Dopo 16 anni siamo ritornati alla grande crisi finanziaria

Con una attenzione quasi voluta la FED sta ricreando la situazione che portò alla crisi finanziaria del 2008, quella che era nota come la “Grande crisi, ma che rischia di essere superata per gli effetti negativi, e spiegheremo in seguito il perché.

I tassi ipotecari USA hanno toccato il livello più alto degli ultimi 20 anni…

Questa settimana i tassi ipotecari hanno superato il 7%, toccando il livello più alto in oltre due decenni.

Il tasso medio del popolare mutuo fisso a 30 anni è salito al 7,09% questa settimana, dal 6,96% della settimana precedente, secondo quanto comunicato da Freddie Mac giovedì. Si tratta del punto più alto dalla prima settimana di aprile 2002 e segna solo la terza volta che i tassi hanno superato il 7% da allora. Le ultime volte sono state a ottobre e novembre dello scorso anno, quando il tasso ha raggiunto il 7,08%. Ecco il grafico da Tradingeconomics

Non c’è bisogno di dire che negli ultimi mesi i tassi ipotecari elevati hanno ostacolato il mercato immobiliare anche in modo più grave rispetto al 2007, perché i valori assoluti immobiliari sono più alti.

… Crollano le vendite di case già esistenti

A metà di quest’anno, le vendite di case esistenti sono scese di ben il 18,9% rispetto allo stesso periodo del 2022…

Le vendite totali di case esistenti1 – transazioni completate che comprendono case unifamiliari, case a schiera, condomini e cooperative – sono diminuite del 3,3% rispetto a maggio, raggiungendo un tasso annuale destagionalizzato di 4,16 milioni a giugno. Su base annua, le vendite sono diminuite del 18,9% (rispetto ai 5,13 milioni del giugno 2022).

Ci sono sicuramente molte persone che vorrebbero acquistare una casa, ma che, a causa dell’aumento dei tassi ipotecari, non possono permettersi di farlo.

Le case sono diventate estremamente inaccessibili in questo Paese. Secondo Redfin, la percentuale di insegnanti che possono permettersi di acquistare una casa vicino alla scuola in cui lavorano è scesa ad appena il 12%…

Secondo i dati di Redfin, il numero di insegnanti che possono permettersi una casa a prezzi ragionevoli nel proprio distretto scolastico è crollato ad appena il 12%, rispetto al 17% della scorsa estate e al 30% del 2019, nel contesto della peggiore crisi dell’accessibilità abitativa da una generazione a questa parte.

L’analisi di Redfin sugli stipendi mediani degli insegnanti per il 2022 in 50 grandi città per oltre 70.000 scuole pubbliche e private PreK-12 ha rivelato che nessun insegnante di San Jose e San Diego può permettersi case a “distanza di pendolarismo” dalla rispettiva scuola, il che significa che casa e lavoro sono a 20 minuti nelle tipiche ore di punta.

Il danno è già stato fatto.

Proprio ieri parlavamo dell’enorme problema costituito dalle aspettative di crescita dei salari da parte dei lavoratori americani. Problema enorme, ovviamente, per la FED, non per chi deve pagare le bollette e comprare il cibo e il carburante per l’auto. Però queste richieste di aumenti porteranno ad un posizionemanto ancora più duro, anti inflazionistico e restrittivo della FED.

La maggior parte dei funzionari della Federal Reserve ha segnalato, durante la riunione di luglio per la definizione delle politiche, che l’alta inflazione rappresenta ancora una minaccia continua che potrebbe rendere necessari ulteriori rialzi dei tassi di interesse quest’anno. A Jackson Hole, dove sono riuniti, vedrete come le teste pensanti della Banca Centrale americana appoggeranno questa visione.

I verbali della riunione della banca centrale statunitense del 25-26 luglio, pubblicati mercoledì, hanno mostrato che i funzionari della banca centrale hanno osservato che l’inflazione rimane ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della Fed e che i responsabili delle politiche devono vedere “ulteriori segnali che la domanda aggregata e l’offerta aggregata si stiano muovendo verso un migliore equilibrio per essere fiduciosi che le pressioni inflazionistiche stiano diminuendo”. Questo significa ulteriori aumenti dei tassi dei mutui. L’economia potrà reggerlo?

Gli economisti hanno previsto che i tassi ipotecari potrebbero superare l’8% se l’economia continuerà a mostrare segni di forza e la Federal Reserve statunitense deciderà di aumentare nuovamente i tassi di interesse. Se la Fed non cambia rotta, il mercato immobiliare è destinato a implodere.

L’implosione dell’immobiliare sarebbe di per se neutra, se non si portasse dietro la crisi del sistema finanziario, e l’agenzia Fitch avverte che presto potremmo assistere a un ampio declassamento del rating del settore bancario, compresi colossi come JPMorgan Chase.

Per molti versi, mi sembra di assistere a una replica del 2008. La FED sembra pronta a tutto questo, e andrà avanti come un carro armato su questa strada. Gli americani sono molto meno pronti, con il, 72% che afferma di non sentirsi finanziaramente sicuro, ma alla fine questo non interessa alla FED.

I cittadini non sono visti come essere viventi, ciascuno protagonista del suo dramma personale, ma come semplici pedine manovrabili su una enorme scacchiera e sarificabili. La BCE in questo tipo di ragionamenti è pure peggiore. Quindi state tranquilli, si guiderà l’Occidente verso il disastro provocato da una politica inflattiva che loro hanno causato.

Gli americani e voi ne pagherete il prezzo. Loro, mai.


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