Le proteste degli agricoltori contro la burocrazia cervellotica europea e per l’incapacità di generare redditi dal proprio lavoro sta generando profondi scuotimenti nella società europea e nell’ordine pubblico. Ci si aspetta che chi si è arrogato di dirigere l’Europa possa capire le cause delle proteste e quindi proporre delle soluzioni. Vediamo se è così.
Il Presidente francese Macron ha fatto la sua proposta per risolvere il problema: “Applicare la legge Egalim a livello europeo”. Egalim vuol dire ” Loi pour l’équilibre des relations commerciales dans le secteur agricole et une alimentation saine et durable”, legge per l’equilibrio nelle relazioni commerciali nel settore agricolo e per un’alimentazione sana e sostenibile. Tutte belle intenzioni, di cui è lastricata la strada per l’inferno.
Cos’è la legge Egalim: una norma creata da Macron che, in teoria, aiuta gli agricoltori. Se un imprenditore agricolo certifica che i costi della sua produzione, ad esempio di un chilo di carne, sono tali per cui il costo X, allora la grande distribuzione o gli acquirenti all’ingrossso non possono pagare meno che X.
Questo, in teoria, dovrebbe garantire l’agricoltore, e per questo era stata ben accolta nel 2017. Peccato che l’economia non funzioni esattamente come vorrebbe Macron, che la campagna e i mercati li ha solo studiati e non li ha mai praticati, perché Egalim ha prodotto dei comportamenti che, alla fine, si sono rivelati un boomerang:
- prima di tutto la norma, anche con gli aggiornamenti dell’Egalim 2 del 2022, chiede una serie di comportamenti “etici” da parte degli agricoltori sul benessere animale, produzioni biologiche etc, che ha causato una marea di controlli sugli agricoltori;
- la certificazione non è soltato un pezzo di carta in cui dico che la carne, ad esempio, cosat 8 euro al kg, ma richiede una documentazione estremamente complessa per un piccolo consumatore. Se basoo sui costi il prezzo di vendita, allora devo tenere una contabilità analitica sui costi, e chi ha fatto programmazione sa che non è una passeggiata;
- ovviamente, quando solo poi aumentati i prezzi per la spinta inflazionistica, vi è stata una forte pressione sugli agricoltori perché registrassero prezzi più bassi. Del resto nessuno impedisce alla GDO di comprare da chi ha prezzi inferiori, o almeno così li dichiara. Quindi alla fine la pressione concorrenziale si è trasferita sui prezzi dichiarati;
- la loi Egalim prevedeva dei contratti annuali che sono diventati dei cappi nel 2022, quando i costi energetici sono esplosi, perché gli agricoltori non potevano rivedere i prezzi. I sistemi di revisione introdotti comunque non hanno funzionato;
- la grande distribuzione si è organizzata con gruppi di acquisti di prodotti freschi dall’estero, quindi non vincolarri dalla Egalim che, fra l’altro, pone dei limiti alle promozioni commercialie sui margini applicabili ai prodotti freschi, che non potevno superare il 10%. Quindi, ad esempio, un cavolfiore francese deve essere pagato un euro all’ingrosso e venduto al massimo a 1,1 euro, mentre uno spiagnolo può essere pagato 0,9 euro e vendduto a 1,2 Euro.
Egalim è una legge degna dell’URSS, non funziona, non può funzionare, genera un milione di obblighi per gli agricoltori, anche perchè, ad esempio Egalim 3, l’aggiornamento del 2023, ha congelato i prezzi di 5000 prodotti, alla faccia dei costi di produzione. Se si accetta il potere dello stato nella fissazione dei prezzi dei prodotti, allora ci si trova poi obblligati ad accettarlo anche quando lo stato fissa i prezzi dei prodotti stessi. Tanto poi la GDO aggira il tutto con importazioni intra UE, quindi non limitabili, quando va bene, o extra UE quando va male. E ora capite perché, sbagliando, gli agricoltori francesi devastavano i camio provenienti dalla Spagna.
La soluzione di Macron quindi è quella di rendere ancora più burocratico e disfunzionale un mondo già disfunzionale, allargando un sistema che causa rivolte in Francia al resto d’Europa. La soluzione dei burocrati per risolvere un problema di iper burocraticizzazione, è quella di allargare e aumentare la burocraziona, rendendola ancora più pervasiva ed espandendo un sistema che non funziona ovunque.
Capite perché non c’è speranza?
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