La crisi dei prezzi dell’energia
Il gas rimane strategico nel mix energetico europeo, anche alla luce dell’attuale crisi dei prezzi dell’energia che vede gli Stati dell’Unione ancora muoversi in ordine sparso.
A Brexelles, dove è in corso il vertice del Consiglio europeo, sembra esser passata la linea tedesca del “meglio attendere che passi la tempesta”, cioè: ogni Paese gestirà la crisi energetica a modo suo.
Il nostro Presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella conferenza stampa del pomeriggio ha ribadito però alcune priorità al momento fondamentali. In primo luogo, ha detto Draghi, “è necessario preparare subito un sistema di stoccaggio del gas integrato con le rete delle scorte, questo per proteggere in egual misura tutti i Paesi dell’Unione”.
Rinnovabili sono il futuro, ma nell’immediato non si rinuncia al gas
Riguardo all’energia pulita e al processo di decarbonizzazione, il Premier ha sottolineato che “nel lungo periodo è sulla strategia delle rinnovabili che bisogna puntare”.
C’è però un problema, che è di convenienza in un certo modo, ma anche di visione generale: “è difficile rinunciare al gas immediatamente per molti Paesi” e comunque, “se i prezzi del gas salgono si pone un problema anche di finanziare questo percorso”, riferendosi sempre alle rinnovabili.
Autonomia energetica per l’UE
Come dire, la transizione ecologica ed energetica non si mettono in discussione, ma bisogna procedere per gradi, perché soprattutto l’industria ha i suoi tempi.
Se le fonti rinnovabili non possono che essere il nostro punto di arrivo, ha dichiarato il nostro Presidente del Consiglio, è il caro prezzi dell’energia a preoccupare molto al momento, perché “mostra la necessità di avere una strategia che punta all’autonomia dell’Unione ed è su questo che la Commissione comincerà a lavorare”.
Migranti, pensioni, PNRR, vaccini
Tra gli altri temi critici su cui c’è stato confronto in Consiglio c’è quello dei migranti, con il forte disaccordo di molti Paesi, “compresi noi”, rispetto alla proposta di finanziare e costruire un muro sulle frontiere orientali, “ha prevalso l’equilibro tra responsabilità e solidarietà”, concetto inserito nel testo attuale.
Sull’Italia il Premier ha ribadito il pensiero già espresso sulle pensioni, cioè “no quota 100”, perché “occorre assicurare una gradualità nel passaggio” e comunque c’è tempo ancora un anno per parlarne, mentre sul PNRR “non c’è nessun ritardo, abbiamo rispettato tutti gli appuntamenti e continueremo a farlo”.
Ancora, sulle vaccinazioni contro il Covid-19, Draghi ha detto che “la terza dose del vaccino sarà necessaria per certe categorie specialmente”, come i più anziani e i più vulnerabili, “è importante che la campagna di vaccinazione continui ad andare bene. Noi abbiamo vaccinato di più di altri Paesi Ue”.
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