Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno svelato la loro nuova variante di prossima generazione del loro venerabile carro armato principale “Merkava” (MBT).
Chiamato “Barak” (che significa “Fulmine”) o “Merkava IV”, questo MBT di quinta generazione incorpora l’intelligenza artificiale (AI) per renderlo ancora più letale. Il nuovo carro armato è stato sviluppato appositamente per puntare rapidamente sui bersagli e colpire le forze nemiche prima che possano colpire.
Nuovo e migliorato
Sviluppato negli ultimi cinque anni congiuntamente dal Ministero della Difesa israeliano e dall’IDF, Gerusalemme ha annunciato che questo carro armato è cruciale per il futuro della nazione. I miglioramenti rispetto alle varianti precedenti includono le tecnologie più recenti, come sensori, intelligenza artificiale, reti e sistemi di protezione attiva, anziché fare affidamento su progressi strutturali.
“La nuova era inaugurata dal carro armato ‘Barak’ è un passo avanti straordinario ed un’espressione delle capacità tecnologiche che migliorano continuamente e assicurano il vantaggio qualitativo dell’IDF, sia in difesa che in attacco”, ha affermato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant in un discorso dichiarazione martedì. “L’assorbimento del nuovo carro armato rappresenta un’enorme opportunità per migliorare l’efficacia operativa in preparazione della prossima campagna e un moltiplicatore di forza per l’IDF, la fanteria e il corpo corazzato”, ha spiegato il comandante della 401a brigata corazzata, il colonnello Benny Aharon.
Il 401°, sotto il Comando Sud di Israele, è una delle tre unità corazzate che compongono il corpo corazzato israeliano e riceverà il carro armato. Si prevede che il “Barak” sostituirà tutti i carri armati “Merkava 4” esistenti nella 401a Brigata entro la fine del 2025.
Il “Barak” riceverà anche il casco “IronVision”, sviluppato da Elbit Systems, che viene ora schierato insieme al ‘Barak’. Il casco sarà integrato con sensori all’esterno del carro armato per conferire al comandante una visione periferica simile a quella di un pilota da caccia, consentendogli di “vedere” oltre il carro armato attraverso telecamere e sensori.
Elmo Ironvision
Secondo Elbit, questo sistema fornirà al “Barak” capacità di elaborazione delle immagini per assistere i sensori del serbatoio nell’ordinamento dei dati e nel riconoscimento degli oggetti. L’autista, l’artigliere o il comandante possono quindi utilizzare gli schermi situati all’interno del serbatoio per indagare ed eliminare potenziali minacce. Il controller della pistola funziona come un joystick o come la levetta di controllo di volo del pilota. Inoltre, il carro armato è dotato del “Trophy Active Protection System” di Rafael.
Il “Barak” è inoltre dotato di touch screen e di un archivio di applicazioni operative per assistere l’equipaggio nelle missioni. Inoltre, può trasferire informazioni in tempo reale tra diversi rami militari.
Israele ha iniziato a pianificare il nuovo carro armato nel 2015 per far fronte alle esigenze operative emergenti. A quel tempo, i carri armati israeliani venivano utilizzati principalmente a Gaza, in particolare in contesti urbani, contro minacce non tradizionali, come militanti equipaggiati con granate lanciarazzi (RPG). La progettazione del serbatoio è stata finalizzata nel 2016 e il processo di sviluppo è iniziato nel 2018. Il serbatoio è ora pronto per l’impiego dopo le prove tecnologiche nel 2020 e nel 2021.
Arriverà molto presto in servizio
Il ministero non ha fornito dettagli sul numero di unità ordinate, sui tempi di dispiegamento o sul loro costo. Tuttavia, hanno menzionato che il prezzo è paragonabile al Merkava 4M (circa 3,5 milioni di dollari). La produzione del nuovo serbatoio è iniziata il mese scorso. Recentemente, una compagnia del Battaglione 52 del Corpo Corazzato ha ricevuto il suo primo “Barak”.
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