Sole ben acceso: grande brillamento solare causerà problemi alle telecomunicazioni venerdì prossimo

Il Sole ha dato il benvenuto al mese di ottobre con un bel colpo, emettendo due potenti brillamenti in poco più di 24 ore. Il più recente dei due è stato un brillamento solare X, il più forte del suo genere, ed è stato un X potente, con un valore di X7,1 sulla scala di classificazione dei brillamenti.

Il brillamento ha raggiunto l’apice martedì (1 ottobre) alle 18:20 EDT (2220 GMT). Secondo Spaceweather.com, questo brillamento è stato uno dei più significativi dell’attuale Ciclo Solare 25, classificandosi come il secondo più grande dopo il brillamento massiccio X8.7 del 14 maggio.

L’attività del Sole ha un ciclo di 11 anni. La perdita parziale o totale di segnali radio ad alta frequenza (HF) è stata probabilmente causata dal brillamento nelle zone della Terra illuminate dal sole. Tra queste, parti dell’emisfero occidentale, dell’Oceano Pacifico, dell’Australia e della regione Asia-Pacifico.

Aurora boreale nordica

Un’espulsione di massa coronale (CME) – un’enorme eruzione di plasma solare – è stata associata al brillamento X7.1, come riporta Spaceweather.com. La CME era diretta verso la Terra e si prevede che colpirà il nostro pianeta venerdì (4 ottobre), generando probabilmente una forte tempesta geomagnetica che potrebbe sovraccaricare le aurore.

Quando si verificano queste tempeste, il campo magnetico terrestre subisce uno scossone che può influenzare non solo le aurore, ma anche i sistemi di navigazione, le reti elettriche e persino le comunicazioni satellitari. Più potente è la tempesta, più alto è il numero sulla scala delle tempeste geomagnetiche e più drammatici saranno gli effetti.

Lunedì 30 settembre la stessa macchia solare ha emesso un brillamento di classe M7,6. I brillamenti di classe M sono i secondi più forti rispetto a quelli di classe X, che sono 10 volte più potenti. Il brillamento è avvenuto alle 19:59 EDT (2359 GMT) e ha provocato un blackout radiofonico a onde corte in alcune zone dell’Oceano Pacifico.


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Iran. Tragedia in miniera, 51 morti per esplosione di gas

Una fuga di gas che ha causato un’esplosione in una miniera di carbone iraniana ha provocato 51 vittime, hanno riferito i media statali iraniani, precisando che le operazioni di salvataggio delle persone sopravvissute nella miniera sono state impegnative.

L’esplosione è avvenuta in due blocchi della miniera di Madanjoo a Tabas, nel Khorasan meridionale, nell’Iran orientale. La miniera è gestita da una società privata locale, la Madanjoo Company.

“È troppo presto per trarre conclusioni sull’incidente, ma i miei 30 anni di esperienza suggeriscono che un’improvvisa esplosione di gas è probabilmente la causa di questo incidente su larga scala”, ha dichiarato Saeed Samadi, segretario dell’associazione iraniana dell’industria del carbone, citato dal Financial Times.

“L’incidente nella miniera di Tabas sembra essersi verificato sopra i lavoratori in uno dei laboratori e l’esplosione è stata così estesa da provocare un elevato numero di vittime, tra cui la morte del responsabile della sicurezza della miniera”, ha aggiunto.

Nella parte della miniera in cui si è verificata l’esplosione, che ha portato al soffocamento di almeno 34 persone, c’erano 69 lavoratori in totale, ha riferito l’IRNA. Le operazioni di salvataggio sono in corso, “ma la realtà è che è un compito difficile salvare i feriti da una profondità di 700 metri in diagonale e 250 metri in verticale nel sottosuolo”, ha dichiarato il capo del dipartimento locale dei servizi di emergenza all’agenzia di stampa statale.

Operazioni di soccorso presso la miniera

Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, ha ordinato un’indagine sull’incidente. Ha inoltre ordinato l’invio di ulteriore personale di soccorso sul luogo dell’esplosione.

Secondo il rapporto dell’IRNA, i lavoratori sono intrappolati dietro le camere della miniera che sono ancora piene di livelli pericolosamente alti di metano.

“Il 76% del carbone del Paese proviene da questa regione e circa 8-10 grandi aziende lavorano nella regione, tra cui l’azienda Madanjoo”, ha dichiarato il governatore della provincia di South Khorasan, citato dalla Reuters.

Il Grisù, il pericolo sempre presente nelle miniere di carbone

Un grande pericolo sempre presente nelle miniere di carbone, sin dall’inizio del loro sfruttamento, è il “Gas di Miniera”, chiamato anche Grisù in italiano.

Il gas delle miniere di carbone si sviluppa durante la conversione geochimica di sostanze organiche in carbone. È presente nelle fessure, nelle faglie e nei pori dei giacimenti di carbone e come gas assorbito nella superficie interna del carbone e della roccia adiacente. Il pericolo sussiste quando questo gas, altamente infiammabile, si concentra il fessure o spazi vuoti presenti nel carbone, perché il suo mescolarsi con l’ossigeno presente nella miniera creando una miscela altamente esplosiva.  Per questo esistono dei rilevatori di gas nelle miniere.

