vogliamo prendere impegni di qualsiasi genere”, ha detto Labriola.
E così nel prossimo triennio DAZN, che ha speso in totale 840 milioni per i diritti (340 milioni da parte di Tim), non potrebbe contare più sul contributo della compagnia Tlc.
intanto, venerdì prossimo è in programma la prossima assemblea del club di Serie A dove si parlerà dell’interesse dei fondi e della sempre verde ipotesi del canale della Lega.
930 milioni l’obiettivo della Lega
La Lega ha fissato a 930 milioni di euro la cifra minima che vuole incassare per i diritti televisivi del prossimi bando di Serie A 2024-2027. Una soglia elevata, pari a quella incassata nel triennio in corso. Anche se ora, dopo i problemi plusvalenza della Juventus che rischia ancora l’estromissione dal massimo campionato, sembra più aleatoria. Chi sarà della partita?
Sky ci sarà, anche in streaming
Di certo, alla gara per il prossimo triennio di Serie A dovrebbe partecipare Sky. Senza svenarsi, ma si accontenterà di un pacchetto di tre partite, come quello che detiene attualmente? Oppure punterà all’en plain, come in passato, prima di DAZN?
Molti i tifosi che ci sperano, ma non è detto che Sky si apra anche allo streaming, visto che è decaduto il divieto di esclusiva sui diritti via web dell’Antitrust. Senza quel vincolo l’emittente satellitare potrà concorrere con le mani più libere.
Nel frattempo, Sky sembra in pole position per aggiudicarsi dal 2024 i diritti della Champions League, che passa da 32 a 36 squadre con un girone unico. Da Santa Giulia ci sarebbe stata un’offerta importante. Amazon continuerà invece a trasmettere la miglior partita del mercoledì.
Le partite tornano in chiaro su Rai e Mediaset?
Anche Rai e Mediaset potrebbero partecipare, visto che si parla di un ritorno in chiaro delle partite, almeno di una parte.
Fra gli addetti ai lavori si vocifera che l’idea di riportare il campionato italiano sulla tv pubblica non dispiacerebbe al governo Meloni, anche dal punto di vista simbolico. Quanto a Mediaset, riferiscono fonti finanziarie, il gruppo avrebbe già individuato una cifra massima da stanziare per la Serie A, nell’intorno dei 200 milioni di euro.
Cosa faranno i big dello streaming?
Resta da capire se anche i big dello streaming non vorranno partecipare questa volta. Netflix, Disney+, Apple, Prime Video, Warner Bros. Discovery e Paramount+ restano come sempre alla finestra. Il peso dello streaming nel nostro paese è in crescita.
Anche TivùSat ci pensa
Così come un interesse per entrare in partita lo ha manifestato anche TivùSat, il consorzio satellitare partecipato da Rai (48%) Mediaset (48%) Telecom Italia (3%) e Associazione Tv Locali e Aeranti-Corallo (1%). TivùSat potrebbe partecipare indirettamente, ospitando sulla sua piattaforma il canale della Lega la cui costituzione torna ciclicamente attuale, oppure in altre modalità.
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