Finalmente una notizia sensata. Qualcuno sta chiedendo di non utilizzare più i tamponi come unico metodo per rilevare il virus, in quanto non è diagnostico da solo, ma puramente di ricerca clinica.
Viene considerato come “caso confermato di Covid-19, una persona con una conferma di laboratorio del virus che causa Covid-19, A PRESCINDERE DAI SEGNI E DAI SINTOMI CLINICI.”
Questo, secondo la definizione internazionale applicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dallo European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) e ratificata in Italia dall’Istituto Superiore di Sanità. (1) (2)
(aggiornamento : il 29 di maggio l’ECDC ha riaggiornato le caratteristiche inerenti a questa definizione, ma non è chiaro se e come siano state riaggiornate in Italia)
Riporto qui la documentazione del test PCR (popolarmente conosciuto come “tampone”) per il nuovo Coronavirus, riportata da un produttore di elementi del kit di test PCR (3) :
– “Stato normativo: solo per uso di ricerca, non per uso in procedure diagnostiche.”
Spiegazione : non utilizzare il risultato del test da solo, senza altri test di laboratorio (anticorpi, ecc.) per diagnosticare infezione o malattia. Cosa che al contrario, viene praticata a senso unico in Italia e nel mondo da gennaio.
Il documento continua, dichiarando che possa esserci :
– “interferenza non specifica di virus influenzale A (H1N1), virus influenzale B (Yamagata), virus respiratorio sinciziale (tipo B), adenovirus respiratorio (tipo 3, tipo 7), virus della parainfluenza (tipo 2), Mycoplasma Pneumoniae, Chlamydia Pneumoniae , ECCETERA.”
Spiegazione : Sebbene questa azienda affermi che il test sia in grado di rilevare il nuovo tipo di coronavirus (SARS-CoV-2 ), indica anche che il test può essere FALSAMENTE positivo se il paziente ha uno o più virus e batteri irrilevanti nel suo corpo.
– Il documento specifica poi alla voce “Applicazione” che essa sia unicamente “Qualitativa”
Spiegazione : questo significa chiaramente che il test non sia adatto per rilevare la quantità di virus presente nel corpo del paziente. Anche supponendo che sia in grado di rilevare la presenza del virus SARS-CoV-2 (inizialmente conosciuto come “2019-nCoV”) in un paziente, non mostra QUANTO virus sia presente nel corpo.
Difatti, come spiega il medico epidemiologo Stafano Petti, professore al dipartimento di Malattie Infettive e Salute Pubblica dell’università Sapienza di Roma :
“…L’infezione non si trasmette con un singolo microrganismo ma con un numero minimo, la cosiddetta “carica minima infettante”. Che, nel caso del coronavirus, patogeno semi-opportunista, deve essere alta. Cioè per ammalarsi è necessario inalare molti microorganismi in un tempo relativamente breve.” (4)
Infine, il documento segue :
– “Il risultato del rilevamento di questo prodotto è solo per riferimento clinico e non deve essere utilizzato come unica prova per la diagnosi e il trattamento clinici. La gestione clinica dei pazienti deve essere considerata in combinazione con sintomi / segni, anamnesi, altri test di laboratorio e risposte al trattamento. I risultati del rilevamento non devono essere utilizzati direttamente come prove per la diagnosi clinica e sono solo per riferimento ai sanitari”.
Tradotto : il test non può essere utilizzato come base esclusiva per la diagnosi di COVID su di una persona, ma accompagnato da altri test di laboratorio, ecc.. Eppure, questo è esattamente ciò che le autorità sanitarie stanno facendo in tutto il mondo : tutti i test positivi sono stati e devono essere segnalati alle agenzie governative, venendo conteggiati come casi di COVID.
I risultati di un recentissimo studio scientifico hanno riscontrato che i soggetti lì testati con questo nuovo test per il nuovo Coronavirus, siano risultati per l’80,33% falsi positivi al test.
