Siri di Apple rincorre sull’ l’AI. Sarà sufficiente per raggiungere ChatGpt?

  ICT, Rassegna Stampa
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Apple si è resa conto di essere in ritardo con l’adozione dell’intelligenza artificiale e per recuperare terreno sta progettando il lancio di una versione migliorata del suo assistente virtuale Siri, basata sull’intelligenza artificiale generativa.

Il New York Times riferisce che il nuovo Siri sarà “più colloquiale e versatile” e presenterà un sistema generativo basato sull’intelligenza artificiale che lo renderà capace di chattare invece di rispondere semplicemente alle domande una alla volta. Si prevede che Siri e gli altri prodotti AI dell’azienda facciano la loro comparsa alla conferenza annuale degli sviluppatori di Apple il 10 giugno.

ChatGPT in vantaggio nella corsa all’AI

All’inizio dello scorso anno, i massimi dirigenti Apple hanno deciso che Siri aveva bisogno di un aggiornamento dopo aver visto i progressi di ChatGPT di OpenAI, che ha di fatto evidenziato i ritardi di Siri.

Questa presa di coscienza ha dato il via alla più importante riorganizzazione di Apple in oltre un decennio, per chiudere il gap con la concorrenza sul terreno dell’AI.

Ma invece di rilasciare un concorrente diretto di ChatGPT, Apple ha deciso di migliorare la capacità di Siri di gestire attività che può già svolgere come assistente virtuale.

La risposta di Apple con l’upgrade di Siri

Apple pubblicizzerà il nuovo Siri enfatizzando la maggio attenzione alla privacy dell’utente rispetto ad altri strumenti di intelligenza artificiale. Le richieste verranno elaborate direttamente sugli iPhone, non nei data center. Quindi i dati resteranno più vicino all’utente stesso.

Ma la scommessa potrebbe avere i suoi lati negativi, poiché i sistemi di intelligenza artificiale più piccoli hanno maggiori probabilità di avere allucinazioni rispetto a quelli più grandi.

AI minaccia per l’iPhone?

Apple sta inoltre pianificando di aumentare la memoria nei suoi nuovi iPhone per supportare le funzionalità basate sull’intelligenza artificiale di Siri, ed è in trattative per concedere in licenza modelli di intelligenza artificiale complementari dietro i migliori chatbot di concorrenti tra cui Google e OpenAI, riporta il New York Times. Secondo quanto riferito, i leader dell’azienda sono anche preoccupati per le minacce dell’intelligenza artificiale al suo dominio sul mercato degli smartphone, perché i prodotti concorrenti potrebbero sostituire il software iOS di Apple ed essere utilizzati per creare altre app basate sull’intelligenza artificiale che renderebbero l’App Store, che genera miliardi di vendite ogni anno, meno utile.

Secondo quanto riferito, Apple ha sottratto dipendenti AI a Google e ha costruito un “Vision Lab” in Svizzera per ospitare alcuni dei suoi sforzi nel campo dell’intelligenza artificiale. Secondo quanto riferito, la società ha inoltre collaborato con il principale produttore di chip Taiwan Semiconductor Manufacturing Company per sviluppare i propri chip AI.

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