UE e la sua “sostenibilità” stanno spingendo Exxon alla fuga dall’Europa? I danni economici sarebbero fortissimi

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ExxonMobil sarà costretta a chiudere la propria attività in Europa se l’Unione Europea non alleggerirà in modo sostanziale le proprie normative sulla sostenibilità che impongono sanzioni alle aziende in caso di non conformità, ha dichiarato lunedì l’amministratore delegato Darren Woods a Reuters.

L’anno scorso, l’UE ha formalmente adottato la direttiva sulla due diligence in materia di sostenibilità delle imprese (CSDDD). Queste nuove norme a livello europeo introducono obblighi per le grandi aziende in merito agli impatti negativi delle loro attività sui diritti umani e sulla protezione dell’ambiente. La direttiva UE fa parte degli sforzi del blocco per allineare le aziende con cui commercia all’obiettivo di raggiungere lo zero netto entro il 2050.

La nuova normativa prevede inoltre che le aziende che risultano non conformi in materia di sostenibilità aziendale, compreso l’impatto ambientale, possano essere multate con il 5% del loro fatturato globale annuo.

ExxonMobil e altre società, tra cui QatarEnergy, l’azienda statale del secondo esportatore mondiale di GNL dopo gli Stati Uniti, si sono opposte alla direttiva UE e hanno criticato aspramente le nuove norme.

“Se non possiamo essere un’azienda di successo in Europa e, cosa ancora più importante, se iniziano a cercare di applicare la loro legislazione dannosa in tutto il mondo dove operiamo, diventa impossibile rimanere lì”, ha dichiarato Woods di Exxon in un’intervista a Reuters a margine della conferenza sull’energia ADIPEC ad Abu Dhabi.

Sotto la forte pressione delle aziende di tutto il mondo, il mese scorso il Parlamento europeo ha accettato di rivedere il regolamento.

Exxon, il Qatar e gli Stati Uniti vogliono cambiamenti profondi o il ritiro della politica.

Queste norme e la “crociata” dell’UE verso lo zero netto sono una minaccia per l’accordo commerciale tra Stati Uniti e UE, ha dichiarato a settembre il segretario all’Energia degli Stati Uniti Chris Wright al Financial Times. Attualmente la Von der Leyen le avrebbe sospese per gli USA.

Woods di Exxon ha affermato in una recente intervista a Bloomberg che la direttiva dell’UE è “la peggiore normativa che abbia mai visto da quando ricopro questa carica”. Francamente è difficile dargli torto, ma questo ha sfornato un Parlamento e una Commissione dominati dai socialisti.

Secondo il dirigente, gli sforzi dell’UE per rispondere alle pressioni delle lobby non stanno producendo risultati concreti.

“Semmai, sta confondendo le idee e, a mio avviso, aumentando ancora di più l’esposizione, perché ha ampliato il margine di interpretazione”, ha dichiarato oggi Woods a Reuters.

Ricordiamo che Exxonmobile ha già cancellato un investimento di 100 milioni nel settore del riciclo della plastica, proprio per le normative europee confuse e contradditorie.

Distributore della Exxon

Distributore della Exxon

Domande e risposte

  • Cos’è esattamente la direttiva CSDDD che spaventa Exxon? È la “Direttiva sulla due diligence in materia di sostenibilità delle imprese”. In sintesi, obbliga le grandi aziende che operano in UE a monitorare e prevenire attivamente gli impatti negativi su ambiente e diritti umani lungo tutta la loro catena di fornitura globale. La vera minaccia, però, è la sanzione: la direttiva prevede multe fino al 5% del fatturato globale (non solo europeo) per chi non si adegua, un importo spropositato che le aziende vedono come un rischio ingestibile e un’ingerenza extraterritoriale.
  • Perché anche gli Stati Uniti sono contrari a questa norma europea? Gli Stati Uniti vedono la CSDDD non solo come un problema per le loro multinazionali (come Exxon), ma come una minaccia geopolitica ed economica. Il Segretario all’Energia USA l’ha definita una “crociata” che rischia di danneggiare l’accordo commerciale transatlantico. Applicando norme europee a catene di valore globali, l’UE sta di fatto cercando di imporre i propri standard al resto del mondo. Washington teme che questa mossa danneggi la competitività delle sue imprese e crei attriti commerciali non necessari tra alleati.
  • Le modifiche proposte dall’UE stanno risolvendo il problema? No, secondo il CEO di Exxon, Darren Woods, le stanno peggiorando. Nonostante le proteste abbiano spinto il Parlamento UE a rivedere il testo, Woods sostiene che i tentativi di mediazione stiano solo “confondendo le idee”. Invece di chiarire gli obblighi, le modifiche avrebbero “ampliato il margine di interpretazione”. Per un’azienda, l’incertezza normativa è spesso peggio di una regola severa ma chiara, perché aumenta l’esposizione a rischi legali e rende impossibile pianificare gli investimenti.
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