La tua prossima Sim? Potrebbe trovarsi direttamente nel chip dello smartphone

  ICT, Rassegna Stampa
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Vodafone, Qualcomm e Thales hanno completato con successo una sperimentazione sulla tecnologia iSim, che potrebbe aprire la strada ad un numero maggiore di dispositivi connessi alla rete mobili e gestiti direttamente da essa.

Storicamente, la connessione ad una rete mobile ha sempre riguardato una Sim card fisica e ogni modifica nella rete ha richiesto uno scambio di Sim.

Ma ora invece le eSim basate sul software sposano le funzioni e le capacità di una Sim card con la possibilità di cambiare operatore da remoto, facilitando la scelta al consumatore, aprendo a nuovi tipi di servizio, e offrendo ai produttori una maggior flessibilità in fase di design.

eSim vs iSim

Le eSIM trasformano anche l’economia dell’implementazione dell’IoT massivo che si basano sul fatto che i sensori non vengano toccati per un massimo di dieci anni. Tuttavia, le eSIM richiedono ancora un processore dedicato e quindi richiedono spazio fisico sul dispositivo e risorse di sistema per funzionare.

Una iSim offre gli stessi vantaggi di una eSim con la differenza di essere integrata direttamente nel processore principale del device, gomito a gomito con altre capacità critiche come la CPU e la GPU. Gli operatori possono ancora effettuare il provisioning (approvvigionamento) in remoto di iSIM utilizzando l’infrastruttura eSIM esistente, ma i costruttori e i clienti hanno molta più libertà sulla misura e il tipo di dispositivo che possono connettere alla rete cellulare.

Per esempio, lo spazio occupato in precedenza da un chip per la Sim potrebbe essere utilizzato invece per una batteria dello smartphone più grande.

La iSim è conforme alle specifiche dettate dalla Gsma, l’organizzazione che regola e rappresenta gli operatori telefonici globali, e incorpora la funzionalità tradizionali di una scheda con il beneficio di prestazioni più elevate e una maggiore capacità di memoria.

iSim evoluzione della eSim

Come spiegano i fautori, la iSim è una naturale evoluzione delle eSim, che non hanno mai preso piede perché necessitano comunque di un chip separato per funzionare. Una volta realizzati processori con la iSim integrata invece, non ci sarà bisogno di altro per attivare il proprio numero e l’offerta preferita, cambiando gestore quando si vuole. Una dimostrazione, su rete Vodafone, ha permesso di provare la iSim su un Samsung Galaxy Z Flip3 5G alimentato da un processore Snapdragon 888 5G, con l’aggiunta rispetto ai modelli attualmente in vendita, di un sistema operativo Thales iSIM, in grado di gestire la scheda integrata.

Questa prova ha avuto luogo nei laboratori di R&S di Samsung, utilizzando la piattaforma avanzata di gestione remota di Vodafone. Alex Froment-Curtil, chief commercial officer, Vodafone, ha detto: “Il nostro obiettivo è quello di creare un mondo in cui ogni dispositivo si connette in modo semplice e senza soluzione di continuità, e il cliente ha il controllo completo. La iSim, combinata con la nostra piattaforma di gestione remota, è un passo importante in questa direzione, permettendo ai dispositivi di essere connessi senza una sim fisica o un chip dedicato, rendendo la connettività a molti oggetti una realtà”.

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