Ora ci sono perfino soluzioni che puntano a sfruttare questo gas per generare energia elettrica.


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Trovato esplosivo al comizio di Donald Trump a Long Island

La polizia avrebbe scoperto degli esplosivi in un’auto vicino al luogo del comizio dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump a Long Island.

L’incidente, avvenuto prima del discorso di Trump previsto per mercoledì sera (18 settembre), segna l’ennesima violazione della sicurezza e segue un recente attentato in Florida. La notizia è riportata dal Daily Mail

La testata giornalistica riferisce che durante una perlustrazione dell’area da parte di un’unità cinofila della polizia, le autorità hanno “trovato un ordigno esplosivo in uno dei veicoli”, evidentemente parcheggiato nell’area dell’evento

Secondo la fonte, il conducente del veicolo è fuggito nei boschi, per cui la minaccia appare ancora attiva. Non è chiaro se l’obiettivo della bomba fosse il candidato presidente oppure la folla che si stava recando all’evento politico.

L’ultimo incidente si aggiunge alla preoccupante serie di minacce subite dall’ex presidente. Lo spavento per la sicurezza di Long Island segue l’incidente del 16 settembre, quando un uomo armato di AK-47 ha preso di mira Trump mentre si trovava al Trump International Golf Course di West Palm Beach. Le forze dell’ordine hanno identificato Ryan Wesley Routh come l’individuo arrestato per aver presumibilmente puntato l’AK-47 contro Trump durante la sua uscita a golf.

Durante il primo attentato alla vita di Trump, avvenuto a Butler, in Pennsylvania, il 13 luglio, Thomas Matthew Crooks gli ha sparato all’orecchio destro durante un comizio. Anche in quell’occasione, perquisendo la macchina dell’attentatore dopo l’evento, si scopriorono degli esplosivi.


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La Transizione dai Veicoli a Motore ai Veicoli Ibridi

Negli ultimi anni, il mondo dell’automobile ha assistito a una trasformazione significativa con il passaggio dai tradizionali veicoli a motore a combustione interna ai veicoli ibridi. Questa transizione è stata guidata da una crescente consapevolezza ambientale, dall’innovazione tecnologica e dalle nuove normative sulle emissioni. In questo articolo esploreremo le ragioni di questa transizione, i benefici e le sfide che comporta, nonché l’importanza di componenti come ricambi Nissan, motore, vetri, ruote e abitacolo nei veicoli ibridi.

L’Inizio della Transizione

Veicolo ibrido e colonnina di ricaricaVeicolo ibrido e colonnina di ricarica

Veicolo ibrido e colonnina di ricarica

La transizione dai veicoli a motore a combustione interna ai veicoli ibridi non è avvenuta dall’oggi al domani. Ha radici profonde che risalgono agli anni ’90, quando le preoccupazioni per l’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico hanno iniziato a spingere i governi e i produttori di automobili verso soluzioni più sostenibili.

a. La Spinta Ambientale

Uno dei principali fattori che hanno accelerato questa transizione è stata la crescente consapevolezza dei danni ambientali causati dalle emissioni di gas serra e inquinanti. I veicoli a motore a combustione interna, che utilizzano benzina o diesel, sono tra i maggiori contributori all’inquinamento atmosferico. Le emissioni di CO2, particolato e ossidi di azoto hanno un impatto diretto sulla qualità dell’aria e sul riscaldamento globale.

b. L’Innovazione Tecnologica

L’avanzamento della tecnologia ha giocato un ruolo cruciale nella nascita e nello sviluppo dei veicoli ibridi. I primi veicoli ibridi, come la Toyota Prius lanciata nel 1997, hanno dimostrato che era possibile combinare un motore a combustione interna con un motore elettrico per ridurre il consumo di carburante e le emissioni. Da allora, molti altri produttori, tra cui Nissan, hanno sviluppato modelli ibridi che offrono un equilibrio tra prestazioni ed efficienza.

c. Le Normative sulle Emissioni

Le normative sempre più severe sulle emissioni di CO2 e altri inquinanti hanno costretto i produttori di automobili a cercare soluzioni più ecologiche. In Europa, ad esempio, i limiti sulle emissioni di CO2 per i nuovi veicoli si sono progressivamente ridotti, spingendo i produttori a investire in tecnologie ibride ed elettriche per conformarsi a queste regole.

