Come avevamo anticipato lunedì, Facebook ha ufficializzato oggi il lancio di una nuova sezione del suo social dedicata alle notizie.
Si chiama News e per ora, spiega il Ceo e fondatore dell’azienda Mark Zuckerberg, è in fase di test su un gruppo di utenti solamente negli Stati Uniti. La sezione fornirà agli utenti notizie nazionali e locali in alcune aree metropolitane come New York e Los Angeles.
“Facebook News sarà una nuova sezione dedicata alle notizie di alta qualità personalizzata sugli interessi degli utenti, ha scritto Zuckerberg attraverso un post sul suo account Facebook. “Il nostro obiettivo è mettere in evidenza gli editori che trattano una vasta gamma di argomenti come la scienza, l’intrattenimento e la politica”.
“Internet, ha concluso il Ceo, “ha interrotto il tradizionale modello di business per le notizie, quindi crediamo che i principali servizi Internet abbiano la responsabilità di collaborare con gli editori per costruire modelli sostenibili a lungo termine per finanziare l’informazione di qualità”.
Come funzionerà Facebook News
Grazie ai vari accordi stipulati con diversi editori, l’ultimo con News Corp, nella sezione News saranno visibili i titoli di Wall Street Journal, The Washington Post, BuzzFeed News, Business Insider, NBC, USA Today e Los Angeles Times, oltre a quelli delle principali testate locali e saranno collegati ai siti delle pubblicazioni.
La sezione “Top News” conterrà circa 10 titoli selezionati da un team di redattori umani. Le sottosezioni come sport o intrattenimento e una sezione “suggerito per te” saranno selezionate dall’algoritmo dell’azienda. Il feed, ha spiegato recentemente il Wall Street Journal, non includerà alcuna pubblicità.
Le licenze
La società di Menlo Park sta continuando a stipulare accordi con diversi editori che, per essere ammessi alla lista, devono soddisfare certe caratteristiche e non violare le regole sull’incitamento all’odio o i clickbait.
Secondo quanto riferito in passato sempre dal Wall Street Journal, i pagamenti di Facebook legati alle licenze arrivano fino a 3 milioni di dollari all’anno per i grandi gruppi editoriali, mentre alle aziende più piccole vengono pagate diverse centinaia di migliaia di dollari.
I contratti siglati tra il social network e le aziende del mondo dei media e dell’editoria hanno una durata di tre anni.
In Francia
La mossa per pagare le notizie arriva quando le grandi piattaforme tecnologiche sono state sottoposte a un crescente controllo legale e normativo.
Proprio ieri è entrata in vigore in Francia la direttiva europea in materia di copyright che prevede, tra le altre norme, anche la possibilità per gli editori di chiedere il pagamento per l’uso di brevi frammenti di testo.
Google di Alphabet Inc. ha resistito al pagamento degli editori, ma ha recentemente annunciato modifiche al modo in cui classifica le storie nella sua pagina di notizie per promuovere meglio i contenuti originali, un’altra lamentela di lunga data degli editori.
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