Forum Europeo Digitale: AI, virtual production, fast channels. Cosa bolle nel mercato audiovisivo
Dal ruolo sempre più pervasivo dell’Intelligenza Artificiale, alle ultime novità in materia di virtual production alla nuova ondata di fast channels che sempre più stanno arrivando nelle case degli italiani. Gli ultimi trend del mercato audiovisivo di casa nostra sono emersi in maniera prorompente al Forum Europeo Digitale di Lucca, la 21esima edizione organizzata dal patron dell’evento il sempre energetico e poliedrico Andrea Michelozzi. Una due giorni che ha visto sul palco una girandola di player, chiamati a delineare la traiettoria di un mercato in grande fermento tecnologico.
FED, intervista a Marco Pellegrinato, R&D Director, RTI – Mediaset Group
Spauracchio deepfakes
A partire dalla lotta ai fake video, uno spauracchio non soltanto elettorale che va combattuto anche grazie alla blockchain, una tecnologia di sicurezza che garantisce alti livelli di privacy. Tanto più che l’AI Act sta entrando gradualmente in vigore e il settore dei media dovrà adeguarsi senza troppi fronzoli. “Le aziende dovranno fare dl training per conoscere vantaggi e svantaggi dell’AI e applicare la normativa – dice l’avvocato Chiara Bocchi di Dentons – L’obiettivo è favorire un uso consapevole dell’AI”.
Sempre maggiore attenzione da parte del regolatore sarà dedicata al fenomeno del data scraping, che sarà oggetto di analisi approfondita. L’uso della tecnologia dovrà essere dichiarato per evitare i tanto vituperati deepfakes che tanto agitano le star di Hollywood.
Mauro Minella di Microsoft ha richiamato i grandi investimenti, fino a 10 miliardi di dollari, fatto da Redmond per lo sviluppo di Chat GPT che ha portato all’onore della cronaca di massa le capacità mirabolanti dei servizi cognitivi che consentono di catalogare praticamente tutto lo scibile umano e in particolare il mondo dei video con un Video Indexer colossale.
FED, Intervista ad Alessandro Capitani (Senior Marketing Consultant di Video Progetti)
Virtual Production
E sempre nel mondo dei video grande enfasi ha avuto la presentazione della “Virtual Production” per cinema e tivù da parte di Alessandro Capitani di Video Progetti. “La virtual production consente di usare le tecnologie in un ambiente immersivo – ha detto Capitani – per ottenere all’interno dello studio un effetto di mix fra real e virtuale che simula completamente altri luoghi all’aperto, estendendo le dimensioni del set in modo sostanziale. Ad esempio, si può girare in studio con effetti del tutto indistinguibili da una spiaggia o da New York”. La virtualizzazione degli sfondi e della realtà, si può essere ovunque pur restando sempre in studio.
Un salto quantico davvero positivo anche in ottica di taglio dei costi di produzione di contenuti video con vantaggi per produttori, cambi scena veloci, luci sempre disponibili per avere un effetto tramonto h 24, scene virtuali a costo zero. Curiosa poi la funzione di telporting, che consente di materializzare un ologramma, un digital tween di una persona in studio in un attimo in modo completamente realistico.
Nuova pelle per Persidera
Guido Fermetti, COO di Persidera, ha illustrato la trasformazione della sua società che da semplice operatore di rete concentrato sui contenuti del digitale terrestre negli ultimi 12 mesi ha intrapreso una trasformazione sostanziale, abbracciando altre nuove tecnologie e ad altri player al di là di Rai e Mediaset. Dopo una profonda trasformazione tecnologica, Persidera ha avviato collaborazioni con nuovi player come Discovery, HP Tv, fast channels e altri. Per dire, chi si ferma è perduto.
Stefano Luppi di Tivùsat infine ha ricordato il ruolo di propulsione tecnologica del mercato media dovuto da sempre allo sport. A breve nuovi soluzioni saranno presentate in occasione degli Europei di atletica di Roma, degli Europei di calcio in Germania e delle Olimpiadi a Parigi.
FED, Intervista a Guido Fermetti, COO di Persidera
Fast Channels, il quadro
Mauro Panella, Ceo di Fast Channel Networks, ha illustrato i progressi dei fast channels, usciti ormai dalla loro fase embrionale e sempre più diffusi su diversi canali, il prossimo dei quali con Samsung Tv Plus. In programma l’avvio di canali tematici di soap opera turche. Ma le possibilità di canali verticali sono infinite e aprono a sempre nuove possibilità: ad esempio, dai canali tematici sul curling a quelli sui convegni accessibili di norma in maniera gratuita nella home page delle smart Tv.
Il quadro del mercato nelle parole di Andrea Biondi, vice caposervizio del Sole 24 Ore.
FED, intervista a Mauro Panella, Co-Founder di Fast Channel Networks
Bundle telco-content
Sul fronte telco, al FED emerge che gli operatori non riescono più a fare a meno di un bundle con un pacchetto Tv in bundle, una soluzione per spingere la diffusione della fibra che “aumenta l’Arpu e diminuisce il churn” sostiene Matteo Montanari Agile Content, sottolineando però che la Tv non è il core business delle telco, che per questo devono farsi aiutare. La proposition è quella del set top box e del telecomando, sulla scia del capostipite Sky. “Chi domina il telecomando governa anche l’experience del cliente”, dice Montanari.
Nel frattempo, il mercato italiano dello streaming a pagamento (SVOD) continua a crescere anche se sta ormai arrivando alla sua maturità. Secondo stime di EY, sono 11 le piattaforme presenti in Italia in aumento del 496% dal 2016 con oltre 19 milioni di utenti. In un mercato maturo diventa importante difendere la customer base, tanto più che i primi piani con pubblicità nell Svod risalgono al 2022 con Netflix e Discovery.
Il quadro del mercato nelle parole di Andrea Biondi, vice caposervizio del Sole 24 Ore.
FED, Intervista ad Andrea Biondi, giornalista del Sole 24 Ore
La prominence in auto
Per quanto riguarda l mondo della radio, la sfida è restare a galla con una crescente concorrenza che arriva da sempre più fonti a partire dagli OTT, che hanno fatto man bassa dei dati degli utenti. “La sfida futura sarà la prominence in auto – ha detto Massimiliano Montefusco di RDS – con l’ibridizzazione dei contenuti”.
Di bulimia informativa ha parlato invece Giorgio Mennella, di Ciaopeople, editore di siti come Fanepage.it: “Lo scroll dello smartphone è come il fumo, come la dopamina”, ha detto, ben chiarendo il ruolo sempre più pervasivo e quasi tossico dello smartphone nelle nostre vite. Mennella si è popi soffermato sulla necessaria regolamentazione del ruolo degli influencer da parte dell’Agcom: chi conta milioni di follower deve essere trattato come un media a tutti gli effetti. Come dargli torto?
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