I Benefici dei Veicoli Ibridi

Furgorcino ibridoFurgorcino ibrido

Furgorcino ibrido

I veicoli ibridi offrono una serie di vantaggi sia per i consumatori che per l’ambiente. Combinando il meglio dei due mondi – il motore a combustione interna e il motore elettrico – i veicoli ibridi rappresentano un ponte ideale verso un futuro completamente elettrico.

a. Efficienza del Carburante

Uno dei principali vantaggi dei veicoli ibridi è la loro maggiore efficienza del carburante rispetto ai veicoli tradizionali. Grazie alla combinazione di un motore a combustione interna e di un motore elettrico, i veicoli ibridi possono ridurre significativamente il consumo di carburante, specialmente durante la guida in città, dove il motore elettrico può funzionare da solo a basse velocità.

b. Riduzione delle Emissioni

I veicoli ibridi emettono meno CO2 e altri inquinanti rispetto ai veicoli a motore a combustione interna. Questo li rende una scelta più ecologica, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre l’impatto sul cambiamento climatico.

c. Minori Costi di Manutenzione

Poiché il motore elettrico può prendere parte del carico di lavoro del motore a combustione interna, i veicoli ibridi tendono a subire meno usura e richiedono meno manutenzione. Ad esempio, i freni nei veicoli ibridi tendono a durare più a lungo grazie al sistema di frenata rigenerativa, che utilizza l’energia cinetica per ricaricare la batteria del veicolo.

L’Importanza dei Componenti nei Veicoli Ibridi

Motore ibridoMotore ibrido

Motore ibrido

Come in ogni veicolo, i componenti chiave come il motore, i vetri, le ruote e l’abitacolo sono essenziali per le prestazioni, la sicurezza e il comfort dei veicoli ibridi. Tuttavia, nei veicoli ibridi, questi componenti assumono un ruolo ancora più importante, dato che devono integrarsi perfettamente con le nuove tecnologie.

a. Il Motore nei Veicoli Ibridi

Il motore di un veicolo ibrido è un componente complesso che combina un motore a combustione interna con un motore elettrico. Questa combinazione richiede una gestione sofisticata dell’energia, con il sistema che passa automaticamente dall’uso del motore a combustione a quello elettrico a seconda delle condizioni di guida. I motori ibridi devono essere efficienti, leggeri e in grado di lavorare in sinergia con il motore elettrico per massimizzare l’efficienza del carburante e ridurre le emissioni.

b. Ricambi Nissan: Qualità e Affidabilità

Quando si tratta di mantenere le prestazioni ottimali di un veicolo ibrido, l’uso di ricambi di alta qualità è essenziale. I ricambi Nissan, ad esempio, sono progettati per integrarsi perfettamente con i veicoli del marchio, garantendo che ogni componente funzioni al meglio delle sue capacità. Questo è particolarmente importante nei veicoli ibridi, dove l’affidabilità e la durata dei componenti sono cruciali per mantenere l’efficienza e la sicurezza del veicolo.

c. Vetri e Abitacolo

Nei veicoli ibridi, i vetri e l’abitacolo giocano un ruolo importante nel migliorare l’efficienza energetica e il comfort del veicolo. I vetri isolanti, ad esempio, aiutano a mantenere una temperatura costante all’interno dell’abitacolo, riducendo la necessità di utilizzare il climatizzatore, che a sua volta consuma energia. L’abitacolo dei veicoli ibridi è spesso progettato per essere aerodinamico e leggero, contribuendo a migliorare l’efficienza complessiva del veicolo.

d. Ruote e Pneumatici

Le ruote e i pneumatici di un veicolo ibrido devono essere progettati per ridurre la resistenza al rotolamento e migliorare l’efficienza del carburante. Pneumatici speciali, progettati per i veicoli ibridi, aiutano a massimizzare la trazione e a ridurre l’attrito con la strada, contribuendo a prolungare la durata della batteria e a migliorare le prestazioni complessive del veicolo.

Le Sfide della Transizione

Nonostante i numerosi vantaggi, la transizione ai veicoli ibridi non è priva di sfide. Alcuni dei principali ostacoli includono il costo iniziale, la disponibilità delle infrastrutture di ricarica e l’educazione dei consumatori.

a. Costo Iniziale

I veicoli ibridi tendono ad avere un costo iniziale più elevato rispetto ai veicoli tradizionali, principalmente a causa della tecnologia aggiuntiva necessaria per integrare il motore elettrico e la batteria. Tuttavia, questo costo iniziale può essere compensato dai risparmi sul carburante e dalla riduzione dei costi di manutenzione nel lungo periodo.

b. Infrastrutture di Ricarica

Sebbene i veicoli ibridi non richiedano infrastrutture di ricarica così estese come i veicoli elettrici puri, la presenza di stazioni di ricarica può essere un vantaggio per i modelli ibridi plug-in, che possono essere ricaricati per aumentare l’autonomia elettrica. La diffusione di tali infrastrutture è essenziale per incentivare l’adozione di veicoli ibridi.

c. Educazione dei Consumatori

Un’altra sfida è l’educazione dei consumatori sui benefici e il funzionamento dei veicoli ibridi. Molti automobilisti non sono ancora pienamente consapevoli delle differenze tra veicoli ibridi, plug-in e tradizionali, il che può ostacolare l’adozione di questa tecnologia. Una maggiore informazione e campagne di sensibilizzazione possono aiutare a superare questo ostacolo.

