Maximo Ibarra, amministratore delegato di Sky Italia, non si dà per vinto e anzi rilancia all’indomani dell’assegnazione al duo Dazn-Tim dei diritti di trasmissione di sette partite in esclusiva della serie A nel prossimo triennio.
Questo in sintesi il messaggio del numero uno dell’emittente satellitare in un’intervista pubblicata oggi su Repubblica. ”Adesso resteremo la casa dello sport in tv, anche se non dovessimo avere i diritti per trasmettere la Serie A. E in generale Sky, con i suoi programmi e le sue produzioni, è molto più della Serie A, con un’offerta per tutte le età e tutta la famiglia”.
L’asta per i diritti non è ancora chiusa. Manca l’assegnazione dei diritti per tre partite in co-esclusiva. Una ricca offerta (87,5 milioni di euro) avanzata lunedì dall’emittente satellitare controllata da Comcast è stata rigettata dalla Lega. Adesso la Lega Serie A effettuerà un nuovo bando per questo pacchetto a cui potranno partecipare tutte le emittenti interessate, fra cui Mediaset, Amazon e Discovery Channel.
Vedremo come andrà a finire.
750 milioni da investire altrove
Ad ogni modo, comunque vada, Sky, ha detto Ibarra, ”ne esce utilizzando i 750 milioni che non abbiamo speso per i diritti della Serie A per altri scopi: acquisto di altri diritti, non solo nel calcio, produzione di nuovi contenuti anche grazie alla piattaforma paneuropea di Sky Studios. E poi con quattro nuovi canali di entertainment con il nostro marchio. E ancora, sfruttando la prevalenza tecnologica: la nostra piattaforma Sky Q non offre una semplice aggregazione di contenuti, ma permette a chi la usa di avere nella sua pagina principale un unico palinsesto che contiene tutto ciò che gli interessa: dai canali della stessa Sky, a operatori Over the top come Amazon Prime e Netflix, a Spotify. Proprio oggi annunceremo anche un accordo con Disney+, che sarà anch’ esso su Sky Q”.
Su Sky restano 400 partite all’anno
”Su Sky in ogni caso continueranno ad esserci almeno 400 partite l’anno. Fino a luglio, con gli Europei di calcio, ovviamente non cambierà nulla. Poi dalla prossima stagione avremo gli incontri di Champions League, Europa League. Europa Conference League, oltre alla Premier League e alla Bundesliga. E ancora continueremo ad essere la tv della Moto Gp e della Formula Uno, del tennis, del basket con la Nba, del rugby Per questo Sky continua a essere la casa dello sport”.
Pronti a ricorso all’Antitrust se comportamenti anti concorrenziali Dazn-Tim
”Se l’accordo tra Dazn e Tim avesse come obiettivo quello di escludere che la serie A possa essere trasmessa su tutti i device e su tutte le piattaforme, allora sarebbe un tema da valutare molto attentamente. Ovviamente verrà affrontato quando la gara sarà chiusa, ma vorrei ricordare fin d’ora che noi non abbiamo mai impedito a nessuno – Tim compresa – di avere i contenuti della Serie A sulla propria piattaforma”.
Neutralità tecnologica
Sarà quindi interessante verificare se dal prossimo campionato verrà garantita la cosiddetta “neutralità” tecnologica, per tutelare anche gli interessi degli abbonati – ultima ruota del carro in tutta questa vicenda anche per l’atteggiamento dei club, che hanno privilegiato su tutto il discorso eminentemente economico – o se la visione delle partire del massimo campionato sarà limitata allo streaming.
Vedremo.
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Sky resta aperta a trattare con Dazn
”Noi siamo sempre aperti, ovviamente -continua Ibarra-. Sarà un tema che potremo affrontare dopo che l’asta sui diritti si chiuderà definitivamente. Siamo stati partner di Dazn finora (vedi il canale 209 di Dazn nel bouquet di Sky ndr) e come dicevo ci aspettiamo che vengano adottati gli stessi criteri che Sky ha adottato da quando ha avuto sette partite di calcio in esclusiva. Del resto anche Tim Vision ha sulla sua piattaforma la nostra Now”.
Infine, Maximo Ibarra smentisce le voci di una sua possibile uscita dal gruppo.
Ibarra ‘Sky non si è defilata. Senza Serie A costi scalati in trasparenza’
Nella lunga intervista, Maximo Ibarra ha smentito che l’azienda di Comcast si sia defilata dalla corsa ai diritti tv della Serie A per il prezzo eccessivo in relazione alla chance di accrescere gli abbonati: “No, intanto perché le condizioni per noi sono diverse di quelle che ha avuto Dazn – la spiegazione -. Come si sa un provvedimento dell’Antitrust ci impedisce fino a maggio 2022 di acquisire i diritti in esclusiva, come ha potuto invece fare Dazn. E poi perché i diritti hanno un valore definito: abbiamo fissato un limite di prezzo oltre il quale non conveniva andare. La nostra offerta alla Lega prevedeva che accanto ad essa le stesse squadre di Serie A costruissero il canale della Lega: in questo modo si sarebbe arrivati ad eguagliare o addirittura a superare l’offerta che hanno accettato. Invece la Lega non ha voluto esplorare questa strada. Francamente non ho capito perché”.
Senza l’esclusiva della Serie A, i costi per gli abbonati scenderebbero: “Se la Serie A non ci fosse, ovviamente, scaleremo il costo dall’ abbonamento ai clienti in modo del tutto trasparente e proattivo – assicura Ibarra -.Ma i nostri clienti avranno sempre il vantaggio di una tecnologia all’avanguardia e di poter gestire tutto in un unico posto anche se in giro ci sono mille app diverse”.
L’offerta di Sky
Dalla stagione 2021/2022, Sky e NOW continueranno a proporre agli abbonati un’amplissima offerta sportiva con oltre 400 partite tra UEFA Champions League, UEFA Europa League e UEFA Europa Conference League, ed il grande sport in diretta con i motori, il tennis, il basket NBA, il rugby e molto altro.
In aggiunta Sky continuerà ad offrire ai propri abbonati, anche news, serie tv e intrattenimento tutto in un unico posto, attraverso l’innovativa piattaforma Sky Q che aggrega le principali app.
La società continuerà ad investire negli Sky Original, nel lancio di nuovi canali Sky e nelle tecnologie più innovative, come Sky Wifi, il servizio ultra broadband in collaborazione con Open Fiber e Fastweb.
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