Vivendi-Mediaset, Berlusconi rilancia il polo europeo con o senza Bollorè
La guerra fra Vivendi e Mediaset continua. Nessuna tregua all’orizzonte e a fare il punto della situazione ci ha pensato l’ad del Biscione Pier Silvio Berlusconi, che in una intervista a ‘L’Economia’ del Corriere della Sera ha detto “Noi andremo avanti comunque. Vogliamo costruire il polo paneuropeo della Tv gratuita. E sono orgoglioso che sarà un’azienda italiana a farlo. Serve un player di dimensioni sufficienti per rimanere in partita con i giganti americani: da solo, nessuno in Europa ce la farà. E se Vivendi non ci avesse bloccato, avremmo già realizzato la fusione con la Spagna e inserito anche la partecipazione in ProsiebenSat1. O forse saremmo già al livello successivo di integrazione internazionale. Ma la cosa certa è che non vogliamo e non possiamo più perdere tempo”.
Progetto europeo
“Noi vogliamo andare avanti con il nostro progetto di sviluppo europeo – sottolinea il manager -. Premesso che Vivendi ha causato a Mediaset e a tutti i suoi azionisti danni enormi, se troveremo un accordo con loro bene, altrimenti seguiremo un’altra strada. Si dichiarano favorevoli a ogni nostro progetto di sviluppo, ma poi in concreto le nostre proposte industriali cadono nel nulla. Non mi pare che sia questo l’atteggiamento. Di certo un danno c’è stato e l’inchiesta della Procura di Milano apre molte domande. La magistratura farà il suo lavoro”.
Partner potenziali
In merito a possibili altri accordi e alle indiscrezioni sul colosso americano Discovery, Berlusconi replica: “nomi in questa fase non se ne fanno. Ci hanno contattato Tv da altri Stati europei e anche un grande player dagli Stati Uniti. Ma finché non si supera l’ostracismo dei francesi è complicato agire. Una cosa però è certa: quest’anno abbiamo dimostrato che anche nelle situazioni più difficili Mediaset è in grado di reagire, andare avanti e portare risultati. Oggi in Italia e Spagna. Domani in Europa”.
“Dopo i primi mesi dell’anno pensavamo di poter solo limitare le perdite. Ci siamo mossi alla velocità della luce e ora potremmo chiudere l’anno addirittura con un utile importante, forse sorprendente”, ha detto Berlusconi.
Investimenti i Prosiebensat
“Abbiamo migliorato di oltre 260 milioni di euro le previsioni del budget costi del Gruppo – afferma – la posizione finanziaria netta consolidata migliorerà di circa 200 milioni di euro nonostante i nuovi importanti investimenti come quello che abbiamo fatto nella tv tedesca Prosiebensat“.
‘Netflix complementare, il problema sono Facebook, Google & Co’
Rispetto alle tv on-demand, Berlusconi afferma: “La tv generalista ha sempre avuto e anzi ha aumentato, la sua centralità. Tutta la tv italiana ha aumentato gli ascolti, ma noi di Mediaset abbiamo anche guadagnato quote”. Netflix e le altre “non raccolgono pubblicità, hanno un modello di business diverso. Li vediamo come complementari. Il problema enorme invece sono i ‘mostri del web’: Facebook, Google e altri social che sfuggono a qualsiasi controllo fiscale e di trasparenza. Raccolgono pubblicità a tappeto, ma non rendono pubblici i loro dati, danneggiano tutti i media. Vorremmo solo che fossero uguali a noi, o noi uguali a loro. Offriamo un servizio di pubblica utilità”.
E sulla questione che il Parlamento ha fatto un emendamento pro-Mediaset risponde: “Il Parlamento si preoccupa di tutelare il sistema dei media e delle tlc nazionali come si fa in tutto il mondo ed è inaccettabile che quelle preoccupazioni vengano strumentalizzate”. Ma i ricorsi di Vivendi hanno bloccato la strategia di Mediaset? “Noi andremo avanti comunque – assicura – vogliamo costruire il polo paneuropeo della tv gratuita. Premesso che Vivendi ha causato a Mediaset e a tutti i suoi azionisti danni enormi, se troveremo un accordo con loro bene, altrimenti seguiremo un’altra strada”.
Prosegue nelle aule giudiziarie la causa di Mediaset per la richiesta di risarcimento da 3 miliardi di euro per la mancata acquisizione di Premium da parte di Vivendi.
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