La corsa alle nuove frequenze del 5G trova l’ostacolo che non ti aspetti nei servizi del meteo. Un conflitto potenziale evidenziato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), che mette le mani avanti e denuncia questo pericolo di interferenze ai danni dei satelliti del meteo.
Allarme interferenze Organizzazione Meteorologica Mondiale
L’Omm non è ovviamente contraria al progresso del 5G, a patto che ovviamente non vada a scapito dell’utilizzo delle frequenze del meteo, sempre più importanti per prevedere disastri climatici e in ultima istanza addirittura salvare vite umane. Secondo l’Organizzazione si tratta dunque di trovare il giusto equilibrio tra gli interessi commerciali e tecnologici a breve termine e l’imperativo a lungo termine in materia di sicurezza delle popolazioni che si basa sui dati raccolti dai satelliti di osservazione della Terra, radiosonde, aerei, radar e altri sistemi di osservazione.
Il problema secondo gli esperti riguarda in particolare le frequenze attorno ai 23-24 GHz, utilizzate dai satelliti meteo di ultima generazione per analizzare il segnale del vapor acqueo.
WRC-19, il potenziale conflitto va risolto
”Non dobbiamo correre il rischio di cancellare molti dei progressi compiuti attraverso i nostri servizi di allerta per le catastrofi naturali se vogliamo evitare un aumento delle perdite umane e materiali” sostengono gli esperti dell’Omm. Sarà questo uno dei temi al centro della Conferenza mondiale sulle radiocomunicazioni WRC-19 in programma dal 28 ottobre al 22 novembre a Sharm el-Sheikh (Egitto). L’evento riunirà più di 3.500 partecipanti provenienti dai 193 Stati membri dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU) tra cui rappresentanti di organizzazioni internazionali, produttori di apparecchiature e operatori di rete. Il successo della conferenza dipenderà dalla capacità dei partecipanti di conciliare le esigenze dei vari servizi che utilizzano lo spettro delle radiofrequenze, come l’aeronautica, i servizi marittimi, satellitari e ferroviari, la trasmissione dei dati di osservazione della Terra, la comunicazione a banda larga mobile e i servizi radio amatoriali.
GSMA, Ue e Usa posizioni diverse su onde millimetriche 5G
In questo senso, la GSMA, l’associazione che riunisce i principali operatori globali, ha messo in guardia da un potenziale conflitto fra Ue e Usa a proposito appunto dell’utilizzo delle onde millimetriche in banda 24-28 Ghz. L’associazione è preoccupata che l’Europa assuma una posizione troppo restrittiva sull’utilizzo delle frequenze millimetriche per timore, appunto, di interferenze con servizi satellitari esistenti che viaggiano nella stessa banda su frequenze contigue. In particolare, la banda 26 Ghz è stata designata come banda pioniera del 5G ed un suo utilizzo troppo conservativo e prudente potrebbe, secondo la GSMA, pregiudicare la diffusione dei nuovi servizi mobili nella fascia altissima dello spettro. Tanto più che al contrario negli Stati Uniti le onde millimetriche in banda 28 Ghz sono già utilizzate per servizi 5G e per questo, in occasione della prossima conferenza mondiale dell’ITU WRC-19, è auspicabile un’adozione standardizzata e armonica delle stesse frequenze per servizi analoghi a livello globale. Secondo studi internazionali condotti dall’ITU in America, Africa e nel mondo arabo, l’utilizzo delle onde millimetriche per servizi 5G può coesistere in modo sicuro ed efficiente con altri servizi satellitari come il meteo.
Negli Usa, la FCC (Federal Communication Commission) ha imposto dei limiti di emissione al 5G per proteggere i sensori delle previsioni meteo nelle bande limitrofe. La FCC e ilo Dipartimento di Stato hanno trovato un accordo in materia anche con altri stati americani alla conferenza del CITEL (Inter-American Telecommunication Commission) che si è tenuta in agosto a Ottawa.
Secondo Brett Tarnutzer, responsabile per lo spettro radio della GSMA, le restrizioni tecniche per l’utilizzo delle frequenze millimetriche prevedono ampie bande di salvaguardia fra lo spettro 5G e i servizi adiacenti, che rischiano di limitare il potenziale dei nuovi servizi per l’industria e i consumatori.
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