G7 Lavoro e Occupazione, la dichiarazione finale (video)

La Riunione ministeriale G7 Lavoro e Occupazione, che si è tenuta a Cagliari dall’11 al 13 settembre e presieduta dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, si è conclusa con l’adozione della Dichiarazione finale dal titolo “Towards an inclusive human-centered approach for new challenges in the world of work”.

Otto pagine, 22 paragrafi e due allegati nei quali ci si impegna per uno sviluppo umano-centrico dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, per mercati di lavoro resilienti in società che invecchiano, per lo sviluppo delle competenze dei lavoratori con politiche e sistemi di formazione continua e per la promozione di mercati del lavoro inclusivi, sicuri e salutari. 

Le tecnologie basate su un’Intelligenza Artificiale sicura, protetta e affidabile, inclusa l’IA generativa, possono aumentare la produttività del lavoro, migliorare le condizioni di lavoro e la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dare potere ai lavoratori e creare opportunità di lavoro di qualità, anche per le persone con disabilità, migliorare l’efficacia delle politiche del mercato del lavoro e della formazione e affrontare le carenze di manodopera, si legge in uno dei passaggi chiave.

Attenzione però ai lavoratori: “Sottolineiamo che i benefici dell’IA nel mondo del lavoro possono essere massimizzati e distribuiti equamente solo quando i diritti umani e l’inclusione sociale sono al centro, dando potere ai lavoratori. Per sfruttare appieno le opportunità offerte dall’IA, dobbiamo continuare a conciliare lo sviluppo tecnologico con la protezione dei diritti dei lavoratori e minimizzare i possibili rischi per il mondo del lavoro, in particolare per le persone in situazioni vulnerabili e marginalizzate. Questi rischi includono l’aumento delle disuguaglianze e delle discriminazioni, un impatto negativo sulla salute e sicurezza sul lavoro, inclusa la salute mentale, l’indebolimento della rappresentanza dei lavoratori e del potere di contrattazione collettiva, l’uso improprio della sorveglianza digitale dei lavoratori, nonché minacce alla privacy e alla responsabilità nel mondo del lavoro. Evidenziamo che il dialogo sociale e la contrattazione collettiva possono aiutare a garantire l’adozione sicura, protetta e affidabile dell’IA nel mondo del lavoro“.

Oltre al ministro Calderone, hanno preso parte alla riunione gli altri Ministri del Lavoro e dell’Occupazione del G7, con il Commissario europeo per il Lavoro e i Diritti sociali, nonché il Direttore generale dell’OIL, il Direttore per l’Occupazione, il Lavoro e gli Affari sociali dell’OCSE e i rappresentanti di Business 7 e Labour 7, così come i rappresentanti di Civil 7, Women 7 e Youth 7.

Diversi i temi di massima priorità su cui si sono confrontati i partecipanti alla Ministeriale G7 Lavoro e Occupazione saranno, tra cui:

  • lo sviluppo e l’uso umano-centrico dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro;
  • i mercati del lavoro resilienti in società che invecchiano;
  • le competenze reattive, flessibili e inclusive, e le politiche e i sistemi di apprendimento permanente.

Il tema delle competenze è centrale, ma c’è anche la consapevolezza che non si può fare tutto da soli e che anzi questo sia un percorso che deve aprire ancora di più a quelle condizioni in cui il dialogo sociale diventa una condizione di effettività. Nel disegno di legge che è oggi all’esame del Parlamento è previsto un osservatorio sull’andamento dell’impatto dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro“, ha detto la ministra Marina Calderone al termine del G7 Lavoro e Occupazione a Cagliari.

    “Vuol dire non solo analizzare la situazione attuale del mercato del lavoro ma anche capire in prospettiva di che cosa avremo bisogno. Non lo faremo da soli. Lo faremo certamente con l’attiva partecipazione e il coinvolgimento delle parti sociali“, ha concluso Calderone.

Già ieri il ministro italiano aveva spiegato che in occasione del G7 Lavoro: “Sono stati affrontati due temi che sono particolarmente importanti e sentiti da tutti i sette Paesi perché diventano proprio un elemento, un fattore comune di congiunzione delle nostre riflessioni. Mi riferisco all’intelligenza artificiale e al suo impatto nel mondo del lavoro e dell’invecchiamento progressivo della popolazione“.

Quello dell’IA è uno dei temi che il vertice dei capi di Stato e di Governo che si è tenuto in Puglia a giugno, ha consegnato come impegno ai ministri del lavoro e dell’occupazione dei sette Paesi perché sia tradotto in un piano di azione”, aveva precisato Calderone.

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