La mobilità elettrica in termini di innovazione ha portato con sé grandi vantaggi in termini di taglio delle emissioni inquinanti, di contrasto ai cambiamenti climatici e al global warming. Ci si è resi conto che se vogliamo ridurre l’impatto dell’inquinamento dei trasporti, che da soli rappresentano un quarto delle emissioni totali, è necessario accelerare l’elettrificazione del settore auto, ma non solo dell’auto privata, anche delle flotte. Di fatto l’auto elettrica è oggi un driver solido della transizione ecologica ed energetica, un segno tangibile della possibilità di cambiare e di rendere possibile la sostenibilità ambientale.
Alla Conferenza internazionale Energia Italia 2022 di Roma è intervenuta Elisabetta Ripa, CEO, Enel X Way, che, intervistata da Raffaele Barberio, ha invitato senza mezzi termini tutti quanti ad abbracciare questo nuovo modello di mobilità fortemente centrato sull’elettrificazione certamente, ma anche sull’elettronica, le telecomunicazioni e l’automazione.
“Spesso quando si parla di mobilità elettrica si preferisce il termine mobilità del futuro, ma è un errore. In Norvegia già oggi il 70% delle nuove immatricolazioni è elettrico, siamo noi che siamo rimasti indietro da questo punto di vista e che dobbiamo correre per colmare un gap storico che potrebbe rappresentare uno svantaggio competitivo. Ma abbiamo tutti gli strumenti per recuperare”, ha raccontato Ripa.
Enel X Way è nata quest’anno ed è completamente focalizzata sulla mobilità elettrica e sostenibile e sulle infrastrutture dedicate. È inoltre la seconda rete mondiale di mobilità elettrica, operando in 17 Paesi nel mondo: “Realizziamo reti di ricarica pubbliche in tutti questi Paesi e lo facciamo in maniera integrata con le autorità locali e con l’ecosistema automotive, ma anche da tutti quei soggetti che vogliono entrare in questo mercato, sia lato produzione veicoli leggeri e commerciali, dall’altra parte le amministrazioni comunali che vogliono accelerare con la transizione ecologica”.
“Un nuovo ciclo di business ha bisogno di infrastrutture abilitanti, diffuse e facilmente accessibili. La ricarica di per sé è un sistema molto più articolato rispetto al classico “pieno”, perché più flessibile, perchè può avvenire a casa o quando si è in ufficio, oppure quando si è in viaggio. Un modo diverso di accedere alla rete e di vivere la mobilità. Il Gruppo è presente in questo mercato da almeno una decina di anni e Enel X Way ha già realizzato in Spagna e Italia una rete aperta al pubblico e conta 17 mila punti ricarica – ha precisato il CEO – il che ci permette di confrontarci come dimensioni con Tesla. Enel in questo settore è uno dei principali player del settore e la nostra tecnologica è venduta in molti paesi tra cui gli USA, soprattutto nel segmento ricarica domestica. In Italia si deve migliorare ovviamente, ma abbiamo un numero di stazioni nella media europea”.
“Le telecomunicazioni e la digitalizzazione hanno un ruolo chiave nei trasporti e in particolare nella mobilità privata con le auto. Le macchine sono sempre più rappresentate come degli smartphone con le ruote e i due mondi ci sono entrambi. In termini di infrastrutture il lavoro per rendere capillare l’infrastruttura di ricarica è molto simile a quanto fatto qualche anno con le telecomunicazioni, perché presuppone un’elevata conoscenza del territorio, una forte interazione con le amministrazioni locali che sono poi chiamate a dare le autorizzazioni, ma poi presuppone anche capacità di gestione di tanta elettronica distribuita sul territorio per servizi mission critical. Noi non possiamo permetterci di avere dei disservizi prolungata ora che la penetrazione dell’auto elettrica aumenta – ha aggiunto Ripa – perché chiaramente gli automobilisti potrebbero avere necessità di ricaricare il mezzo in ogni momento. Fondamentale è il presidio e l’organizzazione di questa capillarità. Poi c’è molta telecomunicazione in ogni punto di ricarica che deve parlare con l’automobilista. LE competenze maturate nelle telecomunicazioni le ritroviamo tutte anche nel mondo della mobilità elettrica”.
