Se Dante e Boccaccio incontrano Dungeons and Dragons
Se fino a qualche anno fa Dungeons and Dragons, il celeberrimo gioco di ruolo nato dalla fantasia di Gary Gygax e Dave Arneson arrivato ormai alla quinta edizione, era un esclusivo appannaggio di nerd e geek (intesi nell’accezione negativa del termine), oggi, anche grazie a serie televisive come The Big Bang Theory e Stranger Things, è piuttosto comune trovare gruppi di amici che, armati di carta, penna e dadi, si avventurano in ambientazioni fantastiche costellate di creature di ogni genere. A rendere così affascinante e suggestivo D&D è proprio il fatto che a fare da padrone nel gioco è la sconfinata fantasia del Dungeon Master (l’arbitro e il narratore) e del party (i giocatori-avventurieri), capaci di creare storie e ambientazioni da mozzare il fiato: le eroiche gesta di bardi, nani, guerrieri e stregoni possono avere luogo in scenari fantasy medievali, steampunk, futuristici e fantascientifici. Gli unici limiti, insomma, sono la creatività e l’immaginazione. E proprio questi ultimi elementi hanno spinto due equipe italiane ad ambientare le avventure della quinta edizione di Dungeons and Dragons in due scenari ispirati a due capolavori letterari italiani: l’Inferno dantesco e la Firenze della peste del Decameron.
Partiamo da quest’ultima ambientazione: il progetto, nato con il fine di portare una ventata di spensieratezza durante il lockdown causato dal COVID-19, porta il nome di “Lieta Brigata” e nasce dal felice incontro tra la filologa Valentina Rovere e l’esperto di GDR (giochi di ruolo) Giovanni Giamboni. Insieme, hanno cercato di adattare e convertire in delle avventure da giocare con gli amici le bizzarre novelle del Decameron boccaccesco. Ad oggi sono state pubblicate sul sito del progetto due avventure, ispirate rispettivamente alla novella di Andreuccio da Perugia e a quella di Ser Ciapelletto. I giocatori, con le schede alla mano, vestono i panni di avventurieri desiderosi di esplorare il mondo; le varie peripezie che capitano ai protagonisti delle novelle diventano delle prove che i giocatori possono affrontare lanciando il d20 (il dado a venti facce) o evitare cercando di aggirarle con astuzia. Elemento fondamentale, tanto in D&D quanto nella Lieta Brigata, è la collaborazione tra i personaggi: come si suol dire “l’unione fa la forza” e una buona interazione tra i giocatori permette al party-brigata di poter risolvere le prove nel modo più semplice possibile.
Decisamente più cupa e lugubre è l’ambientazione creata dallo staff di Two Little Mice, formato da Riccardo Sirignano, regista e scrittore, e Simone Formicola, attore e project manager, ispirata all’Inferno della Commedia dantesca. Il progetto, chiamato “Dante’s Guide to Hell“, si propone di ambientare le avventure della quinta edizione di Dungeons and Dragons nel “loco d’ogne luce muto“, tra i gironi del regno di Lucifero. Il progetto è lungi dal definirsi concluso, dal momento che la campagna di crowdfunding che si terrà su Kickstarter avrà inizio nella prossima primavera. Per ovvie ragioni, dunque, le informazioni in nostro possesso per questa interessante ambientazione per la 5e di D&D sono pochissime, ma ci permettono di costruire un quadro abbastanza esaustivo su cosa ci aspetta: sappiamo ad esempio che l’avventura in cui si cimenteranno gli Smarriti (con questo epiteto saranno definiti i giocatori) sarà ambientata dopo il passaggio di Dante nel più tetro dei tre regni ultraterreni. Le tracce del passaggio del poeta fiorentino si potranno ritrovare tra i vari gironi infernali, così come saranno presenti quei celebri personaggi di cui Dante parla nella sua opera. Oltre a questi, ne saranno aggiunti altri che non sono menzionati nella Divina Commedia e che appartengono alla mitologia cristiana e classica. In assenza di una guida che li conduca per i vari gironi infernali (non ci sarà infatti il buon Virgilio ad accompagnare i giocatori) gli Smarriti dovranno fare leva sullo spirito di gruppo e aiutarsi a vicenda per farsi strada tra le anime dannate. Presumibilmente, ogni giocatore non è nient’altro che un’anima defunta che per qualche motivo si è ritrovata a fare i conti con gli orrori infernali dopo il proprio trapasso. Il volume conterrà una guida dettagliata ai gironi infernali seguendo con dovizia di dettagli l’ispirazione della Divina Commedia, nonché numerosi spunti per ambientare le vostre campagne nel più triste e tetro dei luoghi. Inferno non vuole esser solo un’opera di spiccata immaginazione, ma una trasposizione fedele delle parole di Dante Alighieri, interpretate nell’ottica del più famoso gioco di ruolo al mondo, ed è per questa ragione che i testi saranno accompagnati dai brani originali della Commedia e da splendide illustrazioni cariche di simbologie realizzate da artisti del calibro di Daniela Giubellini e Fabio Porfidia.
Per i giocatori il monito dantesco varrà più che mai: “Lasciate ogni speranza, voi ch’intrate.”
Ma quelli di “Lieta Brigata” e “Dante’s Guide To Hell” sono solo due esempi di giochi di ruolo ambientati in un contesto storico-letterario: si possono citare gli esempi di Lex Arcana, gdr a sé stante (non dipendente dunque dalle regole di Dungeons and Dragons) ambientato in un universo ucronico (e per certi versi utopico) in cui l’Impero Romano che non è mai caduto, e Primi Re, le cui vicende hanno luogo nella Roma arcaica e nel Latium Vetus conteso tra i vari popoli antichi. Ma parimenti degna di menzione è un’altra ambientazione per la 5e di D&D: stiamo parlando di Brancalonia, che prende luogo in un mondo fantastico, cialtrone e picaresco è una versione “alla rovescia” dell’Italia Medievale, che cita, raccoglie e mescola insieme contributi di narrativa contemporanea italiana e rimandi a cento e passa opere della tradizione fantasy nostrana, della cultura pop e dell’immaginario collettivo.
La finalità, di entrambi i progetti citati, di unire l’intrattenimento alla cultura e il gioco alla conoscenza del nostro patrimonio culturale, rende l’iniziativa ancor più lodevole. Lieta Brigata e Dante’s Guide To Hell sono la prova che i mezzi più moderni e insoliti a volte diventano un utile mezzo per poter imparare e allo stesso tempo divertirsi.
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