Microsoft rilascia fix per 61 vulnerabilità di cui due già sfruttate


Nell’ultimo aggiornamento di sicurezza, Microsoft ha rilasciato i fix per 61 vulnerabilità; tra queste, due risultano sfruttate attivamente dagli attaccanti.

La CVE-2024-30040 è un bug di security bypass che colpisce Windows MSHTML Platform, il browser engine proprietario della compagnia usato per renderizzare le pagine web. A causa di una validazione errata degli input, la vulnerabilità consente a un attaccante di bypassare i controlli di sicurezza ed eseguire codice sulla macchina nel contesto dell’utente. Per sfruttare il bug l’attaccante deve convincere la vittima a scaricare e manipolare un file malevolo sul sistema.

L’altra vulnerabilità zero-day è la CVE-2024-30051, un bug che consente a un attaccante di ottenere i privilegi di SYSTEM sulla macchina colpita ed eseguire codice. La vulnerabilità, un heap-based buffer overflow, colpisce la DWM Core Library, la libreria principale del Desktop Window Manager, responsabile degli effetti grafici del sistema operativo.

Gli attaccanti stanno già sfruttando attivamente le due vulnerabilità; la seconda, in particolare, è stata usata in combinazione con il malware QakBot a partire da aprile, come riportato dai ricercatori di SecureList di Kaspersky.

Microsoft sicurezza

Nel report dei fix di Microsoft non si segnalano vulnerabilità critiche, ma tra i bug della lista ce ne sono 7 a criticità elevata. Oltre alla prima vulnerabilità già segnalata ci sono la CVE-2024-30010 e la CVE-2024-30017 che colpiscono Hyper-V e consentono entrambe l’esecuzione remota di codice. Individuati anche un bug in WDAC OLE DB provider per SQL che consente di eseguire codice remoto nel contesto del client SQL utente, e una vulnerabilità di elevation of privilege nel Brokering File System.

Il Routing and Remote Access Service, usato per creare applicazioni che amministrano il routing e l’accesso remoto al SO, soffre anch’esso di una vulnerabilità di esecuzione remota di codice dovuta a un errore di troncamento remoto. Infine, anche il servizio SharePoint Server Remote presenta un bug di esecuzione remota di codice, in questo caso causata dalla deserializzazione di dati untrusted.

Le patch sono disponibili per il download. Il consiglio è, come sempre, di aggiornare il prima possibile i prodotti vulnerabili con gli update del vendor.

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