Nei giorni scorsi Donald Trump aveva annunciato che il 15 novembre avrebbe dato una notizia di estrema importanza, probabilmente l’annuncio della sua corsa per le elezioni presidenziali del 2024. Tutto lasciava presagire che fosse il momento giusto per qualche uscita clamorosa, soprattutto perchè si prevedeva “L’onda rossa” delle vittore del GOP alle elezioni di Midterm.
Quest’onda non c’è stata, o meglio è stata molto meno di quanto ci si aspettasse. Anzi la cosiddetta “Squad”, i gruppi della sinistra estrema che fanno capo alla Ocasio Cortez sono riusciti a piazzare tutti i loro nomi. Alcuni candidati filo trumpiani, come il noto medico TV USA, il dotto Oz, non sono riusciti a vincere delle sfide che apparivano in discesa. Tra i vari stati perfino il Texas ha visto una piccola vittoria dei Dem, anche se dovuta a un ridisegno dei collegi, e solo la Florida di DeSantis e Rubio ha dato dello buone soddisfazioni al GOP. Questo non significa che i Dem abbiano vinto, anzi in questo momento non c’è ancora sicurezza sulle maggioranze nel Senato o alla Camerca, ma anche se il partito Repubblicano vincesse sarebbe per numeri minimi.
Forse l’ex presidente dovrebbe rivedere le sue strategie: proprio i suoi più stretti alleati, quelli per cui si è speso di più, sono fra gli sconfitti. Qualcosa nel messaggio nel GOP non ha funzionato, nei toni o nei contenuti, e se non riesce a battere un governo debole e confusionario come quello Biden, che deve affrontare i problemi dell’inflazione e dei conflitti all’estero, allora forse bisogna ripensare qualcosa. Magari è troppo presto per annunciare una discesa in campo e sarebbe meglio lavorare sulla strategia politica e sull’ottimizzazione della raccolta delle risorse. Altrimenti c’è il rischio di avere delle nuove delusioni..
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