Pulp Fiction, il film più redditizio di Quentin Tarantino

  ICT, Rassegna Stampa
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Se pensate a Quentin Tarantino quale film vi viene subito in mente? Ovviamente dipende dai gusti personali, ma è molto probabile che pensiate ad uno dei più iconici: Pulp Fiction. Ecco, è il film di tarantino che si è rivelato più redditizio per il regista americano. Abbiamo preso i dati di budget e incassi dichiarati quando i film diretti da Tarantino sono usciti nelle sale: non parliamo di stile cinematografico, ma di numeri.

La classifica degli incassi dei film di Tarantino

Pulp Fiction è il film di Tarantino che, quando è uscito nel 1994, ha incassato di più al botteghino nel mondo in rapporto ai costi di produzione. Per realizzare il film sono stati necessari, infatti, 8 milioni di dollari (sono i dati dichiarati all’epoca) e gli incassi nel mondo sono arrivati a 212.894.846 dollari, secondo i dati del sito specializzato The Numbers. In sostanza, il budget è stato solo il 4% dell’incasso. L’unico film che si avvicina ad una proporzione di questo tipo è Jackie Brown: il budget è stato il 16% dell’incasso.

L’unico film di Tarantino che ha perso soldi

É ovvio che le produzioni successive, quando Tarantino è diventato un vero e proprio fenomeno con il suo stile inconfondibile, sono state molto più onerose e, quindi, sarebbe stato molto più difficile raggiungere risultati di questo tipo. É vero anche che nel caso di Gridhouse (il film diretto assieme a Robert Rodriguez) la pellicola è andata in perdita con un budget superiore all’incasso.

Pulp fiction, il film diventato un classico

Pulp fiction, comunque, ha anche un altro primato tra i film di Tarantino: è quello che ha ottenuto la percentuale più alta di incassi negli Stati Uniti in rapporto al totale (50,7%). Quello, invece, che in proporzione è andato meglio all’estero è stato The Hateful Eight: sono il 35,5% degli incassi è arrivato dagli Usa. Dal grafico in alto, invece, possiamo vedere qual è stato il film di Tarantino che ha ottenuto gli incassi complessivi maggiori. É stato Django Unchained con 449.841.566 dollari. Va detto che il film omaggio al Django di Sergio Corbucci del 1966 è stato anche il più costoso (100 milioni di dollari).

Quanti morti nei film di Tarantino?

Tarantino ha fatto scuola per il modo con il quale la violenza entra nei suoi film. Ci siamo messi così a contare (grazie anche al lavoro di Vanity Fair) quante persone vengono uccise in ogni film del regista americano. Ecco, la pellicola in cui muoiono più persone è Bastardi senza gloria con un conto approssimato di 396 morti: l’incendio finale basterebbe da solo per far diventare il film il primo per numero di vittime. Seguono in seconda posizione, le 75 morti sommate di Kill Bill vol. 1 e Vol. 2 e al terzo posto ecco Django Unchained con un totale di 64 morti. The Hateful Eight raggiunge un totale di 20 morti. In fondo alla classifica troviamo Le Iene (11 morti), Pulp Fiction (7 morti), Grindhouse – A prova di morte (6 morti), Jackie Brown (4 morti) e l’ultimo film di Tarantino, C’era una volta a… Hollywood (4 morti). Si accettano scommesse sul numero dei morti nel prossimo film di Tarantino.

I segreti di Pulp Fiction, dallo spin-off su Vincent Vega al segreto della valigetta

Ecco una piccola enciclopedia di curiosità su Pulp Fiction, la pellicola più famosa del maestro del cinema pulp, Quentin Tarantino. Se avete buona memoria e siete cinefili incalliti non bisogna ricordarvi chi è Mr. Blonde, alias Vic Vega, l’attore interpretato da Michael Madsen in Le Iene, ovvero il fratello di Vincent Vega, lo storico personaggio di Pulp Fiction interpretato da John Travolta. Ebbene Quentin Tarantino aveva un film spin-off in fase di sviluppo, intitolato proprio “Double V Vega”. Questo progetto però è stato scartato, la ragione? Entrambi gli attori erano troppo vecchi per interpretare versioni più giovani di se stessi.

Uma Thurman inizialmente ha rifiutato il ruolo di Mia Wallace. Quentin Tarantino però la voleva a tutti i costi. Così le ha letto tutta la sceneggiatura al telefono convincendola finalmente ad assumere il ruolo.

Il film come sappiamo è costato solo 8 milioni di dollari. Ma, secondo il noto sito di cinema Imdb, il budget iniziale era ancora più basso. Ad alzare l’asticella del budget è stata la scritturazione di Bruce Willis.

A Uma Thurman inizialmente non è piaciuta la canzone della scena culto del Twist Contest di Jack Rabbit Slim (“You Never Can Tell” di Chuck Berry) quando balla con John Travolta. Così ne ha parlato con Quentin Tarantino dicendo semplicemente al regista “non suona bene”. Tarantino ha semplicemente risposto “fidati di me, è perfetta”.

La parola f..k viene pronunciata ben duecentosessantacinque volte.

Ezechiele 25:17, ecco da dove proviene il verso biblico di Pulp Fiction

La famosa citazione biblica che Jules recita alla fine del film è ispirata, come sappiamo, a Ezechiele 25:17 un passo dell’Antico Testamento. Tuttavia non è una creazione originale di Tarantino. Infatti il passo biblico, che lo ricordiamo è di fantasia e solo ispirato all’originale, è usato per la prima volta in Karate Kiba film del 1976 diretto da Simon Nuchtern, regista newyorkese attivo dal 1960 che ha diretto, scritto e prodotto numerosi film a basso budget.

Parte del ballo che Vincent (John Travolta) e Mia (Uma Thurman) eseguono al Jack Rabbit Slim è stato copiato, movimento per movimento, dal ballo eseguito all’inizio del classico di Fellini 8½ (1963) da Gloria Morin (Barbara Steele) e Mario Mezzabotta (Mario Pisu).

Ci sono state molte speculazioni su cosa c’è nella valigetta di Pulp Fiction, la teoria che va per la maggiore è che contenga i diamanti che rubano i protagonisti del film Le Iene. La verità è che Tarantino ha lasciato volutamente il mistero come suggestione per l’immaginazione degli spettatori. La valigetta ventiquattrore di Pulp Fiction al suo interno ha infatti solo una lampadina e una batteria.

I dati di riferiscono al: 1992-2022

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