Regno Unito: con i nuovi prezzi minimi milioni di famiglie condannate al freddo o ai debiti
L’aumento dell’80% del tetto massimo delle bollette dell’elettricità e del gas naturale nel Regno Unito, deciso dall’autorità Ofgen e che entrerà in vigore in autunno, porterà milioni di famiglie alla povertà energetica, mentre l’aggravarsi della crisi del costo della vita alimenta i timori di recessione.
Oggi i cittadini britannici parlano dell‘aumento del tetto massimo per le bollette dell’energia da parte dell’ente regolatore Ofgem, che a partire dal 1° ottobre raggiungerà la cifra record di 3.549 sterline (4200 euro circa), partendo dalle attuali 1.971 sterline (2.2340 euro). Il tetto massimo dovrebbe salire a 5.439 sterline (6.430 euro circa) entro gennaio e a 7.272 sterline (8.600 euro circa) entro la primavera, a causa dell’aumento vertiginoso dei prezzi all’ingrosso del gas naturale e dell’elettricità, causato dal calo delle forniture energetiche russe all’Europa, aggravato dalle sanzioni occidentali che si sono ritorte contro di noi.
“Un aumento di questa portata non può essere messo sulle spalle dalle famiglie che non hanno alcun margine di manovra”, ha dichiarato Peter Smith, direttore delle politiche e dell’advocacy dell’associazione National Energy Action. “A ottobre, le famiglie a basso reddito semplicemente non accenderanno il riscaldamento“.
La Reuters ha parlato con un inglese, Philip Keetley, che ha dichiarato:
“Il costo della vita è aumentato, eppure ci si aspetta che si viva ancora con i soldi previsti quando non c’era la crisi… Posso avere il riscaldamento acceso o mangiare“.
Un’altra britannica, Dawn White, affetta da insufficienza renale, teme che l’impennata dei costi energetici non le permetta di permettersi un trattamento medico salvavita:
“Senza la mia macchina (per la dialisi) cinque volte a settimana, per 20 ore, morirò”, ha detto la 59enne.
L’impennata dell’inflazione energetica ha schiacciato i guadagni reali dei britannici, costringendo molti a ridurre le spese, però lo shock energetico porterà ad una situazione ancora peggiore, buttando ulteriore benzina sul fuoco inflazionistico.
L’ultima volta che il tasso di inflazione ha superato il 18% è stato durante gli anni della stagflazione della metà degli anni ’70 (più precisamente nel 1976), quando uno shock petrolifero ha portato a un’impennata dei prezzi dell’energia in tutto il mondo. Attualmente è al 10,1/, ma con questi aumenti ci sono buone possibilità che venga superato.
L’inflazione ai massimi da decenni ha spinto il Misery Index del Regno Unito, un indicatore economico che misura la situazione della persona media, ai massimi da tre decenni, segno che il malcontento sta emergendo.
Lo scorso inverno il tetto massimo era di 1.277 sterline, ma questo prima che i leader europei sanzionassero Mosca per l’invasione dell’Ucraina. A pochi mesi dall’inizio della stagione fredda, i prezzi dell’energia elettrica sono già a livelli record a causa delle interruzioni delle forniture del gas naturale russo Nord Stream 1 verso il blocco.
Questo inverno potrebbe essere uno dei più bui degli ultimi decenni per le famiglie britanniche. Il governo ha stanziato miliardi di sterline per sostenere le famiglie, ma questo potrebbe non ridurre il crescente malcontento. La protesta sta crescendo: più di 116.000 persone infuriate si sono impegnate a non pagare la bolletta dell’elettricità quest’autunno, quando inizierà il nuovo limite di prezzo, in un movimento chiamato “Don’t Pay U.K.”.
“L’Ofgem ha appena emesso una sentenza di debito e di morte per milioni di persone: non abbiamo altra scelta se non quella di rifiutarci di pagare“, ha dichiarato il gruppo anonimo che guida lo sforzo per far sì che più di un milione di britannici boicottino il pagamento della bolletta elettrica entro il 1° ottobre. Il tutto in un ambiente in cui milioni di famiglie sono già indebitate con pesanti mutui immobiliari. Cosa succederà a partire da ottobre è nelle Mani di Dio.
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