Il Futuro dei Veicoli Ibridi

Ricarica di veicolo ibridoRicarica di veicolo ibrido

Ricarica di veicolo ibrido

Nonostante le sfide, il futuro dei veicoli ibridi appare promettente. Con l’aumento della domanda di soluzioni di mobilità sostenibile, i veicoli ibridi continueranno a svolgere un ruolo cruciale nella transizione verso un futuro a basse emissioni. I produttori di automobili, come Nissan, stanno già investendo in nuove tecnologie ibride che offriranno prestazioni ancora migliori e una maggiore efficienza energetica.

a. Innovazioni nei Veicoli Ibridi

Le future innovazioni nei veicoli ibridi potrebbero includere batterie più efficienti, sistemi di gestione dell’energia ancora più sofisticati e l’integrazione con tecnologie di guida autonoma. Questi sviluppi renderanno i veicoli ibridi sempre più attraenti per i consumatori, contribuendo a ridurre ulteriormente l’impatto ambientale del settore automobilistico.

b. L’Importanza della Manutenzione

Man mano che la tecnologia ibrida continua a evolversi, la manutenzione regolare e l’uso di ricambi di alta qualità, come i ricambi Nissan, rimarranno fondamentali per garantire che questi veicoli funzionino al meglio delle loro capacità. La cura del motore, dei vetri, delle ruote e dell’abitacolo sarà essenziale per mantenere l’efficienza e la durata dei veicoli ibridi.

Conclusione

La transizione dai veicoli a motore a combustione interna ai veicoli ibridi rappresenta un passo fondamentale verso un futuro più sostenibile. I veicoli ibridi offrono un equilibrio ideale tra prestazioni, efficienza e riduzione delle emissioni, rendendoli una scelta sempre più popolare tra i consumatori. Sebbene ci siano ancora sfide da affrontare, i progressi tecnologici e l’aumento della consapevolezza ambientale stanno accelerando questa transizione.

L’importanza dei componenti chiave, come il motore, i vetri, le ruote e l’abitacolo, non può essere sottovalutata, e l’uso di ricambi Nissan di alta qualità garantirà che questi veicoli continuino a offrire prestazioni eccellenti e una lunga durata. Con il continuo sviluppo della tecnologia ibrida, possiamo aspettarci che i veicoli ibridi diventino una parte sempre più importante del panorama automobilistico globale, contribuendo a un futuro più pulito e sostenibile per tutti.


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L’uragano Debbie porta pioggia e un milione in cocaina

L’uragano Debbie è arrivato sulle coste della Florida lunedì portando venti forti, pioggia battente – e , con grande sortpresa un po’ di tutti, 25 pacchetti di cocaina strettamente avvolti del valore di oltre 1 milione di dollari.

Debbie, che ha colpito la regione settentrionale del Big Bend dello Stato come uragano di categoria 1, ma che da allora è stato declassato a tempesta tropicale, ha portato il carico di droga a riva lungo la punta più meridionale della Florida.

“L’uragano Debbie ha portato 25 pacchi di cocaina ( 70 libbre , 31,7 kg) su una spiaggia delle Florida Keys”, ha scritto l’agente capo della pattuglia di confine degli Stati Uniti Samuel Briggs II su X.

Il carico di droga, che secondo Briggs aveva un valore di oltre 1 milione di dollari, è stato scoperto da un buon  che ha conile autorità.ttadino

Nel luglio del 2023, il sindaco di Tampa, Florida, scoprì analogamente 70 libbre (31,7 chilogrammi) di cocaina che  erano state portate a riva nelle Florida Keys, mentre si godeva un giorno di vacanza.

Percorso dell’uragano – tempesta Debbie

Questo è il lato più leggero del disastro. Oltre a portare la cocaina, Debbie ha ucciso una persona, ha tolto la corrente a centinaia di migliaia di persone e potrebbe produrre tempeste pericolose per la vita e inondazioni catastrofiche. Per fortuna, man mano che sta entrando nell’entroterra, tende a perdere forzza.

Le Keys, una serie di isole che si estendono al largo della punta meridionale dello Stato, si trovano in prossimità di una serie di Paesi caraibici che fungono da hub di transito per la cocaina che viene trafficata dal Sud America all’Europa e al Nord America, compresa la Florida. Sono la parte più espsosta della Florida al maltempo, e anche quella più vicina a Cuba.


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Una potentissima esplosione diretta verso la Terra ha segnalato la completa annichilazione di una stella.

Di tanto in tanto, il cielo notturno si illumina con un’esplosione spettacolare che sfavilla con la luce più energetica che il nostro Universo possa produrre talmente luminosa e potente che non riusciamo a vederla. Conosciuti come lampi di raggi gamma,. o Gamma Ray Burnst,  possono rilasciare in pochi secondi ciò che il nostro Sole emette nell’arco della sua vita.

Ora gli scienziati hanno trovato un segnale mai visto prima, sepolto nello spettro della radiazione elettromagnetica emessa dal più brillante lampo di raggi gamma mai registrato.

Questo segnale è una luce di emissione: una regione luminosa nello spettro dei raggi gamma prodotta da qualcosa che emette luce in quella specifica gamma di lunghezze d’onda. E questo qualcosa, hanno stabilito gli scienziati, è la distruzione completa e totale: l’annichilazione reciproca di coppie elettrone-positrone, la materia e la sua controparte antimateria.

