Kaspersky ha pubblicato un nuovo studio in cui analizza il rapporto tra i sistemi automatici e i “colleghi” umani.
La ricerca ha evidenziato che la maggior parte dei dipendenti non è pronta a concedere ai robot una completa autonomia, poiché ritiene che in caso di malfunzionamento o attacco informatico, i processi produttivi gestiti dai robot non possano essere ripristinati rapidamente.
In Italia, l’82% dei dipendenti ritiene che il recupero possa richiedere alcuni giorni o più. I criminali informatici possono attaccare le aziende attraverso diversi canali, come e-mail, spazi virtuali e sistemi embedded, e sono costantemente alla ricerca di nuove vie per colpire.
L’adozione di tecnologie come la robotica nei processi aziendali può aumentare l’efficienza produttiva, ma può anche creare problemi di sicurezza e affidabilità.
L’indagine di Kaspersky ha quindi cercato di capire quali sfide o problemi di sicurezza sorgono quando vengono implementati robot nei posti di lavoro.
I risultati hanno mostrato che la maggior parte dei dipendenti è consapevole dei rischi di sicurezza legati all’utilizzo dei robot, ma solo l’8% ritiene che questi possano essere riparati rapidamente in caso di attacco informatico.
Più della metà prevede che il ripristino richieda alcune settimane o più, mentre il 25% ritiene che il ritorno ai normali processi produttivi possa avvenire entro pochi giorni.
Di chi è la colpa?
Secondo il sondaggio, le persone sono preoccupate per la mancanza di controllo e regolamentazione da parte di terzi riguardo all’autonomia dei robot. La metà degli intervistati (51% in Italia, 59% in Europa) afferma di non essere sicura di chi debba assumersi la responsabilità finale in caso di guasto o attacco informatico ai robot.
La maggioranza degli intervistati (66% in Italia, 69% in Europa) ritiene che i robot possano aumentare l’efficienza produttiva, ma solo con la supervisione dell’uomo. Solo un quarto dei dipendenti in Italia (25%; 18% in Europa) è disposto ad affidare completamente la gestione di qualsiasi processo produttivo a un robot basato sull’intelligenza artificiale.
Andrey Suvorov, Head di KasperskyOS Business Unit, ha commentato: “Molti dipendenti hanno sentimenti contrastanti nel valutare il grado di protezione dei robot. Sono convinti che sia necessario prestare maggiore attenzione alla loro sicurezza e scettici sulla rapidità con cui un robot può riprendersi dopo un incidente informatico”.
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