Green pass, ecco come funziona nel dettaglio la piattaforma per la verifica a scuola

I dirigenti scolastici e i soggetti da loro autorizzati si collegheranno al Sistema informativo dell’istruzione (Sidi), già in uso nelle scuole, accederanno alla nuova funzione “verifica green pass” e da lì potranno verificare, in modo automatizzato, la validità delle certificazioni verdi Covid-19 per gli insegnanti e personale ATA. Così funzionerà il sistema che consentirà la verifica dei green pass nelle scuole statali per circa 1 milione di dipendenti, con l’eccezione di Trento e Valle d’Aosta, i cui istituti scolastici non sono presenti nel database del ministero dell’Istruzione.

A raccontarlo a Key4biz nel dettaglio è Sogei, che ha proposto la soluzione digitale automatizzata e la sta realizzando con il supporto del ministero della Salute e con le verifiche tecniche del Dipartimento per la trasformazione digitale. La stessa sinergia istituzionale che ha portato a realizzare, con successo e in tempi record – riconosciuto anche dal ministro Vittorio Colao – la piattaforma nazionale Digital Green Certificate, con la quale sarà interoperabile la nuova funzionalità di verifica del green pass per le scuole statali. Il Garante Privacy ha già dato il via libera.

Green pass a scuola, quando operativa la verifica automatizzata?

L’obiettivo è rendere operativa la funzione di verifica del green pass per le scuole da lunedì 13 settembre, dopo il “collaudo”, da effettuare tre giorni prima. Il 13 inizia l’anno scolastico per la maggior parte delle Regioni.

I dirigenti scolastici e i soggetti da loro delegati potranno vedere in un clic, “il servizio sarà operativo 24 ore su 24”, chi del personale scolastico sarà in possesso e chi no del green pass. La verifica sarà effettuata, esclusivamente, con riguardo al personale per cui è prevista l’effettiva presenza in servizio nel giorno della verifica, escludendo comunque il personale assente per specifiche causali (es. ferie, permessi, malattia, ecc.).

Ecco, passo dopo passo, come funzionerà

Alla funzionalità, che sarà presente su Sidi, si accederà con il consueto login, si inserirà il codice meccanografico della scuola, poi si cliccherà su “verifica Green pass” e si visualizzerà la lista del personale scolastico in servizio giorno per giorno.

Il sistema funzionerà come un semaforo a due colori:

  • Verde: se il green pass è valido
  • Rosso: se il green pass è assente o non valido.

Quest’ultimo è una sorta di “alert”.  In questo caso il dirigente o suoi delegati andranno a verificare manualmente, all’ingresso dell’istituto scolastico, il green pass al personale che figura nella lista “rossa”. Se attraverso l’app “VerificaC19” il passaporto sanitario risulta valido, allora via libera. 

Se non dovesse risultare valido o non si è in possesso del green pass non si entra a scuola. Non solo. “Chi non avrà il green pass sarà segnalato alle Autorità competenti e rischia una sanzione da 400 a 1.000 euro, oltre a risultare assente ingiustificato e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro sarà sospeso senza retribuzione”, come ci ha detto il preside Salvatore Giuliano dell’Istituto ‘Majorana’ di Brindisi.

Questa disposizione non si applica al personale che, per motivi di salute certificati (ecco come), è esente dalla campagna vaccinale. I lavoratori fragili sono tutelati. E il Green pass non è previsto per studenti e studentesse.

Tutela della privacy?

Come è garantita la protezione dei dati sanitari sulla nuova funzionalità? “Non possono essere salvati i dati della ricerca dei green pass né sul Pc né su propri dispositivi”, ci dice Sogei. Tutte le informazioni a riguardo saranno contenute in modo completo nella valutazione di impatto sulla protezione dei dati relativa ai trattamenti connessi all’emissione e alla verifica delle certificazioni verdi COVID-19 che sarà aggiornata dal ministero della Salute.

Nel parere favorevole del Garante Privacy si legge, tra l’altro, “Le operazioni di verifica del possesso delle certificazioni verdi COVID-19 da parte dei soggetti tenuti ai controlli siano oggetto di registrazione in appositi log (conservati per 12 mesi)”.

Significa che sulla piattaforma Sidi del ministero dell’Istruzione saranno conservati per 1 anno i codici fiscali dei dirigenti e loro delegati che andranno a verificare i green pass attraverso il nuovo sistema.

Per le Università statali non si è trovata una soluzione automatizzata.

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