Pezzotto, c’è l’ok del Senato al giro di vite sulla pirateria. Domani si passa alla Camera
Il Senato approva il dl Omnibus e quindi anche il giro di vite sulla pirateria
“L’articolo 6-ter, introdotto nel corso dell’esame in sede referente, modificando la legge n. 633, prevedono per un più efficace contrasto della pirateria online specifici obblighi di segnalazione e di comunicazione – la cui violazione è sanzionata con la pena della reclusione fino a un anno – per i prestatori di servizi di accesso alla rete, i soggetti gestori di motori di ricerca e i fornitori di servizi della società dell’informazione, ivi inclusi i fornitori e gli intermediari di vpn o comunque di soluzioni tecniche che ostacolano l’identificazione dell’indirizzo Ip di origine, gli operatori di content delivery network, i fornitori di servizi di sicurezza internet e di Dns distribuiti, che si pongono tra i visitatori di un sito, e gli hosting provider che agiscono come reverse proxy server per siti web”.
È quanto contenuto nell’Articolo 6-ter (“Disposizioni per il contrasto della pirateria informatica”) del decreto legge n. 113/2024 “Misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico”, anche chiamato dl Omnibus.
Domani l’esame alla Camera
Stamattina il Senato ha dato il via libera al decreto Omnibus con 98 sì e 88 no. Ora il testo passerà alla Camera in seconda lettura e andrà convertito in legge entro l’8 ottobre 2024.
Domani il decreto in questione è stato assegnato alle Commissioni Bilancio e Finanze di Montecitorio, che inizieranno i lavori alle 09,30, per poi passare in Aula alle 14,30 per l’Esame e la votazione delle questioni pregiudiziali e quindi successivamente l’Esame del disegno di legge a partire dalle 16,15 circa, come indicato dal calendario lavori della Camera.
Un provvedimento di carattere generale (da qui il nome ‘Omnibus’), su cui il Governo ha posto la fiducia, che intende intervenire su diverse materie, tra cui le misure di contrasto alla pirateria audiovisiva e degli eventi sportivi.
Maggiori responsabilità per i fornitori di servizi
Il nuovo articolo impone di fatto a prestatori di servizi di accesso alla rete, soggetti gestori di motori di ricerca, fornitori di servizi della società dell’informazione, operatori di content delivery network, fornitori di servizi di sicurezza internet e di DNS distribuiti e hosting provider “l’obbligo di segnalare immediatamente, all’autorità giudiziaria o alla polizia giudiziaria tali circostanze, fornendo tutte le informazioni disponibili (comma 1)”.
La violazione del diritto d’autore assume ora anche rilevanza penale (“reclusione fino a un anno”), come si legge nel testo dell’articolo 6-ter, con le già note sanzioni pecuniarie per i delitti informatici e per il trattamento illecito di dati personali (articolo 24- bis del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 – comma 3).
Legge che sancisce i principi del riconoscimento e tutela della proprietà intellettuale anche digitale e della tutela del diritto d’autore mediante le reti di comunicazione elettronica. Si dispone inoltre nei poteri dell’AGCOM la possibilità di ordinare ai prestatori di servizi di disabilitare l’accesso a contenuti diffusi in maniera illecita anche con provvedimenti cautelari in via d’urgenza, per attuare i blocchi dei siti entro 30 minuti attraverso le “ingiunzioni dinamiche”, in linea con quanto previsto dalla legge antipirateria del 2023.
Un’azione legislativa che rappresenta un giro di vite ulteriore sul tema pirateria audiovisiva, in particolare contro chi viola il diritto d’autore offrendo eventi sportivi live a pagamento su piattaforme illegali.
I pro e i contro
“La battaglia contro la pirateria digitale – ha sottolineato Luigi De Siervo, amministratore delegato di Lega Serie A, intervenendo all’evento ‘Ricette di innovazione’ all’Università Milano-Bicocca – è una battaglia essenziale nel nostro Paese. Siamo riusciti a portare al nostro Parlamento una legge che consente di intervenire con una piattaforma che abbiamo donato all’Autorità e far cadere un sito pirata entro 30 minuti”.
Ieri le commissioni Bilancio e Finanze del Senato avevano già approvato – in sede di conversione del cosiddetto “Decreto Omnibus” – i due emendamenti alla normativa contro la pirateria su Internet, contenuti oggi nel testo votato in aula, malgrado l’univoca opposizione di tutti gli operatori italiani, in testa quelli di AIIP, Associazione Italiana Internet Provider.
Molto critiche le associazioni di settore, come l’AIIP. Secondo il presidente Giovanni Zorzoni, “potrà accade, molto più frequentemente, che vengano bloccati anche indirizzi leciti che sono impiegati solo in via accidentale per la trasmissione di contenuti pirata”, aggiungendo che “questo è un fatto grave, anche nei confronti dell’Agcom, che si troverà a dover gestire possibilmente una massa infinita di ricorsi rispetto ad altrettante segnalazioni che corrisponderanno a falsi positivi”.
Una misura ritenuta “eccessivamente sproporzionata e inefficace ai fini del contrasto ai fenomeni di pirateria online. La stessa colpisce, infatti, soggetti totalmente estranei all’oggetto del reato di cui sono responsabili chi diffonde illecitamente contenuti online e chi usufruisce di tali contenuti”, secondo Anitec-Assinform.
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