TeamViewer conferma: spie russe hanno hackerato la rete aziendale

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TeamViewer è un software noto per facilitare l’accesso remoto a oltre 2,5 miliardi di dispositivi in tutto il mondo.

La sua tecnologia è stata spesso sfruttata anche da hacker malintenzionati per piantare malware sui dispositivi delle vittime. Stavolta, invece, è stato esso stesso vittima delle attenzioni dei malintenzionati, visto che la società che lo produce ha rivelato un attacco informatico in corso contro la sua rete aziendale.

Secondo una dichiarazione diffusa venerdì, la compromissione è stata attribuita a hacker sostenuti dal governo russo, noti come APT29 o Midnight Blizzard.

La società tedesca ha precisato che l’intrusione è iniziata il 26 giugno, sfruttando le credenziali di un account standard di un dipendente all’interno dell’ambiente IT aziendale.

TeamViewer ha rassicurato che l’attacco è stato confinato alla rete aziendale, mantenendo separate la rete interna e i sistemi dei clienti. Finora, non ci sono prove che l’attore della minaccia abbia avuto accesso all’ambiente di prodotto o ai dati dei clienti.

Martina Dier, portavoce di TeamViewer, non ha chiarito la capacità dell’azienda di determinare quali dati, se presenti, siano stati accessi o esfiltrati. E neppure come le credenziali del dipendente di TeamViewer siano state compromesse.

APT29, collegato al servizio di intelligence estero russo SVR, è noto per le sue tecniche di hacking semplici ma efficaci, come il furto di password, per condurre campagne di spionaggio furtive e prolungate.

L’intrusione, tuttora in corso, è iniziata il 26 giugno sfruttando le credenziali di un account standard di un dipendente.

Recentemente, l’SVR russo ha preso di mira diverse aziende tecnologiche, inclusa Microsoft, compromettendo la sua rete aziendale e rubando email di dirigenti per capire cosa si sapesse sugli hacker stessi.

La campagna di spionaggio russa ha colpito anche altre aziende tecnologiche e l’agenzia di cybersicurezza degli Stati Uniti, CISA, ha confermato la sottrazione di email del governo federale ospitate sul cloud di Microsoft.

Anche dopo mesi, Microsoft continua a lottare per eliminare gli hacker dai suoi sistemi, definendo la campagna in corso “un impegno significativo delle risorse e della coordinazione del governo russo“.

L’APT29 russo è stato inoltre ritenuto responsabile della campagna di spionaggio 2019-2020 contro la società di software SolarWinds.

In quell’occasione l’attacco ha visto il massiccio hacking delle agenzie del governo federale degli Stati Uniti tramite una backdoor malevola nell’omonimo software di SolarWinds. Ciò ha permesso agli hacker russi di accedere a numerose reti governative, inclusi il Tesoro, il Dipartimento di Giustizia e il Dipartimento di Stato.

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