Truffe online: gli italiani sono spaventati e chiedono più protezione
La digitalizzazione ha facilitato la diffusione di numerose truffe online: con la pandemia i pagamenti digitali sono diventati la normalità e hanno aperto nuove opportunità di frode agli attaccanti. Secondo una ricerca condotta da SAS e 3Gem, più del 60% degli italiani è stato vittima di truffa almeno una volta, e il 79% ha paura di cadere in una frode in futuro.
L’indagine ha evidenziato la consapevolezza dei consumatori del Paese di trovarsi in un clima di massima allerta: 9 persone su 10 si dicono consapevoli di come si svolgono le frodi ma anche preoccupate per gli attacchi, tanto che sarebbero disposte a rivolgersi a cambiare fornitore e scegliere chi offre più protezione alle transazioni online.
Oggi le frodi possono essere di vari tipi, da quelle sentimentali a quelle che offrono false opportunità di lavoro, e ovviamente quelle che propongono investimenti fasulli. La maggior parte degli attacchi avviene tramite email (72%) e cellulare (66%) e mirano a ottenere i dati bancari o personali della vittima.
Truffe online: gli italiani chiedono più sicurezza
I consumatori italiani chiedono più protezione, anche a costo di ritardi nei servizi o controlli aggiuntivi: il 71% degli intervistati ha affermato di essere disposto a tollerare tempi più lunghi in nome di una maggiore sicurezza contro tentativi di furto d’identità o di dati bancari.
Il 63% degli italiani coinvolti preferisce usare un metodo di autenticazione invece di una password durante le transazioni online, e il 74 si è detto disposto a cambiare provider di servizi se questo offrisse sistemi migliori per proteggersi dalle frodi. L’81,4% di chi cambierebbe fornitore ha affermato di essere favorevole a usare sistemi di rilevazione biometrici per le transazioni, e il 64% condividerebbe più dati personali col provider per ottenere maggiore protezione.
Le persone riconoscono i vantaggi delle nuove tecnologie ma chiedono più sicurezze per non subire frodi; ciò significa che le imprese hanno l’opportunità di impegnarsi attivamente nella protezione degli utenti contro le truffe online e ottenere un vantaggio competitivo sul mercato.
“La fiducia dei consumatori nell’ecosistema globale dei pagamenti digitali, in continua espansione, è un imperativo che si basa sull’uso efficace da parte delle aziende di tecnologie avanzate di autenticazione dei clienti e antifrode” ha affermato Stu Bradley, Senior Vice President Fraud & Security Intelligence di SAS.
Le raccomandazioni di SAS per ridurre i rischi di frode
Essere consapevoli dell’esistenza di truffe online ed educare i titolari dei conti correnti a riconoscerle è fondamentale, ma non è sempre sufficiente per avere una protezione completa. SAS raccomanda di implementare autenticazione forte dei clienti aziendali su tutti i punti di accesso e abilitare l’autenticazione multi-fattore.
Le strategie anti-frode devono essere inclusive per permettere a chiunque di essere protetto ed è consigliabile sviluppare un protocollo di valutazione delle minacce multicanale. SAS promuove anche l’uso del protocollo 3D Secure per i pagamenti e dello standard ISO 2022 per prevenire le truffe e combattere il riciclaggio di denaro.
Infine, è consigliato consolidare le pratiche di monitoraggio dell’antiriciclaggio e del know-your-customer, il processo per verificare l’identità del cliente, in un’unica piattaforma.
L’uso dell’intelligenza artificiale, nello specifico del machine learning, è un ottimo modo per prevenire e individuare più velocemente le truffe, anticipando le minacce.
“La rapida ascesa degli strumenti di intelligenza artificiale generativa non farà altro che rendere più facile per i truffatori e le associazioni criminali organizzate superare i metodi tradizionali di rilevamento delle frodi” ha ricordato Bradley. “L’impiego di capacità di rilevamento delle frodi stratificate che utilizzano le stesse tecnologie di analisi avanzate può aiutare le organizzazioni a battere i criminali al loro stesso gioco”.
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