“Internet agevolata anche a chi ha disabilità motorie, e con IVA al 4% per tutte le disabilità. Perché non farlo?” (di Andrea Depalo)
Buongiorno a tutti.
Oggi vi voglio parlare della Delibera n. 46/17/CONS “Misure specifiche e disposizioni in materia di condizioni economiche agevolate, riservate a particolari categorie di clientela, per i servizi di comunicazione elettronica da postazione fissa e mobile”, disposta da AGCOM.
La stessa prevede agevolazioni solo per portatori di disabilità sensoriali (non udenti e non vedenti).
All’interno della “SINTESI DELLA CONSULTAZIONE PUBBLICA” ( https://www.agcom.it/documents/10179/6758525/Allegato+24-2-2017/d5290a4e-4b8f-44d0-991b-53b04091269b?version=1.0 ) , a pagina 6, è riportato testualmente: “ In ordine alla proposta di estensione ad altre categorie di disabili, preso atto della complessità del reperimento dei dati e delle informazioni necessarie a programmare un intervento mirato e proporzionale, l’Autorità si riserva di valutare, trascorsi sei mesi dall’entrata in vigore delle nuove misure, l’estensione di misure specifiche ad altri utenti disabili che soffrono di gravi patologie invalidanti.”
Perché tale estensione non è stata ancora concessa?
Inoltre, nonostante il collegamento ad internet possa essere tranquillamente considerato – a logica – un sussidio tecnico ed informatico (ai sensi della Legge 28 febbraio 1997, n. 30 e del Decreto Ministeriale – Ministero delle Finanze – 14 marzo 199), proprio il Decreto 14/98, poiché poco aggiornato, impedisce l’applicazione dell’IVA al 4%.
Basterebbe modificare l’attuale articolo 2 comma 1, aggiungendo la parola “servizi”.
Passando così da:
“Si considerano sussidi tecnici ed informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione dei soggetti portatori di handicap le apparecchiature e i dispositivi basati su tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche, appositamente fabbricati o di comune reperibilità, preposti ad assistere la riabilitazione, o a facilitare la comunicazione interpersonale, l’elaborazione scritta o grafica, il controllo dell’ambiente e l’accesso alla informazione e alla cultura in quei soggetti per i quali tali funzioni sono impedite o limitate da menomazioni di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio”,
a:
“Si considerano sussidi tecnici ed informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione dei soggetti portatori di handicap le apparecchiature, i servizi e i dispositivi basati su tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche, appositamente fabbricati o di comune reperibilità, preposti ad assistere la riabilitazione, o a facilitare la comunicazione interpersonale, l’elaborazione scritta o grafica, il controllo dell’ambiente e l’accesso alla informazione e alla cultura in quei soggetti per i quali tali funzioni sono impedite o limitate da menomazioni di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio”.
Tutte le persone affette da “menomazioni di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio” dovrebbero beneficiare dell’aliquota IVA al 4% sui collegamenti ad internet fissi o mobili. Infatti, proprio internet, può servire loro per:
1) facilitare la comunicazione interpersonale (si pensi agli infiniti servizi che offre in questo ambito)
2) il controllo dell’ambiente (tutti i servizi di domotica e i nuovi “assistenti vocali”, di noti marchi, hanno alle spalle infrastrutture che rendono obbligatoria la presenza di un collegamento internet)
3) l’accesso alla informazione e alla cultura (non credo servano spiegazioni su questo punto).
In virtù di tutto questo:
– Chiedo cortesemente al Governo, che si attivi per la modifica del e del Decreto Ministeriale – Ministero delle Finanze – 14 marzo 1998.
– Chiedo cortesemente ad AGCOM che si attivi per includere, nella platea dei beneficiari delle agevolazioni di cui alla Delibera n. 46/17/CONS, almeno i titolari di indennità di accompagnamento (ai sensi della dalla legge 11 febbraio 1980, n.18).
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