Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.
Già lo scorso anno, con la guerra tra Russia e Ucraina, abbiamo visto come le tensioni geopolitiche possono avere riflessi importanti sul mercato dell’energia elettrica e del gas. Ora la guerra in Israele sta causando un nuovo rialzo dei prezzi della luce e del gas sul mercato all’ingrosso.
Le incertezze in Medio Oriente hanno subito fatto salire gli indici di riferimento della luce e del gas, comportando un aumento tanto dei prezzi all’ingrosso quanto dei futures delle quotazioni 2024. Secondo le previsioni, è probabile che quest’impennata dei prezzi all’ingrosso si traduca in un aumento delle bollette di almeno il 10%.
Chi sta valutando l’idea di cambiare tariffa o di passare al mercato libero farebbe bene ad agire subito, prima che i prezzi risalgano. Attraverso il comparatore di SOStariffe.it si possono facilmente individuare le tariffe luce e gas più convenienti del periodo e valutare la convenienza di sottoscrivere una tariffa a prezzo bloccato. Queste soluzioni garantiscono una protezione dai rincari per almeno 12 mesi.
Qual è stato l’impatto della guerra in Israele sui prezzi di luce e gas
Osservando l’andamento del Prezzo Unico Nazionale (PUN) e del Punto di Scambio Virtuale (PSV), rispettivamente i valori di riferimento usati dai fornitori per determinare i prezzi dell’energia elettrica e del gas, si nota come ci sia stato un netto aumento delle quotazioni tra la prima e la seconda settimana di ottobre, in concomitanza con l’inizio della guerra tra Israele e Palestina.
In particolare, il prezzo dell’elettricità è passato da circa 0,12 /kWh a inizio ottobre a circa 0,16 /kWh a metà mese. Il prezzo del gas ha avuto un andamento molto simile: se nella prima settimana del mese il PSV oscillava attorno a 0,35 €/Smc, nella seconda settimana del mese gli scambi sono avvenuti a un prezzo attorno a 0,45 €/Smc.
L’aumento dei prezzi è stato del 19% sul mercato dell’energia elettrica e del 21% sul mercato del gas. A crescere sono stati sia i prezzi a cui vengono scambiati luce e gas sia i futures, i contratti che determinano i prezzi a cui saranno scambiati energia e gas il prossimo anno. Si tratta, in ogni caso, di una situazione instabile e che andrà valutata nel corso delle prossime settimane. Il prezzo per il mese di ottobre 2023 sarà definito a inizio novembre.
Dobbiamo aspettarci un aumento delle bollette?
L’aumento dei prezzi determinato dalle tensioni a livello internazionale va a sommarsi al naturale aumento delle tariffe determinato dall’aumento stagionale della domanda di energia e gas, traducendosi in un probabile aumento delle bollette.
Secondo le stime fatte da Segugio.it è lecito aspettarsi un aumento delle bollette di almeno il 10%, soprattutto a carico di chi ha scelto un’offerta di tipo indicizzato. L’aumento è generalizzato e coinvolge tutte le categorie di clientela, a partire dai single fino ad arrivare alle famiglie più numerose.
Le uniche categorie che non subiranno aumenti nell’immediato sono le persone che hanno attivato un contratto di fornitura a prezzo bloccato. Il prezzo fisso, infatti, garantisce una protezione dai rincari, almeno fino alla fine del periodo promozionale.
Quali scelte fare per risparmiare sulle bollette luce e gas
Di fronte a una situazione di mercato caratterizzata da una forte incertezza è bene guardarsi intorno e fare scelte oculate per mantenere al minimo le tariffe delle proprie bollette.
Confrontare le offerte dei diversi fornitori luce e gas è la prima cosa da fare, per capire quali sono le tariffe più convenienti e per verificare quanto si può risparmiare rispetto al contratto attuale. Utilizzando il comparatore di SOStariffe.it si può verificare come le tariffe più basse al momento abbiano una struttura indicizzata. Oltre a considerare queste opzioni potrebbe essere utile valutare un’offerta a prezzo bloccato.
Optare per una tariffa luce o una tariffa gas a prezzo bloccato è una scelta prudente per evitare di pagare di più in caso di improvvisi rialzi dei prezzi sul mercato all’ingrosso. Anche se il prezzo a kWh o a Smc è leggermente più alto rispetto alle tariffe indicizzate, un’offerta bloccata in prospettiva potrebbe tradursi in un risparmio, dal momento che permette di evitare l’aumento dei prezzi che si verificano sul mercato all’ingrosso.
Chi ha intenzione di passare al mercato libero o di cambiare fornitore in questo periodo deve quindi prestare particolare attenzione alle offerte e valutare con attenzione i prezzi proposti dai diversi fornitori della luce e del gas.
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