Gruppi hacker sconosciuti all’attacco dei dispositivi DrayTek

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I due gruppi APT stanno sfruttando delle vulnerabilità zero-day dei dispositivi per registrare tutto il traffico di rete delle aziende che li usano.

Due vulnerabilità zero-day utilizzate dai pirati informatici per intercettare il traffico delle aziende. La denuncia arriva da Qihoo 360 e riguarda alcuni dispositivi di DrayTek che i cyber-criminali starebbero prendendo di mira in una campagna di spionaggio avviata lo scorso dicembre.

Come si legge nel post pubblicato sul blog ufficiale della società di sicurezza cinese, a sfruttare le falle di sicurezza sarebbero due distinti gruppi hacker.

Il primo, che i ricercatori chiamano semplicemente Attack Group A, si è concentrato su una falla di sicurezza estremamente complessa da sfruttare, che in pratica utilizza come vettore di attacco un tentativo di login attraverso un pacchetto di dati crittografati che vengono inviati nel campo relativo allo username.

Quando il pacchetto viene ricevuto, viene decodificato ed eseguito, consentendo ai pirati di prendere il controllo del router DrayTek Vigor.

L’obiettivo dei pirati, spiegano i ricercatori, non è quello di sfruttare il dispositivo per scopi “normali”, come l’esecuzione di attacchi DDoS. Il gruppo, invece, dirotta il traffico e lo registra. Si tratterebbe, quindi, di una vera e propria attività di spionaggio.

DrayTek

Dall’analisi delle porte monitorate (21; 25; 110 e 143) i ricercatori hanno dedotto che gli hacker sono interessati alle trasmissioni di mail e alle comunicazioni tramite protocollo FTP.

Si tratta di comunicazioni che avvengono senza protezione crittografica e che, di conseguenza, permetterebbero ai pirati informatici di appropriarsi facilmente delle credenziali di accesso ai vari servizi.

L’attività di quello che è stato battezzato Attack Group B, invece, è meno sofisticata e sfrutta una vulnerabilità che era emersa su alcuni forum specializzati a fine gennaio. La tecnica consente, in pratica, di creare delle backdoor sui router DrayTek.

Entrambe le vulnerabilità sono state corrette nello scorso febbraio, quando DrayTek ha rilasciato la nuova versione del firmware per i suoi dispositivi.

La buona notizia è che il livello di aggiornamento a livello globale è piuttosto avanzato: solo 100.000 dei 978.000 dispositivi rilevati online attraverso Shodan utilizzano una versione del firmware vulnerabile agli attacchi.

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