Gli attaccanti sfruttano i tunnel Cloudflare per ottenere persistenza sui dispositivi
Una ricerca di GuidePoint Security ha rivelato che alcuni attaccanti hanno sfruttato i Tunnel Cloudflare per creare un canale di comunicazione coi dispositivi compromessi e ottenere accesso persistente alla rete.
Il Cloudflare Tunnel, conosciuto anche come Cloudflared, il nome dell’eseguibile, consente di aprire una connessione sicura col server Cloudflare, creando un tunnel crittografato tra il server web di origine e il datacenter Cloudflare più vicino.
Ottenuto il controllo del dispositivo della vittima, un attaccante può facilmente aprire una connessione verso il proprio server e comunicare superando i controlli dei tool di sicurezza tradizionali e dei firewall, senza condividere alcuna configurazione col dispositivo target.
Con un semplice comando sul dispositivo della vittima, un attaccante può creare un canale per esfiltrare dati sensibili senza essere identificato.
Ciò che è peggio, spiegano i ricercatori, è che un attaccante, dopo aver stabilito la connessione col device della vittima, può accedere ad altri endpoint della stessa rete. Il malintenzionato deve comunque possedere una certa conoscenza della rete in cui risiede il dispositivo, ma nulla di troppo complesso con gli strumenti già a disposizione dei cybercriminali.
Come riportato da The Hacker News, Clouflared è stato già utilizzato dagli attaccanti per ottenere accesso persistente ai dispositivi sfruttando il repository Python Package Index per scaricare pacchetti malevoli sulla macchina della vittima che installavano Clouflared.
I ricercatori di GuidePoint Security consigliano alle aziende di monitorare le query DNS, le connessioni in uscita e gli indirizzi IP associati, l’esecuzione di comandi anomali sui dispositivi e, non per ultimo, di bloccare l’esecuzione di file eseguibili senza autorizzazione.
Queste policy di sicurezza, spiegano i ricercatori, valgono per qualsiasi attacco di tipo “Living off the land” (LOTL), ovvero quegli attacchi in cui i cybercriminali sfruttano tool legittimi per colpire. “È solo una questione di tempo prima che più attaccanti utilizzino questi tool per stabilire connessioni persistenti e ottenere dati sensibili” ha affermato Nic Finn, Senior Threat Intelligence Consultant di GuidePoint Security, spiegando che le minacce LOTL saranno sempre più frequenti nei prossimi anni.
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