Diritto d’autore, FAPAV ‘Sottotitolare opere protette senza autorizzazione è un reato’
Molti film caricati illegalmente su piattaforme web pirata sono in lingua originale. Spesso, infatti, sono pellicole non ancor uscite sui nostri schermi, o appena programmate, e i criminali del web per assicurarsi un pubblico le offrono il prima possibile in modalità “subtitle” gratuita, cioè con i sottotitoli.
In questo modo, senza nessuna autorizzazione e violando sistematicamente il diritto d’autore, titoli di grande richiamo sono buttati in rete sottotitolati, riconoscibili dal classico e conosciutissimo marchio “Sub ita”, e pronti all’illecito consumo di massa.
Ovviamente, quando viene sottotitolata un’opera tutelata dal diritto d’autore e non si è autorizzati a farlo, si compie un reato. Sul tema, la Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali (FAPAV) ha voluto richiamare l’attenzione non solo dell’intero settore dell’audiovisivo e di coloro che tali sottotitoli producono ogni giorno, ma anche dei regolatori e degli stessi utenti di rete, che poi sono gli utilizzatori finali di tale prodotti illeciti.
Gran parte del lavoro ‘sporco’ è infatti svolto, tra le altre, dalla comunità dei traduttori che ricade sotto il nome “Italiansubs”. Come spiega FAPAV in una nota, l’attività di questa community non aiuta a diffondere la cultura della legalità e lo sviluppo sano del mercato dell’audiovisivo: “quanto realizzato da questa community viola la legge, in quanto non in possesso del consenso per realizzare la traduzione in lingua italiana dei relativi dialoghi dei contenuti audiovisivi, generando un danno alle imprese che hanno investito in quel determinato prodotto e alterando il mercato stesso”, ha dichiarato Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale della FAPAV.
“Il mercato dell’audiovisivo oggi ha bisogno di essere sostenuto – ha precistao Bagnoli Rossi – la tutela e il contrasto ai comportamenti illeciti risultano fondamentali tanto quanto investimenti e idee creative. Tutti devono fare la propria parte, nel rispetto delle regole e con una visione culturale competitiva e globale. Non ci sono “supereroi” o nobili fini dietro la pirateria, ma solo grandi danni per il settore audiovisivo e tutti i suoi lavoratori”.
Sottotitolare contenuti audiovisivi tutelati da diritto d’autore senza licenza significa fare un doppio danno: da un lato ai titolari dei diritti, dall’altro al settore dei traduttori: “chi può disporre in anticipo della visione del film o della serie tv e della lettura degli inerenti sottotitoli – si legge in una nota FAPAV – genera un ulteriore danno ai licenziatari italiani dei diritti su tali opere, i quali debbono provvedere a proprio onere e spese al loro doppiaggio in lingua italiana. Al contempo, esse sono costrette anche a ridurre i propri budget destinati al doppiaggio con conseguenze dirette anche sull’occupazione dei doppiatori”.
Diritto d’autore, FAPAV ‘Sottotitolare opere protette senza autorizzazione è un reato’