Soprannominato “the BOAT” (acronimo di Brightest Of All Time), il burst è stato rilevato nell’ottobre del 2022. È stato il risultato dell’esplosione di un’enorme stella il cui nucleo è collassato in un buco nero, sprigionando così tanti fotoni energetici che è stato difficile effettuare misurazioni accurate. La ricerca relativa è stata pubblicata su Science.

Ma le misurazioni sono state effettuate e gli scienziati hanno capito fin da subito che stavano osservando qualcosa di speciale.

La BOAT come registrata dalla NASA

“Pochi minuti dopo l’esplosione del BOAT, il Gamma-ray Burst Monitor di Fermi ha registrato un picco di energia insolito che ha attirato la nostra attenzione”, racconta l’astrofisica Maria Edvige Ravasio dell’Università Radboud nei Paesi Bassi.

“Quando ho visto per la prima volta quel segnale, mi è venuta la pelle d’oca. La nostra analisi da allora dimostra che si tratta della prima linea di emissione ad alta affidabilità mai vista in 50 anni di studio dei gamma-ray burst”.

Linee di emissione sullo spettro, come esempio (Berillio) NASA

Le linee di emissione, che appaiono come barre luminose sullo spettro della luce emessa da una sorgente, indicano che qualcosa sta facendo brillare di più la luce di particolari lunghezze d’onda – una fonte di emissione extra. Allo stesso modo, le barre più scure, note come linee di assorbimento, possono apparire dove le lunghezze d’onda della luce vengono assorbite.

Le caratteristiche di emissione e assorbimento possono dirci molto sulla chimica costitutiva di vari processi astrofisici, dalla metallicità delle stelle alle molecole che compongono le atmosfere di pianeti lontani.

Esistono diversi scenari che possono produrre un gamma-ray burst, un’esplosione della luce più energetica dello spettro elettromagnetico, ma quello che ha prodotto il BOAT – ufficialmente denominato GRB 221009A – è stato la nascita di un buco nero. Il materiale esterno della stella è stato violentemente espulso nello spazio, mentre il nucleo è collassato per gravità, formando il tipo di oggetto più denso dell’Universo.

 Questa esplosione è stata accompagnata da getti o particelle che esplodono in certe direzioni. Questo è ciò che vediamo in un gamma-ray burst, con il getto angolato verso la nostra linea di vista.

Quando il GRB 221009A è esploso per la prima volta, la luminosità era così estrema da oscurare qualsiasi dettaglio. In 80 secondi, il burst è passato da un picco di energia di 12 milioni di elettronvolt a circa 6 milioni di elettronvolt. Solo cinque minuti dopo, la luminosità si è attenuata abbastanza da permettere al telescopio Fermi di distinguere una linea di emissione che è durata almeno 40 secondi.

I ricercatori ritengono che un fenomeno chiamato annichilazione sia responsabile dell’aumento del bagliore. Quando un elettrone e la sua controparte di antimateria, un positrone, si scontrano, producono un fotone con un’energia di 0,511 milioni di elettronvolt. Quindi l’energia liberata è stata tale da creare antimateria che, a sua volta, si è annichilità generando raggi gamma.

La caratteristica di emissione osservata nel BOAT riflette un’energia molto più alta, ma i ricercatori hanno una spiegazione per questo. L’annichilazione è avvenuta in un getto che si muoveva verso di noi a circa il 99,9% della velocità della luce. Questo ha fatto sì che l’energia sembrasse molto più alta di quanto non fosse, un’illusione basata sul nostro angolo di osservazione che può essere vista in altri getti astrofisici.

“Poiché stiamo guardando all’interno del getto, dove la materia si muove a una velocità prossima a quella della luce, questa emissione diventa molto spostata verso il blu e spinta verso energie molto più elevate”, spiega l’astrofisico Gor Oganesyan del Gran Sasso Science Institute in Italia.

Sebbene sembrasse che il GRB 221009A fosse un esempio estremo di gamma ray burst, le osservazioni e le analisi successive hanno poi rivelato che il BOAT era in realtà del tutto normale: la sua luminosità era solo il risultato del suo orientamento, perché il raggi gamma erano esattamente diretti in direzione del Sistema Solare.

Una duplice buona notizia: non siamo stati “Cotti” dal Gamma burst e , inoltre, abbiamoa vuto la visione di un raggio direttamente diretto verso la Terra, con un punto di visione privilegiato.


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Poco cibo e mal cucinato: gli inglesi lasciano il villaggio olimpico. Che faranno i nostri?

Il Team GB è disgustato  dal  cibo servito nel Villaggio Olimpico e accusa i padroni di casa di aver servito carne cruda e di aver causato carenze alimentari che li hanno costretti ad assumere un cuoco in più nel loro ristorante alternativo.

Nell’ambito di un’ampia pianificazione, l‘Associazione Olimpica Britannica aveva affittato un’intera scuola di catering nella vicina Clichy come base di appoggio per le proprie esigenze. Gli organizzatori olimpici avevano vantato la presenza di chef di livello Michelin e un cibo “A basse emissioci di CO2” e “al 60% veano”,  ma gli atleti si sono lamentati per la carenza di cibo e per la qualità insufficiente, spingendoli ad affollare il rifugio privato,  pieno di forniture di Aldi e di un team di cuochi in loco supervisionati dalla nutrizionista sportiva Wendy Martinson.

