Tutti puntano agli exploit delle VPN. Parola di Zerodium

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L’azienda specializzata in compravendita di vulnerabilità ha annunciato la sua volontà di acquistare exploits per i servizi VPN Windows. Dobbiamo preoccuparci?

Per capire le tendenze e le criticità a livello di cyber security esistono numerosi indicatori. Oltre alle statistiche, le previsioni e le analisi degli esperti, un discreto valore in questo settore l’hanno le tendenze di mercato. In questo ambito, sembra che il nuovo bersaglio del cyber-spionaggio sia rappresentato dai servizi VPN per Windows.

Zerodium, società che opera legalmente (sigh!) nel settore della compravendita di vulnerabilità ed exploit, è di conseguenza una delle cartine di tornasole più affidabili per capire da che parte tira il vento.

L’azienda, che ha come clienti governi, forze di polizia e soggetti privati che operano le variegato mondo del cyber-spionaggio più (o meno) legale, è da tempo conosciuta per rappresentare un punto di riferimento che permette di capire dove si sta concentrando l’attenzione di servizi segreti, forze di polizia e simili.

Il tweet comparso sul profilo ufficiale di Zerodium lascia pochi dubbi: le maggiori richieste riguardano i servizi VPN per Windows e, in particolare, alcuni dei maggiori fornitori di connessioni anonime e protette sul mercato: ExpressVPN;  NordVPN e Surfshark.

Come si legge nel “cinguettio”, i  broker di vulnerabilità sarebbero interessati a vulnerabilità che portino all’esposizione di informazioni, esecuzione di codice e violazione dell’anonimato. Zerodium esclude qualsiasi interesse per bug che portino a una “semplice” elevazione di privilegi.

Tradotto in soldoni: dalle parti dei commercianti di vulnerabilità c’è grande richiesta per trovare sistemi che consentano di scardinare i sistemi di anonimizzazione ottenendo l’indirizzo IP di chi usa le VPN, ottenere informazioni ulteriori o sfruttare i bug per installare un malware.

Le VPN (Virtual Private Network, consentono la connessione a Internet da qualsiasi dispositivo sfruttando un sistema di crittografia dei dati e mascheramento dell’indirizzo IP per garantire l’anonimato e la sicurezza delle comunicazioni di chi le usa.

Considerato che le VPN, oltre che da cyber criminali e terroristi, sono utilizzate anche da dissidenti politici, attivisti dei diritti umani, giornalisti e oppositori politici dei regimi che sfruttano la censura su Internet, il trend si può definire piuttosto preoccupante.

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