La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.
Dopo l’accordo, il Governo cerca una quadra sulle coperture sulla manovra
Trovato l’accordo tra i leader di maggioranza sulle modifiche da apportare in Commissione alla legge di bilancio, ora il Governo è a caccia delle coperture necessarie per sostenere i singoli provvedimenti. Si starebbe lavorando sull’ampliamento del contributo richiesto alle banche, si parla di circa 400 milioni di euro necessari, non senza qualche distinguo tra le diverse forze politiche. Il testo della manovra al momento prevede un anticipo sulle Dta (le imposte differite attive) di banche e assicurazioni per circa 3,5 miliardi per gli anni 2025/2026, una quota che potrebbe essere destinata a salire. Tra i ritocchi concordati: la tassazione al 5% per gli straordinari degli infermieri e degli specializzandi; il blocco del turn over per le Forze dell’ordine e gli Enti locali; l’introduzione dell’Ires premiale; si lavora ad una ipotesi rivolta alla platea di imprese che investono e che incrementano occupazione.
C’è il rinvio del taglio del secondo scaglione Irpef, si procederà sul ceto medio dopo aver consolidato conti pubblici, visto che la raccolta della seconda tranche del concordato preventivo (termina il 12 dicembre) non sarebbe in grado di arrivare ai 2,5 miliardi necessari per ritoccare l’aliquota dal 35 al 33%. La flat tax verrà ampliata a 35mila euro per redditi dipendenti. Per ora niente rinvio della sugar tax. Si cerca una sintesi anche sui revisori del Mef nelle società e gli enti che percepiscono fondi pubblici. Ritocchi sono in arrivo sulla web tax, da riservare alle grandi imprese e non alle Pmi, e sull’imposta a carico dei profitti delle cripto valute: “Nessuna stangata sulle criptovalute, l’aumento della tassazione, previsto dalla manovra, dal 26 al 42%, sarà sensibilmente ridotto durante l’iter parlamentare”, assicurano dalla Lega Giulio Centemero e Federico Freni.
Ieri pomeriggio, appunto, si è tenuta una riunione tra il Governo e i relatori, alla presenza del sottosegretario all’Economia Federico Freni e del Ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, per organizzare le attività dei prossimi giorni. Il lavoro avrebbe riguardato soprattutto gli emendamenti di maggioranza e tra domani e venerdì potrebbero arrivare gli emendamenti del Governo e dei relatori, in modo da avere un’unica scadenza per la presentazione dei subemendamenti. L’obiettivo del centrodestra sarebbe quello di chiudere con il mandato al relatore in Commissione Bilancio sabato sera o nel corso della giornata di lunedì 16 dicembre, per poi far approdare il testo in aula mercoledì 18.
Politico incorona Meloni “la più potente d’Europa”
La testata internazionale Politico ha incoronato la premier italiana Giorgia Meloni come la persona più potente d’Europa per il 2025, definendola nella sua classifica d’influenza l’interprete perfetta dello zeitgeist, lo spirito del tempo “sempre più radicale che fiorisce su entrambe le sponde dell’Atlantico”. “In meno di un decennio, la leader di destra di Fratelli d’Italia è passata dall’essere liquidata come una pazza ultranazionalista all’essere eletta prima ministra d’Italia, affermandosi come una figura con cui Bruxelles, e ora Washington, possono fare affari”, evidenzia la testata, considerata una voce autorevole nel panorama politico globale, in una lunga descrizione che ripercorre l’ascesa di Meloni e le principali tappe dei suoi due anni di governo, definito come “uno dei più stabili mai esistiti nell’Italia del dopoguerra”. Da quando è arrivata a Palazzo Chigi, osserva Politico, Meloni “ha mantenuto al minimo la sua retorica anti-Ue ed evitato scontri con Bruxelles”, spiazzando anche i suoi detrattori ed “emergendo come una delle sostenitrici più convinte dell’Ucraina”. L’affermazione della leader di FdI è coincisa con la resa dei conti nel vecchio continente sulla crisi migratoria.
