Lo scraping dei dati pubblici resta legale
Lo scraping, ossia l’estrazione automatizzata di dati pubblici dai siti, è una pratica che aziende come LinkedIn vorrebbero proibire, ma una corte suprema USA ne ha confermato la legalità
Lo scraping, ossia l’estrazione automatizzata di dati pubblici (anche relativi agli utenti) dai siti, è una pratica diffusa da tempo che società come LinkedIn e Microsoft vorrebbero vedere proibita. Una recente decisione di una corte di appello statunitense ne ha però ribadito la legalità, come riporta un articolo di Malwarebytes Labs.
LinkedIn e Microsoft (proprietaria del social network) stanno da anni cercando di contrastare questa pratica. Nel 2017, LinkedIn aveva cercato di impedire che HiQ Labs raccogliesse i dati degli utenti della piattaforma per creare i propri report, implementando delle misure tecniche per bloccarne lo scraping.
HiQ Labs aveva però ottenuto, nel 2019, che una corte d’appello vietasse a LinkedIn di bloccare lo scraping. Microsoft ha impugnato questa decisione, chiedendo che venisse riconsiderata e così è stato fatto, ma il risultato è per ora rimasto lo stesso, anche se l’azienda continuerà il suo percorso legale.
Il dibattito sul tema vede contrapporsi due fronti. Da un lato i sostenitori della legalità dello scraping, e in particolare dei dati degli utenti, dicono che non viola la privacy perché si tratta di informazioni già note. Permette inoltre di conservare dati che potrebbero altrimenti andare persi.
Chi è invece contrario sostiene che gli utenti che condividono i propri dati su piattaforme come LinkedIn non si rendono conto che potrebbero essere sfruttati da terze parti. Gli autori di pagine e siti, inoltre, possono volere che i dati con il tempo vadano persi, per motivi di sicurezza o privacy o di qualsiasi altro genere, e lo scraping li condanna a un’immortalità indesiderata.
Qualunque sia la propria posizione in merito, la legalità dello scraping e dell’utilizzo dei dati raccolti rende consigliabile evitare di pubblicare su siti pubblici informazioni personali che si vogliono tenere riservate.
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