Piccola riscossa dei ‘feature phone’, i telefoni più basici ed economici che non hanno tante funzioni e che riportano ad un’era tecnologica passata.
Nel mercato statunitense è un segmento di nicchia, ma che sta tenendo, anche perché i più giovani, la Generazione Z e i millennial, li usano per provare a disintossicarsi da smartphone e social media oramai onnipresenti. Tanto che hashtag come #bringbackfliphones su TikTok hanno raccolto milioni di visualizzazioni.
Gli analisti di Counterpoint Research prevedono che le vendite di feature phone raggiungeranno i 2,8 milioni nel 2023, stabili nel breve periodo poiché la domanda tiene. A spingere, oltre al desiderio di digital detox dei giovani, come spiega la società, anche la richiesta di consumatori che si rivolgono a telefoni più economici o usa e getta (come i turisti, ad esempio che comprano un secondo telefono per brevi periodi), alcune aziende che vogliono ridurre i costi (il prezzo di questi dispositivi va dai 20 ai 100 dollari), i paesi in via di sviluppo dove la connessione a Internet stenta.
Attualmente negli Stati Uniti il mercato dei feature phone (o dumbphones, il contrario di smartphone) contribuisce a poco più del 2% delle vendite complessive di cellulari. “Nel 2023 salirà leggermente ma si attesterà sempre intorno al 2-3%”, dice Maurice Klaehne, senior analyst di Counterpoint. Secondo le previsioni della stessa società per il settore degli smartphone, invece, il 2023 sarà un anno da dimenticare, il più buio del decennio con spedizioni globali giù del 6% a 1,15 miliardi di unità.
Si muove, secondo gli analisti, anche la situazione dei marchi che producono i feature phone. Tcl e Hmd Global (ora propritaria della telefonia Nokia) sono leader del mercato rispettivamente con una quota del 43% e del 26%, ma avanza la concorrenza di piccoli brand come Schok, Sonim e Tinno che stanno stipulando accordi con gli operatori telefonici. Per Counterpoint se venissero aggiunte funzioni leggermente più avanzate – vale a dire l’Nfc per i pagamenti digitali e le eSIM per passare agevolmente da un telefono primario ad uno secondario – questi dispositivi pur restando basici potrebbero diventare più attrattivi.
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