Meloni ha saputo giocarsi le sue carte attraverso una “collaborazione con la presidente Ursula von der Leyen” e la firma di “accordi storici con Tunisia, Mauritania ed Egitto”, oltre al modello Albania da cui, si evidenzia, non si sono discostati nemmeno i leader di centrosinistra come il tedesco Olaf Scholz e il britannico Keir Starmer. Sfruttando il vuoto di potere lasciato da Parigi e Berlino, la premier ha ora spazio per “portare avanti le sue politiche”. “La rielezione di Trump” potrà darle “ancora più slancio”, anche grazie al sostegno di Elon Musk, che la acclama come paladina del contrasto all’immigrazione illegale. Se finora Meloni ha usato la sua influenza principalmente in Italia, la domanda è se adesso “inizierà a esibire i muscoli a livello internazionale e se, con un nuovo vento che soffia attraverso l’Atlantico, continuerà a giocare bene con istituzioni come l’Ue e la Nato oppure tornerà alle sue radici di destra e sfiderà lo status quo”.
Il Presidente Fontana richiama il Governo sui troppi decreti
Il presidente della Camera Lorenzo Fontana è tornato sulla questione dei troppi decreti governativi durante il tradizionale saluto di Natale alla stampa e ha auspicato anche un intervento sulla Costituzione, che intersechi quello sull’Autonomia. L’incontro si è aperto con un minuto di silenzio chiesto da Fontana per le vittime dello scoppio di Calenzano: quella degli incidenti sul lavoro “è una piaga che persiste, bisogna tentare di farla finire, c’è un impegno bipartisan importantissimo”. Poi, il presidente della Camera ha ripreso il filo di un tema che gli sta a cuore: “Ci battiamo per far capire al Governo che la decretazione è uno strumento usato in maniera eccessiva. Nell’ultimo anno è stato usato meno. Magari con altri richiami si può diminuire ancora. Ci sono strumenti regolamentari altrettanto efficaci. Serve una strada che ci porti ad avere una minore decretazione”. Un aiuto potrebbe arrivare dalla “nuova riforma del regolamento”.
Ma in ballo ci sono anche il premierato e, di nuovo, l’Autonomia, reduce dal giudizio della Consulta. Poi ha chiarito: “questa legge probabilmente si incanala su quella che è stata la riforma Costituzionale fatta più di vent’anni fa, che poteva essere fatta meglio. Per il futuro, non vedo male se qualcuno, qualche forza politica, volesse mettere mano alla Costituzione, per esempio chiarendo quali sono le materie che vanno allo Stato e quelle che vanno alle Regioni”. Intanto, però, in Parlamento si susseguono le fumate nere sull’elezione dei giudici della corte costituzionale: “Ora si è abbassato il quorum, adesso credo che l’accordo sia più vicino. Non so, per una questione di tempistica, se troveremo il tempo di un’altra seduta entro Natale, ma ora non ci sono scuse. Mi auguro che la quadra venga trovata nel minor tempo possibile, che a gennaio si possa concludere”. In attesa del dibattito sulla manovra, il presidente della Camera, esponente della Lega, non è preoccupato dai litigi fra Matteo Salvini e l’altro vicepremier, il segretario di Fi Antonio Tajani.
Alla Camera
Dopo che ieri è stato approvato definitivamente il decreto ambiente, nella giornata di oggi l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 8.30 per l’esame del decreto in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Alle 15.00 è prevista la cerimonia in occasione della visita di Stato delle L.M. Felipe VI, Re di Spagna, e della Regina Letizia innanzi alle Camere riunite; successivamente, alle 17.30, svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Giustizia esaminerà le pdl per l’istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime di errori giudiziari. Con al Finanze dibatterà sullo schema di decreto legislativo riguardante i dati informativi che accompagnano i trasferimenti di fondi e determinate cripto-attività in relazione alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo. La Difesa ascolterà i rappresentanti di RFI Rete Ferroviaria Italiana sulla difesa cibernetica. La Bilancio entrerà nel vivo dell’esame della legge di bilancio. (Segui la legge di bilancio sulla pagina dedicata di Nomos). La Finanze si confronterà sullo schema di decreto legislativo per la revisione delle disposizioni in materia di accise.