Lo studio poi specifica che “…Sui risultati positivi negli screening (nel mondo, NDT) il tasso di falsi positivi finora non è stato riportato. Ma chiaramente il tasso di falsi positivi durante lo screening è IMPORTANTE nel controllo e nella prevenzione della Covid-19.” (5)
Anche il rapporto redatto dall’agenzia di controllo sanitario “Centers for Disease Control and Prevention” (CDC) e pubblicato sul sito della agenzia di regolamentazione “Food and Drugs Administration” (FDA), su questo tipo di nuovo test dichiara che :
“Il rilevamento dell’RNA virale potrebbe non indicare la presenza di virus infettivo o che “2019-nCoV” sia l’agente causale per i sintomi clinici.” (6)
Quindi un test PCR positivo, non garantisce che il virus stia causando alcuna infezione. E il suddetto virus potrebbe anche non essere affatto nel corpo del paziente.
Riguardo a questa problematica, il medico pneumologo tedesco Wolfgang Wodarg ha riferito :
“…non è possibile determinare se le vittime siano morte di Coronavirus o piuttosto per altri virus (o altri batteri e patogeni, NDT) pur avendo anche il Coronavirus. (7)
Ad oggi non sono mai stati accompagnati test anticorpali e altri test sierologici di laboratorio che richiederebbero più tempo e di cui non tutte le strutture sanitarie dispongono. Il tutto è stato e sta venendo svolto alla carlona con “il tampone”.
E, a parte la Germania, non vengono nemmeno svolte le autopsie. In tutto il mondo.
Tanto meno in Italia : a Brescia e Bergamo, in cui vi sono stati decessi al di sopra della media di queste due province e dove sono avvenuti circa i 2/3 di tutti i decessi italiani classificati come “Covid”, i cadaveri vengono cremati.
Quindi :
gli individui di qualunque età (falsamente) positivi al test, con sintomi marcati di qualunque tipo (tosse, febbre alta, ecc.), vengono automaticamente ricoverati. Creando, nel già precario sistema sanitario, un sovraccarico.
+ SOVRACCARICO è uguale a + DECESSI.
Ma sopratutto, il rischio molto chiaro è che le persone diagnosticate come “casi confermati” di Covid, ricevano terapie farmacologiche e respiratorie, errate o superficiali (vedasi anche i farmaci sperimentali (8)) rispetto alla reale natura delle patologie respiratorie da cui sono affette, determinando un peggioramento delle condizioni.
E quindi, determinando ancora più decessi nei soggetti più sensibili.
Non a caso la politica italiana e il governo federale USA, ci terrebbero particolarmente a conferire l’immunità penale ai medici coinvolti nei (presunti) casi “Covid” (9 – 10)
FONTI :
(1) Istituto Superiore di Sanità – Sorveglianza Integrata COVID-19 in Italia
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Infografica_20marzo%20ITA.pdf?fbclid=IwAR05CIEB9EyF4-ybIFffSwGEIIgdLPoAN-Yb9Q6e71FFRWOg9l6Y-LUlTOw (definizione collocata in basso a destra, assieme al link per il sito dell’ECDC)
(2) European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) – “Case definition and European surveillance for COVID-19, as of 2 March 2020”
https://www.ecdc.europa.eu/en/case-definition-and-european-surveillance-human-infection-novel-coronavirus-2019-ncov (alla voce “confirmed case”)
(3) Kit SARS-CoV-2 Coronavirus Multiplex RT-qPCR
https://www.creative-diagnostics.com/sars-cov-2-coronavirus-multiplex-rt-qpcr-kit-277854-457.htm
(5) [Potential false-positive rate among the ‘asymptomatic infected individuals’ in close contacts of COVID-19 patients]. 5 marzo 2020 Department of Epidemiology and Biostatistics, School of Public Health, Xi’an Jiaotong University Health Science Center, Xi’an, China.
(6) “CDC 2019-Novel Coronavirus (2019-nCoV) Real-Time RT-PCR Diagnostic Panel”
https://www.fda.gov/media/134922/download (ultimo punto del paragrafo “Limitations” a pagina 37 del PDF)
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