Il ransomware-as-a-service è l’arma preferita dei cybercriminali

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OpenText Cybersecurity, fornitore di soluzioni di sicurezza per aziende di ogni dimensione, ha pubblicato “Nastiest Malware of 2023”, la classifica annuale sui principali malware sul mercato. Il ransomware continua a essere la minaccia più temuta, col modello ransomware-as-a-service (RaaS) che è diventato l’arma preferita dei cybercriminali.

In cima alla classifica dei malware di quest’anno c’è Cl0p, la piattaforma ransomware-as-a-service diventata famosa dopo aver sfruttato la vulnerabilità zero-day di MOVEit Transfer in diversi attacchi tra i quali quello contro Sony e quello contro Ofcom. A seguire troviamo Black Cat, successore di REvil, noto per aver colpito l’MGM Casino Resorts e altre catene di hotel di lusso.

ransomware-as-a-service - Credits: nicescene - Depositphotos

Credits: nicescene – Depositphotos

Il terzo ransomware più temuto è stato Akira: il malware attacca principalmente piccole e medie imprese e ha preso di mira i prodotti VPN di Cisco per violare reti aziendali e sottrarre dati. In classifica c’è anche Royal, un possibile erede di Ryuk che utilizza strumenti Whitehat per muoversi lateralmente negli ambienti aziendali e ottenere il controllo di tutti i dispositivi. La particolarità di Royal è l’uso della crittografia parziale per consentire al gruppo criminale di scegliere solo un numero specifico di dati da crittografare.

Seguono Lockbit 3.0, in classifica per il terzo anno, più modulare ed evasivo dei suoi predecessori, e Black Basta, uno dei RaaS più attivi del momento che sta colpendo ogni settore indiscriminatamente.

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