EKANS: come funziona il ransomware che ha colpito Enel e Honda


I pirati che hanno preso di mira le due aziende utilizza un malware progettato per portare attacchi estremamente specifici.

Doppio attacco dei pirati informatici di EKANS, che questa volta hanno messo nel mirino due colossi industriali di caratura internazionale come Honda ed Enel, colpita domenica scorsa.

Il gruppo di cyber criminali, specializzati negli attacchi alle aziende, hanno utilizzato il solito ransomware, in grado di mettere K.O. i sistemi informatici delle aziende nel solito schema estorsivo per cui alle imprese viene chiesto un riscatto per decodificare i dati “presi in ostaggio”.

Stando a quanto riportano le agenzie, le due aziende sono riuscite a contrastare efficacemente l’attacco e ripristinare il funzionamento delle infrastrutture IT in tempi piuttosto rapidi. L’intera vicenda, però, dimostra il livello di professionalità e specializzazione raggiunto dai pirati informatici.

L’analisi di EKANS, infatti, dimostra l’analisi condotta da come gli autori del ransomware abbiano affinato le loro tecniche per colpire con precisione millimetrica le vittime. Il malware, distribuito probabilmente attraverso la compromissione di collegamenti RDP (Remote Desktop Protocol) integra una serie di funzioni estremamente particolari.

EKANS

Come spiegano i ricercatori di Dragos nel loro report, EKANS è pensato specificatamente per colpire sistemi industriali e unisce caratteristiche mutuate da altri malware simili. Altri ricercatori hanno sottolineato come il malware utilizzi anche una serie di controlli incrociati, come l’analisi della rete in cui viene iniettato, per verificare di aver colpito il bersaglio giusto.

Allo stesso modo, il ransomware adotta una serie di tecniche per eliminare eventuali ostacoli alla sua attività, come terminare particolari processi attivi sulla macchina infetta, compresi alcuni che bloccano di fatto la produzione negli impianti.

Insomma: si tratta di una sorta di “specialista” che i suoi autori utilizzano per portare attacchi attentamente pianificati. In questo caso, Honda ed Enel sono riusciti a contrastarli. L’allerta per tutte le aziende del settore industriale, però, deve rimanere ai massimi livelli.

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