Hacker usano il ransomware di Conti contro la Russia
Un gruppo di hacker ha usato il codice di Conti divulgato negli scorsi mesi per creare il proprio ransomware da usare contro organizzazioni russe in risposta alla guerra in Ucraina
Come riporta Bleeping Computer, generalmente gli attacchi ransomware contro organizzazioni russe sono rari. Il motivo è che i pirati russi pensano che, se non compromettono gli interessi del governo, quest’ultimo non li perseguirà per operazioni criminali contro altri paesi.
Nel corso dell’ultimo mese, però, il gruppo NB65 ha attaccato organizzazioni russe e rubato i loro dati per poi diffonderli online. Gli hacker dichiarano che queste azioni sono legate all’invasione dell’Ucraina.
Tra le presunte vittime l’agenzia spaziale russa Roscosmos e VGTRK, la radiotelevisione di stato. A quest’ultima si ritiene siano stati sottratti 786,2 GB di dati, incluse 900.000 email e 4.000 file che sono poi stati pubblicati online.
Dalla fine di marzo, però, NB65 ha cambiato tattica, facendo attacchi ransomware. Hanno creato il loro codice modificando i sorgenti di Conti resi pubblici da un operatore ucraino in risposta al sostegno di Conti per la Russia e l’invasione dell’Ucraina.
Come già pubblicato su Securityinfo, l’ucraino ‘Conti Leaks‘ ha infatti pubblicato in più riprese dati e codice sorgente del potente gruppo di cyber criminali specializzato nel ransomware. Un campione dell’eseguibile del ransomware di NB65 è stato caricato in VirusTotal e quasi tutti i produttori di Antivirus lo riconoscono come codice di Conti.
Nella richiesta di riscatto del ransomware di NB65 gli hacker attribuiscono la responsabilità del cyber attacco a Vladimir Putin per l’invasione dell’Ucraina. I loro obiettivi, anche quando civili, hanno un ruolo nell’operatività del governo russo. Gli hacker hanno inoltre dichiarato che non faranno attacchi al di fuori della Russia e che i riscatti pagati verranno donati all’Ucraina.
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