Rete Lepida, ecco la backbone di secondo livello

  ICT, Rassegna Stampa
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Nuove sedi collegate, nuovi servizi erogati e nuove richieste di potenziamento della banda erogabile nei Punti di Accesso Lepida: la Rete Lepida cresce sia in termini numerici, numero di sedi, che in termini di banda erogata, nuovi servizi erogati sui PAL e traffico dai punti WiFi.

Per far fronte a questa tendenza costante, Lepida sta continuando a progettare, ingegnerizzare e realizzare la “Backbone di Secondo Livello” (B2L), un’evoluzione tecnologica delle Rete Lepida che permette di estendere alcune funzioni strutturali in maniera più distribuita all’interno del territorio regionale.

Lo scheletro primario della rete, “Backbone originaria”, è basato su tecnologia MPLS e collega, attraverso la rete ottica di trasporto DWDM, i 10 nodi (POP, Point of Presence) primari della Rete Lepida.

Da questi POP primari partono degli anelli ottici di trasporto, realizzati in tecnologia DWDM, che collegano i 45 POP periferici distribuiti in maniera uniforme all’interno del territorio regionale.

La B2L estende l’”intelligenza” a questi POP periferici, portando anche su di essi le funzionalità MPLS attive sui nodi primari: in questo modo viene garantita la scalabilità della Rete e, al tempo stesso, viene aumentata l’affidabilità e ridondanza dei servizi erogati. Inoltre viene ottimizzato il percorso del traffico di rete (Path), soprattutto nel caso di collegamenti tra Enti “geograficamente” vicini e afferenti allo stesso POP periferico.

Ad oggi sono stati migrati sulla nuova infrastruttura tutti i Punti di Accesso Lepida (PAL) localizzati nelle province di PC, PR e RE, per la parte occidentale della regione, e nelle province di RN, FC e RA per la parte orientale.

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