Keira Knightley vuole il copyright sul suo volto per proteggersi dall’AI (l’opposto di Bruce Willis)

  ICT, Rassegna Stampa
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Keira Knightley vuole mettere il copyright sul suo volto di attrice famosa, per impedire all’Intelligenza Artificiale di usarlo senza il suo permesso per dei video deepfake in rete. La star del film Pirati dei Caraibi ha detto che si sta già attivando per proteggere la sua voce dalle imitazioni dell’AI, ma il prossimo step per lei è appunto la protezione del volto.

Knightley ha detto: “Al momento per le attrici la preoccupazione riguarda la voce e stanno cercando di proteggere l’industria del doppiaggio”.

Tra voce e immagini

“Ma il prossimo passo sarà mettere sotto copyright la mia faccia. L’intelligenza artificiale ha il potenziale per essere catastrofica: spero che i governi intervengano e la regolino”.

L’attrice, madre di due figlie, ha anche chiesto una migliore regolamentazione di Internet e dei social media per proteggere le sue figlie.

Le sue osservazioni arrivano nel mezzo degli scioperi di scrittori e attori negli Stati Uniti, alimentati dall’uso dell’intelligenza artificiale per sostituire gli attori umani.

Studios famelici di copie digitali

Grandi studios tra cui Amazon, Netflix e Apple stanno proponendo di utilizzare l’intelligenza artificiale per sostituire gli esseri umani con scansioni digitali in cui le sembianze di un attore possono essere sovrapposte a una controfigura.

Gli attori e gli scrittori di Hollywood sono attualmente uniti nel loro primo “doppio sciopero” in più di 60 anni e hanno promesso che proteggeranno ogni lavoratore del settore dall’essere sostituito dall’intelligenza artificiale.

Ciò accade perché le celebrità sono diventate sempre più bersagli della tecnologia deepfake, che può utilizzare le loro voci e le loro sembianze per qualsiasi cosa, dalla pubblicità alle canzoni false e alla pornografia.

Bruce Willis ha ceduto il suo volto a società di deepfake

Bruce Willis la pensa in modo completamente opposto. L’attore ha ceduto i diritti del suo volto ad una azienda di deep fake che continua a girare film e pubblicità sfruttando la sue sembianze, pagandogli i diritti anche ora che è malato di demenza senile.  

L’attore statunitense, a cui è stata diagnosticata la demenza frontotemporale l’anno scorso, è stato recentemente falsificato per “comparire” in una pubblicità in cui era legato a una bomba sul retro di uno yacht, mentre diceva “Mississippi” con un accento russo.

In seguito, la questione “Chi possiede Bruce Willis” è diventata una preoccupazione per SAG-AFTRA, il sindacato Usa che rappresenta attori e volti noti dei media, che da allora lotta contro i contratti che sfruttaano l’ingenuità dei loro membri riguardo all’intelligenza artificiale.

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