Antipirateria, operazione GdF in cinque regioni. Bagnoli Rossi (Fapav): “Nuovo Governo avvii presto iter nuova legge”

  ICT, Rassegna Stampa
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Antipirateria, nuova operazione della Finanza

Individuata una rete interregionale di condivisione e diffusione non autorizzata di film, serie, contenuti di intrattenimento protetti da diritto d’autore, più copie pirata di quotidiani e riviste pubblicati dai principali gruppi editoriali nazionali.

L’operazione antipirateria è stata condotta dagli agenti del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza di Roma e ha portato al sequestro di 545 risorse informatiche, principalmente canali Telegram, ma anche siti web, impiegate nella diffusione dei contenuti pirata.

Effettuate perquisizioni nei confronti di 8 persone, residenti in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Campania, gravemente indiziate di essere gli amministratori dei canali social.

Coinvolti dell’indagine 430 mila utenti Telegram

Un sistema illecito, secondo i finanzieri, “che ha consentito ad oltre 430.000 utenti iscritti ai canali Telegram il completo accesso – senza alcuna forma di abbonamento o pagamento — a contenuti editoriali tutelati dal diritto d’autore, ha assicurato agli indagati una contropartita economica illecita”.

La violazione dei diritti di proprietà intellettuale costituisce un’attività illecita estremamente lucrativa per

le organizzazioni criminali e genera notevoli danni per l’economia legale”, si legge nel comunicato della Guardia di Finanza.

Le risorse digitali a disposizione dei criminali online purtroppo aumentano non solo di numero, ma soprattutto di capacità di diffusione e di attrazione di nuovi utenti/clienti.

L’unione fa la forza

Attività illecite che causano danni economici gravissimi all’industria dei contenuti e non solo. È di qualche giorno fa la decisione del Tribunale di Milano che ha disposto la rimozione di tutti i contenuti pirata da TNTVillage, accogliendo la richiesta dell’Associazione Italiana Editori (AIE) e della Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali (FAPAV).

TNTVillage è un popolare sito italiano di indicizzazione di file torrent, che permetteva a chiunque di scaricare centinaia di migliaia di contenuti protetti, inclusi libri, film, show televisivi e cartoni animati. Sulla piattaforma erano disponibili per la condivisione senza autorizzazione 135mila titoli di libri e 230mila film protetti da copyright.

Bagnoli Rossi (FAPAV): “Riprendere quanto prima il processo avviato dalla precedente legislatura in merito alla nuova legge antipirateria

Bene l’operazione condotta dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza di Roma in merito al sequestro di 545 canali illeciti su Telegram che condividevano illegalmente contenuti protetti dal Diritto d’Autore”, ha commentato il Presidente FAPAV, Federico Bagnoli Rossi.

Il bacino di utenti, oltre 430mila, rende contezza di un fenomeno sommerso dalle dimensioni importanti con conseguenze determinanti per il futuro dell’industria dei contenuti culturali. Per il solo settore audiovisivo parliamo di 1.7 miliardi di euro di danni al Sistema Paese e 9400 posti di lavoro a rischio. E’ fondamentale non abbassare la guardia e l’auspicio è che il nuovo Parlamento possa riprendere quanto prima il processo avviato dalla precedente legislatura in merito alla nuova legge antipirateria”, ha concluso il Presidente della Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali.

I dati sulla pirateria in Italia

Secondo l’ultima indagine sulla pirateria audiovisiva condotta da FAPAV/Ipsos, infatti, questo tipo di criminalità provoca danni ingenti, sia in termini di fatturato, circa 1,7 miliardi di euro, sia come Pil, circa 716 milioni di euro; sia come entrate fiscali per lo Stato, circa 319 milioni di euro, che potrebbero essere impiegati in servizi pubblici a disposizione della collettività.

Secondo un’inchiesta condotta da Aie, i numeri della pirateria sono gravissimi per l’editoria, con il fenomeno criminale che cresce del 5% su base annua e una perdita in termini di fatturato stimata in 771 milioni, mentre per l’intero indotto è di circa 1,88 miliardi di euro.

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