Il lodge, che il Team GB considera un vantaggio fondamentale per le prestazioni, è a soli 15 minuti di autobus dal villaggio e dispone anche di ampie strutture per rilassarsi e allenarsi. “Non c’è una quantità sufficiente di certi alimenti – e poi c’è la qualità” “All’inizio di ogni Giochi ci sono di solito due o tre problemi: il principale questa volta è il cibo nel villaggio, che non è adeguato”, ha detto Andy Anson, capo esecutivo del Team GB.

La refezione scarsa fa lamentare i britannici- Foto Getty

La refezione scarsa fa lamentare i britannici- Foto Getty
Non ci sono abbastanza alimenti: uova, pollo, alcuni carboidrati, e poi c’è la qualità del cibo, con la carne cruda servita agli atleti. I nostri atleti hanno deciso che preferiscono andare a mangiare nel nostro centro sportivo di Clichy, quindi abbiamo dovuto far venire un altro chef perché la richiesta è di gran lunga superiore a quella che avevamo previsto“.”Anson ha rivelato che alcuni atleti stanno addirittura portando il cibo dal Performance Lodge del Team GB per mangiarlo al villaggio, in modo da non dover andare in quello che è un grande spazio comune per mangiare con oltre 3.000 posti a sedere. “Gli atleti non vanno lì solo per mangiare il loro pranzo, ma stanno preparando i pasti per la loro cena, perché non vogliono andare nel ristorante degli atleti per mangiare“, ha detto Anson al Times. “Alcuni membri dello staff di supporto del Team GB hanno anche mangiato al Performance Lodge, preferendolo alla ristorazione di massa offerta all’interno del villaggio. Il giornale francese L’Équipe è stato informato delle lamentele degli atleti per la mancanza di rifornimenti e la lentezza nel rifornimento di alcuni cibi popolari.

Sodexo Live, la società che supervisiona il catering, ha dichiarato a L’Équipe di “prendere molto sul serio” i feedback degli atleti e ha ammesso di essere al lavoro per “adattare le nostre forniture all’aumento dei ristoranti nel villaggio degli atleti e al consumo effettivo osservato nei primi giorni”.

Hanno anche riconosciuto che alcuni prodotti come le uova e la carne alla griglia sono “particolarmente popolari e i volumi sono stati quindi aumentati”. Magari la ditta era abituata a servire dei centri dimagrimento e le quantità si sono rivelate inadatte per degli atleti giovani e attivi, che fanno diverse ore di allenamento al giorno.

Se si lamentano delle quantità e della qualità gli inglesi, non oso pensare cosa starà succedendo al villaggio Italia, soprattutto se mancano i carboidrati. Speriamo che il CONI abbia contrabbandato sufficienti quantità di formaggi, pasta e ragù per mantenere in forma i nostri atleti!


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La Cina aumenterà il consumo di Gas Naturale fra il 6% e il 7%

Il consumo di gas naturale della Cina quest’anno dovrebbe essere tra il 6,5% e il 7,7% in più rispetto all’anno scorso, raggiungendo potenzialmente i 425 miliardi di metri cubi, ha riferito Xinhua, citando i dati dell’Amministrazione Nazionale dell’Energia.

La produzione nazionale potrebbe fornire circa la metà di questa cifra, poiché si prevede che raggiunga i 246 miliardi di metri cubi, con un aumento di 10 miliardi di metri cubi rispetto al 2023.

L’anno scorso la Cina ha consumato 394,5 miliardi di metri cubi di gas naturale, con un aumento del 7,6% rispetto al consumo del 2022. La produzione nazionale ha raggiunto 230 miliardi di metri cubi l’anno scorso, un record che sarà superato quest’anno.

Anche quest’anno la produzione ha continuato a crescere fortemente. Nel primo semestre è aumentata del 6%, poiché le compagnie statali stanno incrementando la produzione nazionale con l’avvio di nuovi campi. La produzione totale si è attestata a 123,6 miliardi di metri cubi nel periodo gennaio-giugno. Nel solo mese di giugno, la produzione di gas naturale cinese è aumentata del 9,6% rispetto allo stesso mese del 2023, secondo i dati delle statistiche ufficiali.

Allo stesso tempo, anche le importazioni sono aumentate, poiché il consumo totale del Paese è cresciuto. Nella prima metà dell’anno, le importazioni, compresi i gasdotti e il GNL, sono aumentate del 14,3%, raggiungendo i 64,65 milioni di tonnellate, anche perché i prezzi del gas sono diminuiti, rendendo il prodotto più accessibile per gli acquirenti cinesi.

I prezzi asiatici di riferimento del GNL sono stati in media poco più di 9 dollari per milione di unità termiche britanniche nel primo trimestre del 2024, rispetto a un prezzo medio del GNL per la consegna in Asia settentrionale di 18 dollari per MMBtu nel primo trimestre dello scorso anno, secondo le stime di Bloomberg.