“Ogni innovazione porta ad una disrpution negli status quo e nelle rendite di posizione e determina spesso resistenza. Io penso che l’innovazione vada abbracciata perché ogni volta che parte non è possibile fermarla o rallentarla, semmai bisogna essere capaci di cavalcarla. Come Europa dobbiamo essere più smart e accelerare in ricerca e sviluppo per assumere un ruolo di leadership e mantenere il know how europeo di qualità soprattutto nei confronti dei competitor globali come la Cina. ci sarà una trasformazione delle competenze, vedi le linee automatizzate della produzione e la digitalizzazione degli impianti. Tutto questo significa dare vita a nuove professioni e creare nuove competenze, perché oltre l’auto si trasforma anche l’ecosistema che gli si crea attorno. Basti pensare che l’auto di proprietà sarà sempre più un ricordo con il passare del tempo perché si andrà sempre più verso la mobilità concepita come servizio, come condivisione. È un iter partito da tempo e che va assecondato rapidamente.
Le auto saranno sempre più delle piattaforme digitali – ha affermato Ripa – e rappresenteranno dei vantaggi competitivi per chi le saprà sviluppare. Sarà un punto di incontro tra tutto il mondo dei servizi relativi al trasporto e alla manutenzione predittiva di tutti i mezzi, ma sarà anche un modo per trasformare e valorizzare la conoscenza per metterla a disposizione dell’innovazione e del cambiamento. Se qualche lavoro più tradizionale sarà perdute nasceranno nuove competenze nell’automazione, nell’integrazione delle piattaforme, nei servizi, nel gestire le reti di elettronica distribuite. Il saldo andrà valutato in maniera allargata”.
“Guidare elettrico è bello ed è più piacevole che portare una vecchia auto, con l’impressione reale di entrare in un mezzo che è un concentrato di innovazione tecnologica, di elettronica e di informatica.
L’innovazione deve essere democratica – ha sottolineato il CEO di Enel X Way -, l’avevamo capito con la fibra portata nelle aree rurali e vale anche per la rete di ricarica. La mobilità sostenibile è molto vicina al territorio e le nostre eccellenze hanno individuato in questo argomento un ulteriore elemento di vantaggio, tanto che molti soggetti economici che si trovano in contesti extra urbani ci chiedono di installare più colonnine di ricarica. Tutti hanno capito che l’auto elettrica consente un servizio in più al cliente per creare forme distribuite di redditività partecipando a questo nuovo ecosistema. Enel non potrà fare tutto da sola dal punto di vista dell’infrastruttura quindi c’è da lavorare alla nascita di un ecosistema, a cui far partecipare più soggetti possibili”.
“Il vettore elettrico è particolarmente efficiente nell’ultimo miglio e quindi è normale che andrà oltre la mobilità privata, entrando nel mondo delle flotte aziendali, nel settore commerciale e della distribuzione, ma anche nel settore della navigazione. Stiamo sviluppando dei progetti di elettrificazione della navigazione lacustre, delle barche per lo sbarco turisti dalle navi crociera o per il trasporto pubblico a Venezia, a Ponza o altre isole minori. C’è poi la mobilità aerea urbana e avanzata, con il tema dei droni e dei droni a decollo verticale. Dall’aeroporto di Fiumicino presto ci si sposterà verso Roma centro attraverso un piccolo elicottero, magari a guida autonoma e in soli 10 minuti.
L’elettrificazione consentirà anche di qualificare i luoghi turistici come sostenibili agli occhi dei cittadini. Un altro vantaggio per le amministrazioni locali che saranno spinte a scegliere quale strada percorrere per qualificarsi come zero emissioni”, ha quindi concluso Ripa.
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