La Cultura svolgerà delle audizioni sulla pdl la valorizzazione sussidiaria dei beni culturali e l’istituzione del circuito “Italia in scena”, dibatterà sulla pdl di delega al Governo per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria e sulla proposta di nomina di Gabriella Buontempo a presidente della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia. La Trasporti esaminerà la pdl per la semplificazione delle procedure per il rilascio delle autorizzazioni per le competizioni sportive su strada, proseguirà il ciclo di audizioni sugli Atti Ue sui diritti dei passeggeri nel contesto di viaggi multimodali. La Attività Produttive proseguirà le audizioni sul ddl in materia di economia dello spazio (alle 16.15 ascolterà il Ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso). Alle 15.30, in sede riunita con la rispettiva del Senato, ascolterà il medesimo Ministro in merito al Libro verde made in Italy 2030 sulla politica industriale.
La Affari Sociali esaminerà la pdl per l’istituzione della Giornata nazionale per la prevenzione del melanoma cutaneo e altre disposizioni per la prevenzione e la diagnosi precoce della malattia, il ddl per il potenziamento dei controlli sanitari in ingresso sul territorio nazionale in occasione del Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025, la risoluzione per l’estensione agli operatori sanitari della normativa inerente alla verifica sull’assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti e proseguirà le audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di riordino delle professioni sanitarie. La Politiche dell’Ue, infine, dibatterà sulla risoluzione sull’attuazione delle disposizioni del Trattato relative ai Parlamenti nazionali.
Al Senato
Dopo che ieri ha approvato, in prima lettura, il ddl per l’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, nella giornata di oggi l’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per dibattere sul ddl, sul ddl in materia di lavoro, sulla Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023 e sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo, con particolare riguardo alla tutela dei risparmiatori.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà i ddl per la tutela delle vittime di reati e dibatterà, con la Giustizia, sul ddl sicurezza. La Giustizia esaminerà il ddl sulla responsabilità dei componenti del collegio sindacale, i ddl sull’attribuzione del cognome ai figli, il ddl sulle spoglie mortali delle vittime di omicidio, il ddl in materia di procedimento sommario per l’effettiva realizzazione del credito, il ddl sull’autopsia obbligatoria in caso di morte avvenuta in carcere, il ddl sulla responsabilità per dolo o colpa grave nell’esercizio della professione forense e, infine, esaminerà e svolgerà alcune audizioni sul decreto in materia di giustizia. Con la Finanze, esaminerà lo schema di decreto legislativo riguardante i dati informativi che accompagnano i trasferimenti di fondi e determinate cripto-attività in relazione alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo.
La Politiche dell’Ue si confronterà sulla relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2024 e sulla legge di delegazione europea 2024. Dibatterà, poi, sulle disposizioni relative alla data di applicazione e sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Ue. La Finanze si confronterà sulla risoluzione sul funzionamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese e sullo schema di decreto legislativo recante revisione delle disposizioni in materia di accise. La Cultura dibatterà sul ddl in materia di procedure concorsuali per la stipula di contratti per ricercatori o tecnologi a tempo determinato, riprenderà le audizioni sul ddl per l’attuazione dell’articolo 33 della Costituzione in materia di attività sportiva e si confronterà sui ddl sugli alunni con alto potenziale cognitivo.
La Ambiente e Lavori Pubblici esaminerà lo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al Codice dei contratti pubblici, il ddl sulla legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità, i ddl sulla rigenerazione urbana, il ddl sulla Laguna di Orbetello e il ddl sull’interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia. La Affari Sociali svolgerà delle audizioni sui ddl per la tutela della salute mentale.
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