La Cina sta lavorando duramente per incrementare la produzione interna di materie prime energetiche e ridurre la sua dipendenza dalle importazioni. All’inizio di questo mese, il governo di Pechino ha creato una nuova società ombrello a questo scopo, che comprende i giganti del petrolio CNPC e Sinopec, ma anche aziende di altri settori, come China Aerospace Science and Industry Corp e il produttore di acciaio Baowu, nonché il produttore di attrezzature Sinomach e Dongfang Electric Group, un produttore di generatori di energia.


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L’Asia centrale si unisce per esportare energia elettrica nella UE e fare cassa

Il Kazakistan sta facendo progressi con l’Uzbekistan e l’Azerbaigian per sviluppare la capacità di esportazione di energia elettrica, anche se Astana deve affrontare le sfide per garantire l’energia necessaria ad alimentare la crescita economica interna.

Il Ministero dell’Energia kazako ha pubblicato per commenti pubblici una bozza di accordo sulla sua partnership strategica per l’energia verde con l’Azerbaigian e l’Uzbekistan. L’accordo dovrebbe mettere un po’ di carne sulle ossa di un memorandum di intenti che i tre Paesi hanno firmato a maggio.

Sottolineando l’importanza dell’energia verde e pulita nell’azione globale per combattere il cambiamento climatico, le Parti incoraggiano la cooperazione reciproca nei settori delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica, dell’idrogeno verde e dell’ammoniaca verde per migliorare la sicurezza del sistema energetico e la stabilità dell’approvvigionamento”, si legge nella bozza. Tante parole per dire che i paesi dell’Asia Centrale stanno cercando altre vie per poter lucrare dalle proprie risorse, esportandole.

La bozza prosegue impegnando il Kazakistan a “realizzare congiuntamente nuove iniziative di infrastrutture energetiche che contribuiranno alla diversificazione delle forniture energetiche e delle rotte di transito in Europa, Asia centrale e nella regione del Caspio”. Dichiara inoltre l’intenzione di raggiungere “riduzioni rapide, profonde e sostenibili delle emissioni di gas a effetto serra”. Le parti esprimono inoltre l’interesse a facilitare “l’interconnessione dei sistemi energetici dell’Asia centrale e dell’Azerbaigian ai fini dell’esportazione sostenibile di energia verde e di un’ampia espansione energetica strategica”.

Il principale mercato di sbocco dell’iniziativa trilaterale per l’energia verde sembra essere l’Unione Europea, che ha dovuto far fronte a carenze energetiche e costi elevati, a causa delle interruzioni causate dall’attacco immotivato del Cremlino all’Ucraina e dalla conseguente imposizione di sanzioni alla Russia.

Come indicato nel memorandum d’intesa firmato a maggio, l’Azerbaigian, il Kazakistan e l’Uzbekistan intendono posare una linea di trasmissione di energia ad alta tensione sul fondale del Caspio per facilitare le esportazioni di elettricità verso ovest. Né la bozza di accordo di luglio né la nota di maggio forniscono informazioni sui dettagli principali, tra cui i costi di investimento, i progetti infrastrutturali specifici e le tempistiche di costruzione.

Le condizioni climatiche e geografiche del Kazakistan, con le sue vaste steppe battute dal vento, creano condizioni favorevoli per lo sviluppo di impianti eolici. Secondo il Ministero dell’Energia, il potenziale energetico dell’energia eolica nel Paese è di almeno 920 miliardi di kWh all’anno.

Il Kazakistan sta sviluppando attivamente il suo potenziale energetico verde. Oggi le fonti di energia rinnovabile rappresentano solo il 6% circa della produzione totale di energia in Kazakistan, mentre la produzione a carbone rappresenta circa l’80%. Secondo un ambizioso piano governativo, tuttavia, la quota di energia verde nella produzione di energia elettrica dovrebbe salire al 15% entro il 2030 e al 50% entro il 2050.

Se il governo rispetterà questi obiettivi, alcuni esperti si chiedono da dove verrà tutta la produzione di energia per soddisfare le ambizioni di esportazione e il crescente fabbisogno interno. Un media russo ha citato l’esperto kazako di energia Olzhas Baidildinov, secondo il quale il Kazakistan dovrà affrontare un deficit di elettricità di circa 6 gigawatt entro il 2030.

Il jolly nel mazzo della produzione di energia del Kazakistan è l’energia atomica. A giugno, il presidente Kassym-Jomart Tokayev ha annunciato l’intenzione di indire un referendum nazionale sulla costruzione di una centrale nucleare in Kazakistan, un Paese che è stato il principale terreno di sperimentazione atomica del Cremlino durante l’era sovietica e che ha le cicatrici ambientali per dimostrarlo.

