Nel suo primo intervento pubblico, Vittorio Colao ha indicato le priorità per la transizione digitale dell’Italia da raggiungere entro il 2030.
Le priorità
- Le reti a banda larga e l’accesso. “Non stiamo procedendo bene su questo aspetto, perché stiamo escludendo cittadini in aree non connesse, a partire dagli studenti”, ha detto nel corso dell’evento di ASviS in cui è stata presentata l’analisi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“Dopo 12 settimane gli studenti, che non ricevono una formazione a causa del divario digitale, avranno questo svantaggio nel corso della loro vita. È terribile. Non possiamo permetterci più di perdere tempo, con anni di ritardo nella realizzazione della banda ultra larga e nell’accesso distribuito alle reti. Questa è la principale priorità”, ha sottolineato il ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale.
- Sanità digitale. “Offrire servizi sanitari in modo digitale su tutto il territorio nazionale, come l’assistenza da remoto. Occorre quindi spendere di più rispetto ai fondi previsti nel PNRR”, ha annunciato Colao. Il precedente governo aveva previsto 20 miliardi per la sanità digitale (telemedicina ed innovazione nell’assistenza).
- PA digitale, come vero alleato dei cittadini per la transizione digitale del Paese. “Realizzabile con Cloud pubblico, l’infrastruttura sarà meno costosa e più sicura”, ha detto Colao, che vuole con “un coordinamento per avviare tutta la certificazione digitale: basta fornire sempre le stesse credenziali agli sportelli o servizi Pa”.
- Abilitazione di un sistema nazionale per la gestione dei dati, “anonimizzati, per offrire migliori servizi ai cittadini e un feedback al Parlamento sulle policy”, ha spiegato.
- Istruzione e Ricerca. “Puntare sulle materie STEM, rivedere gli ITS, in Germania sono il pilastro per l’occupazione”, ha ricordato Colao, che punta anche a “creare hub d’innovazione pubblico-privato” e “più sostegno alla ricerca e più collaborazione tra Pa e privato per realizzare le idee”.
- Evitare norme e limiti che ostacolano realizzazione idee. Questo traguardo è da raggiungere, perché, ha detto, “non è vero che non siamo bravi a fare rete. Non siamo forti nella velocità e capacità di mettere a frutto le innovazioni. Abbiamo norme e limiti che non sono un ostacolo alle idee, ma alla loro realizzazione”.
- Cybersecurity: “Più risorse per chi protegge lo Stato e cittadini e per chi sviluppa software. Potenziare in maniera organica tutta la filiera della cybersecurity”. Ecco l’ultima, ma non meno importante, priorità indicata dal ministro Colao.
L’obiettivo
Giovani. “Non ci sarà una transizione digitale senza un investimento per e con i giovani. Nel 2030”, ha concluso Colao, “vogliamo una migliore qualità della vita grazie alla tecnologia impiegata in modo inclusiva. I giovani sono il mio punto di riferimento”.
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