Una centrale nucleare potrebbe soddisfare il fabbisogno interno, lasciando all’esportazione la produzione da fonti eoliche e idroelettriche. Nonostante l’eredità dei danni causati dall’atomo all’ambiente del Kazakistan, i sondaggi indicano che i cittadini kazaki sono leggermente più favorevoli alla costruzione di un impianto nucleare che contrari. Ma l’atteggiamento potrebbe cambiare a seconda dell’ente a cui potrebbe essere affidata la costruzione dell’impianto e poi sappiamo come in questi paesi

Alcuni osservatori locali ritengono che Rosatom, l’entità controllata dallo Stato russo, abbia una pista privilegiata per assicurarsi l’appalto, nel caso in cui il governo kazako proceda con i piani dell’impianto. Tuttavia, data la storia travagliata dell’energia nucleare sovietica/russa, un progetto russo potrebbe alzare il livello di opposizione popolare alla costruzione dell’impianto più di quanto non farebbe un impianto costruito da francesi, sudcoreani o persino cinesi. Non è ancora stata fissata una data per il referendum.


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Indicazioni dal plnum del PCC: economia forte e difesa proprietà privata contro l’Occidente

Il Plenum del Partito Comunista Cinese è terminato e si vedono i risultati politici. La Cina si concentrerà sul potenziamento delle proprie capacità economiche, tecnologiche e di difesa per affrontare i crescenti conflitti con l’Occidente guidato dagli Stati Uniti: è quanto emerge dal testo completo delle decisioni prese da un importante conclave di partito.

Il documento di risoluzione di oltre 22.000 parole elenca un’ampia gamma di misure per i prossimi cinque anni approvate dal Comitato Centrale del Partito Comunista al potere, che si è riunito per il suo terzo plenum chiave la scorsa settimana.

Secondo il documento, pubblicato domenica dall’agenzia di stampa statale Xinhua, le misure mirano a rafforzare la resistenza economica della Cina, ad ampliare il bacino dei talenti tecnologici e a ridurre il divario tra aree rurali e urbane, nell’ambito degli sforzi per trovare nuovi motori di crescita e affrontare le sfide demografiche.

Anche la sicurezza nazionale acquista maggiore importanza, con l’impegno a mantenere sicure le catene industriali chiave e a rafforzare la deterrenza militare strategica. Gli obiettivi dovranno essere raggiunti entro il 2029, anno dell’80° anniversario della Repubblica Popolare. I prossimi cinque anni saranno anche un periodo decisivo per l’obiettivo del Partito di costruire una Cina moderna e socialista entro il 2035, per darle una posizione forte nella rivalità tra grandi potenze con gli Stati Uniti e in altre ostilità geopolitiche.

Il presidente Xi Jinping ha dichiarato che le misure mirano a soddisfare l’”urgente necessità” della Cina di contrastare i principali rischi e sfide, secondo un articolo separato di Xinhua sulle decisioni prese al plenum.

Xi, che guida il Comitato centrale, ha dichiarato che la Cina si trova ad affrontare “crescenti incertezze e fattori imprevedibili” che influenzano lo sviluppo nazionale, mentre “la soppressione e il contenimento esterni si intensificano continuamente”.
La sessione plenaria a porte chiuse del Comitato centrale, durata quattro giorni, si è conclusa giovedì.

Il Partito Comunista difenderà regole di mercato e proprietà privata

Un insieme unificato di regole di mercato, un quadro normativo equo e coerente, l’eliminazione delle restrizioni all’ingresso nel mercato e alla concorrenza sono tra gli obiettivi elencati nel documento di risoluzione, che chiede anche un’attuazione efficiente e coordinata delle politiche e si impegna ad affrontare il problema del finanziamento del settore finanziario.

Il programma include la promessa di proteggere equamente i “diritti di proprietà di tutti i tipi di economie proprietarie” e di sostenere il settore privato. La leadership mira anche a promuovere lo sviluppo di industrie future, “nuovi campi e nuovi percorsi competitivi” nella corsa globale alla tecnologia.

La spinta per la tecnologia e il settore privato – la spina dorsale della creazione di posti di lavoro e dell’innovazione – arriva mentre la ripresa economica cinese post-Covida rimane discontinua. Lo slancio della crescita è rallentato nel secondo trimestre e il sentimento pubblico rimane debole a causa del prolungato crollo del mercato immobiliare, dei mercati finanziari poco brillanti e dell’aumento della disoccupazione.

Nel settore manifatturiero, la Cina è sotto pressione a causa di una diversificazione della catena di approvvigionamento globale che si allontana dal suo mercato e di restrizioni più severe in materia di hi-tech, guidate dagli Stati Uniti. Anche le tensioni commerciali con l’Unione Europea si sono inasprite e le esportazioni di veicoli elettrici e di alcuni nuovi prodotti energetici si trovano in una situazione di limbo.

Le difficoltà hanno spinto Pechino a rafforzare la resilienza e la sicurezza delle sue catene di approvvigionamento, compresa la missione di costruire un “hinterland strategico” come riserva per le industrie chiave e di migliorare il sistema di riserva nazionale per le risorse chiave.
Secondo il documento, il partito ha anche chiesto di “accelerare la costruzione di una catena industriale e di approvvigionamento autocontrollata”, con particolare attenzione ai chip integrati, alle macchine industriali principali, alle attrezzature mediche e ai materiali avanzati.


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